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Esprimo solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori Alitalia che oggi hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per dire no a un piano industriale di lacrime e sangue, che comporta costi economici e sociali insostenibili, con la richiesta di circa 2mila esuberi ed il taglio delle retribuzioni del personale navigante tra il 20 ed il 30%.

Un piano che non solo esprime tutta la sua debolezza ai fini del rilancio delle attività ma che non lavora a una soluzione di lungo periodo. Il piano industriale proposto va ritirato, così come i licenziamenti e i tagli alla retribuzione. In questa partita il Governo deve fare la sua parte facendosi carico di una soluzione sostenibile che consenta di uscire dalla crisi senza far pagare il conto ai lavoratori.

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