Marta Bonafoni

Giovan: risposta assessora su rebranding LAZIO YOUth CARD sa di imbarazzo

Affermare che la LAZIO YOUth CARD abbia danneggiato l’immagine della Regione Lazio e pertanto si sia reso necessario cambiarne il nome è semplicemente privo di fondamento, oppure è come il mondo al contrario del suo amico Vannacci.

È il segno evidente di una narrazione costruita a posteriori, che tradisce una preoccupante mancanza di conoscenza delle politiche portate avanti dal suo stesso assessorato. I dati parlano da soli: utenti in costante aumento, numerosi riconoscimenti a livello europeo, e le ricerche indipendenti e statisticamente rilevanti dell’Istituto Piepoli — l’ultima delle quali nell’ottobre 2022, quando l’App era ancora pienamente attiva — che certificano livelli altissimi di gradimento.

Aggiornare il software è un’azione utile e necessaria. Cancellare un nome e un’identità consolidata, costruita con fondi pubblici, è invece una scelta ideologica. Una scelta politica legittima? Forse. Ma cercare di mascherarla come esigenza tecnica è segno di forte imbarazzo

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