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05 Feb, 2014

Strasburgo vota la tabella di marcia contro l’omofobia

Ritiene che la scuola sia un ambiente fondamentale per la promozione dei messaggi di rispetto e “invita gli Stati membri ad agire per dare impulso a una conoscenza obiettiva delle problematiche relative all’orientamento sessuale, all’identità e all’espressione di genere… esprime preoccupazione per il fatto che i giovani Lgbti e coloro che sono considerati tali corrano un rischio maggiore di essere vittime di bullismo”.
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13 Gen, 2014

Diciamo basta alle aggressioni omofobe

E’ successo ancora una volta, ed una volta di più ci indigniamo e diciamo no ad una città ed una regione dove i diritti dei gay, lesbiche e transessuali  vengono calpestati o ancora peggio, fuor di metafora, presi a calci. Venerdì scorso è accaduto ancora una volta.

Come denuncia il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, a Ponte Garibaldi, un giovane attivista dell’associazione LuissArcobaleno è stato aggredito insieme ad altro ragazzo con cui stava trascorrendo la serata con insulti omofobi, calci e pugni da due turisti, probabilmente russi. La polizia prontamente chiamata a intervenire, non è giunta in tempo per fermare gli aggressori.

E’ l’ennesima violenza che siamo chiamati a denunciare in poche settimane, ed è davvero la goccia che può far traboccare il vaso. Credo sia necessario da parte di tutte le istituzioni e le istanze della società civile mettere in campo una sforzo all’unisono per condannare la violenza a cui quasi impunentemente sono sottoposti in forme diverse e molteplici gay, lesbiche, bisessuale e trangenderche vivono nella nostra città.

E’ inaccettabile assistere a questa escalation di violenza, che alza il livello di allarme e di attenzione nella comunità a cui ritengo sia urgente dare un segnale forte, rispondendo così anche a politici nazionali che nelle loro dichiarazioni pubbliche si dicono pronti a rinunciare a ruoli di governo, pur di bloccare qualsiasi avanzamento in tema di diritti per le coppie gay.

08 Gen, 2014

Si faccia presto chiarezza sull’omicidio di Daniele

Un’ennesima morte, ancora una vita stroncata senza perché. L’omicidio di Daniele, il ragazzo omosessuale ritrovato
cadavere sul viadotto della Magliana sul quale gli inquirenti stanno ancora indagando, ci lascia basiti. Daniele era una persona attiva, faceva il volontario, era un ragazzo sempre al servizio degli altri. E’ inaccettabile permettere che in un paese civile si possa morire in modo violento – come sembrano suggerire le prime indagini – per il proprio orientamento sessuale.

Il solo fatto che tra le ipotesi ci sia quella che Daniele sia stato ucciso perché gay obbliga le istituzioni a tutti i livelli – nazionali e locali – a rafforzare ed intensificare il proprio impegno e la sforzo comune per combattere l’omofobia e la transfobia, mettendo in campo tutti gli strumenti per la prevenzione dello stigma legato alle proprie scelte sessuali. Questa presa di coscienza collettiva è l’unica mossa necessaria ed urgente per tentare di alzare il velo di ipocrisia e perbenismo che nasconde morti simili a quella di Daniele.

L’unico modo per uscire dall’oscurantismo dei nostri giorni che porta a pensare alle persone gay come a soggetti deboli o da colpire. Intanto però abbiamo l’urgenza di ricordare pubblicamente chi era Daniele e stringerci intorno ai suoi cari per condividere con loro il dolore di una morte violenta e ingiusta.

Anche per questo sabato 11 gennaio parteciperò alla marcia organizzata dalle associazioni gay, sul luogo del presunto omicidio, alle 16, l’ora in cui Daniele ha smesso per mano ancora sconosciuta, di dare forma ai suoi progetti di vita.

27 Dic, 2013

Marcia in memoria di Daniele

Sabato 11 Gennaio, ore 16.00
Via Pescaglia all’angolo con via della Magliana

Sabato 11 Gennaio alle ore 16.00 si terrà una manifestazione in ricordo di Daniele Fulli, il ragazzo barbaramente ucciso e ritrovato lo scorso martedì sul greto del Tevere in zona Magliana.

Alla manifestazione hanno aderito e parteciperanno: Imma Battaglia, Vladimir Luxuria, Christian Floris, Di’Gay Project, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Gaycs, Rete Genitori Rainbow, Aurelio Mancuso, Annachiara Marignoli, Movimento Rimini Pride.

La marcia avrà inizio in via Pescaglia all’angolo con via della Magliana.

07 Dic, 2013

Pieno sostegno a “Love is right”

Il mio sostegno e la mia più convinta partecipazione alla manifestazione di questo pomeriggio 7 dicembre, lanciata da un cartello di sigle e di associazioni per affermare i diritti di tutti, senza compromessi.

Un’iniziativa che mi trova in piena sintonia, ancora una volta in piazza contro l’omofobia e per difendere i diritti, la dignità  e l’autodeterminazione delle persone gay, lesbiche e transessuali. Basta nascondersi dietro ipocrisie e opportunismi per non riconoscere i diritti fondamentali che vanno invece garantiti ed estesi a tutti.

Il tempo è questo anche per rimarcare quella che vogliamo sia la nostra realtà: una Regione Lazio aperta, solidale e accogliente dove a tutti siano garantite la propria libertà e le proprie scelte.

18 Nov, 2013

“Gli davano del gay, lui si è suicidato”. Il diario della madre

“Andrea, oltre il pantalone rosa” (Grauseditore, 88 pagine, 14 euro) “vuole essere un antidoto contro il bullismo e il pregiudizio strisciante di cui mio figlio è stato vittima – spiega la donna – ma anche uno strumento attraverso il quale invitare i genitori a instaurare un dialogo profondo e sincero con i propri figli. Occorre incentivare anche i colloqui scolastici, perché se qualcuno mi avesse avvisata, oggi Andrea sarebbe ancora qui con me”.
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14 Nov, 2013

Mamiani, la scelta della preside sia di esempio

Altro che Carnevale, la scelta della preside del liceo Mamiani è frutto di uno sguardo lungimirante sulla società italiana e sulle sue trasformazioni. Una decisione che mi sento di appoggiare in pieno.

Sento parlare di scelta contro la Costituzione, addirittura contro la democrazia. Si tratta invece di una decisione che viene incontro alle tante nuove famiglie che vivono anche nella nostra città e nella nostra regione. Una piccola modifica nella “modulistica” scolastica che anzi può togliere dall’imbarazzo tutti i figli di quelle famiglie allargate, monoparentali, ricomposte, fatte anche ma non solo di genitori dello stesso sesso, che altro non sono se non le famiglie che abitano nella porta accanto alla nostra, i cui figli siedono al banco vicino ai nostri figli.

Al consigliere Francesco Storace che sulla vicenda del Mamiani ha presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale voglio dire questo: è vero, la famiglia cosiddetta naturale fatta di una madre un padre e la loro prole è ancora quella maggiormente presente nella nostra società, ma in alcun modo essa esce mortificata nella sua pienezza e nei suoi diritti dalla definizione “Genitore 1” e “Genitore 2” introdotta dalla preside del Mamiani.

Quindi perché non pensare per una volta e davvero che i diritti non devono mai essere di qualcuno contro qualcun altro, ma semplicemente diritti per tutti? L’unico modello possibile è quello di una società inclusiva: per questo esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla preside del Mamiani e auspico che la sua decisione possa essere d’esempio in altri Istituti della nostra regione.

04 Nov, 2013

Dovevamo solo trattarti come una persona

Quasi tutti i giorni, tuo padre, ti accompagnava in macchina all’università. Dicono che di certo ti avrebbero capito. Ma forse è proprio questo il punto: se andava bene la gente poteva “capirti”, o “lasciare libero”, o “sostenerti”: ma quello che proprio non poteva fare era trattarti come una persona normale. “E a donne come va?” sono queste le sole parole che abbiamo, sono queste le parole che dobbiamo cambiare.
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31 Ott, 2013

I giovani gay isolati dalla politica

Nessun vittimismo aiuta, perché il compito di chi s’impegna per i diritti civili è di esprimere fiducia nella possibilità che anche in Italia si giungerà finalmente a una legislazione adeguata più che su omofobia e transfobia, sul riconoscimento giuridico delle famiglie gay e lesbiche, delle tutele dei loro figli (sempre più numerosi), della possibilità per le persone transessuali di cambiare il proprio genere anagrafico anche senza doversi sottoporre a interventi chirurgici.
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28 Ott, 2013

Diritti gay: la politica si deve muovere

Di fronte all’ennesimo e insopportabile gesto disperato da parte di un ragazzo gay la politica deve mettersi ‘a correre’ per dotare il nostro Paese di leggi adeguate, in grado di riconoscere i diritti di tutti.

E’necessario promuovere delle iniziative concrete nelle scuole per favorire una rivoluzione vera culturale e per sostenere chiunque si senta emarginato dalla società. La nostra sarà una battaglia senza resa contro ogni tipo di discriminazione affinché nessuno si senta mai più stretto nella propria solitudine.

Per questo, aderisco alla mobilitazione indetta da Gay center per mercoledì sera e auspico la massima partecipazione all’iniziativa