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12 Mag, 2016

Il nuovo confine del diritto d’amare

Michela Marzano, La Repubblica

Dopo trent’anni di attese, silenzi, smarrimenti e voltafaccia, anche in Italia, oggi, abbiamo finalmente una legge sulle unioni civili. Colmando così un incomprensibile vuoto normativo.
Un vuoto normativo che aveva per troppo tempo impedito al nostro Paese di accompagnare la vita delle persone omosessuali verso un orizzonte di libertà, dignità e uguaglianza.

11 Mag, 2016

Unioni civili, senza dubbio un passo avanti da festeggiare

L’approvazione della legge per le Unioni Civili in Italia è sicuramente un provvedimento importante e necessario – anche se atteso da troppo tempo che va nella direzione del riconoscimento di uguali diritti per tutte le coppie.

Purtroppo l’impianto originale della proposta Cirinnà esce stravolto dall’esame del Parlamento e manca di un pezzo fondamentale come quello della possibilità per le coppie formate da persone omosessuali di sposarsi e di avere gli stessi diritti in materia di adozione.

Ora è necessario non fermarsi ma proseguire su questa strada con i decreti attuativi e i regolamenti che permettano una piena applicazione della legge, perseguendo il fine ultimo che è quello della piena uguaglianza per le persone omosessuali.

10 Nov, 2015

La marcia dei diritti

Sabato 12 dicembre, ore 14.00
da Piazza del Colosseo a Piazza della Madonna di Loreto
Roma

Scendiamo in piazza per liberare i nostri diritti presi in ostaggio dai pregiudizi, dalle ideologie e dai fondamentalismi e per sfidare il Governo su matrimonio per tutte e tutti, laicità, genitorialità, contrasto della violenza e della discriminazione di genere.

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Ci mettiamo in marcia. Sabato 12 dicembre alle ore 14:00, da Piazza del Colosseo a Piazza della Madonna di Loreto, Roma scende in piazza per la libertà, la laicità, la democrazia. Con La Marcia dei Diritti sfidiamo ogni integralismo culturale, rivendicando con forza la parità dei diritti delle persone LGBTI, il riconoscimento dei nuovi diritti per tutte le coppie conviventi e per tutte le forme di famiglia e azioni efficaci a contrasto del sessismo e della violenza sulle donne.

Sabato 12 dicembre ci riprendiamo la voce che ci spetta su temi che toccano nel profondo le nostre vite e la nostra dignità.

Sfidiamo il Governo a una radicale inversione di tendenza sul terreno dei diritti civili. Nonostante i continui episodi di omo-lesbo-transfobia, l’allarmante aumento della violenza di genere e degli attacchi ideologici contro l’educazione al rispetto e alle differenze e la creazione ad arte della psicosi collettiva della fantomatica ideologia gender, l’attuale Governo ha scelto di lasciare vacante il Ministero delle Pari Opportunità e ha chiuso anzitempo la strategia nazionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Ciò che si discute ora nel Palazzo, inoltre, è una legge di compromesso che tuttavia finora il Parlamento non è comunque riuscito ad approvare.

Vogliamo una politica in grado di estendere finalmente il matrimonio civile a tutte le coppie, di contrastare le discriminazioni subite ogni giorno dalle persone LGBTI, di riconoscere i diritti di tutte le coppie conviventi non sposate, di garantire immediatamente i pieni diritti delle figlie e dei figli delle famiglie omogenitoriali, di promuovere un sistema di istruzione pubblico, laico e di qualità in cui si preveda l’educazione alla sessualità e al rispetto delle differenze. La Marcia dei Diritti inizia il 12 dicembre e non si fermerà fin quando non raggiungeremo tutto questo.

Il vuoto politico e legislativo in Italia è ormai intollerabile e ci pone tra gli ultimi in Europa, con la recente condanna di Strasburgo, e in contrasto con la nostra stessa Carta Costituzionale.

Nella giornata di oggi 20 novembre ricorre inoltre il TDoR (Transgender Day of Remembrance), in ricordo delle vittime transgender e transessuali. Scegliamo non a caso questo giorno per ribadire ancora una volta le nostre istanze contro ogni forma di violenza e discriminazione.

Il 12 dicembre ci mettiamo in marcia, fianco a fianco, con i colori dell’arcobaleno. I nostri passi saranno scanditi dalle rivendicazioni di giustizia, laicità, eguaglianza e libertà, rivolte a chi ancora di passi non ha saputo e voluto compierne alcuno.

Sito Web: http://www.marciadeidiritti.it
Social: https://www.facebook.com/lamarciadeidiritti
E-mail: info@marciadeidiritti.it
Adesioni: adesioni@marciadeidiritti.it
Contatto stampa: stampa@marciadeidiritti.it

09 Nov, 2015

Dal rapporto di Antigone uno stimolo al superamento del carcere per i minori

La funzione riabilitativa del carcere è fondamento della nostra Costituzione: un obiettivo a cui tendere sempre, con un impegno costante, per correggere le troppe strutture di un sistema che si manifesta duro, inumano e incapace di interpretare la propria funzione. Ciò è vero sempre, ma si fa ancora più centrale quando le persone coinvolte sono minori.

Per questo motivo nel leggere i dati forniti dal rapporto annuale di Antigone sullo stato delle carceri minorili, conveniamo con molta forza sull’esigenza di proseguire sul percorso avviato ormai da anni e puntare al totale superamento del carcere classicamente inteso: dalla concezione delle strutture che dovrebbero assomigliare più a scuole che a luoghi di reclusione, dal personale esperto e competente per la funzione educativa, fino alla formulazione di modelli di relazione con l’esterno che consentano al minore di restare connesso con la società circostante e quindi aggiornato e messo nelle condizioni di tornare ad essere cittadino attivo e consapevole.

Il rapporto specificatamente relativo al Lazio mostra una realtà oggettivamente residuale caratterizzata da numerosi casi recidivi e soprattutto stranieri: un dato che riscontriamo ad ogni livello nel sistema penitenziario italiano e che ci deve far riflettere su quello che è utile nel contesto riabilitativo e di inclusione sociale. Solo con un impegno costante e soprattutto dinamico, perché legato alla trasformazione della nostra società, potremo fare del carcere qualcosa di migliore rispetto alla una strada senza ritorno per coloro che lo attraversano, tra l’altro troppo spesso appartenenti alle classi più deboli della società.

In questo senso, trova nuovo impulso anche il nostro impegno in Consiglio regionale per la nomina, il prima possibile, del Garante dei detenuti, come figura in grado di monitorare, approfondire e tenere sempre accesa una luce sul tema. Ne vale del livello di civiltà del nostro paese e del Lazio, ma anche della sfida ad una società migliore: puntare sulla formazione e il lavoro le chiavi per riuscirci.

28 Ott, 2015

Rosario e Gianni: “Per noi licenza matrimoniale . In ufficio hanno capito”

I miei amici Gianni e Rosario, la loro lotta per il riconoscimento dei diritti è per tutt* noi.

Rosario Murdica aveva venticinque anni quando ha conosciuto Gianni Finocchietti, un ragazzone di ventinove anni. Stanno ancora insieme. E lo scorso anno hanno deciso di sposarsi. Ma nel marzo del 2014 sono dovuti andare fino a Oporto, in Portogallo, per ratificare la loro unione con un matrimonio civile.
Corriere della Sera

12 Ott, 2015

“Sbagliato aprire solo agli sposati, è una discriminazione tra bambini”

Michela Marzano, filosofa e deputata Pd, domani voterà contro la nuova legge. «Introduce una grave discriminazione tra i bambini. Era meglio non arrivare al voto e continuare a migliorare il testo». Parla dell`esclusione delle coppie di fatto e dei singoli? “Certo, questa legge mette per iscritto che in Italia ci saranno bambini di serie A e bambini di serie B.”
Maria Novella De Luca, La Repubblica