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04 Dic, 2014

Periferie, stasera sarò alla ficcolata per portare servizi e diritti a tutti

Parteciperò con grande convinzione alla fiaccolata che questa sera prenderà le mosse dal Campidoglio per affermare nella città di Roma la cultura del dialogo contro quella della violenza. L’istituzione cittadina, affiancata dalla Regione Lazio, deve poter ritrovare per intero la sua forza proponendo un recupero concreto delle periferie urbane, che sappia coniugare la lotta al degrado con la solidarietà e i diritti di accoglienza e cittadinanza. Non possiamo più permetterci la “politica dei due tempi”: l’inclusione è un dovere ineludibile di una qualunque società che voglia dirsi civile, è una questione sociale e come tale va affrontata, con l’urgenza che richiede la frattura che si è già creata nel tessuto di quei territori, diventati terreno di scorribande antidemocratiche di gruppi neofascisti e di “calate dal Nord”.

Quanto accaduto la scorsa settimana davanti al campo rom di via Cesare Lombroso è un campanello d’allarme che ci dimostra che non c’è più tempo: se si arriva a impedire a dei bambini di andare a scuola, cioè se si arriva a negare la principale forma di emancipazione da una condizione di emarginazione con tanta tracotanza, allora vuol dire davvero che si è passato il segno. Di fronte a una situazione così grave, di fronte al legittimo grido di dolore della tanta gente onesta e democratica che vive nelle periferie di Roma, le istituzioni hanno il dovere di mettere in campo azioni vere ed efficaci, ri-componendo quel tessuto sociale e civico fatto dai municipi, dalle associazioni e dai cittadini pronti a mettersi a disposizione per dare un contributo nel trovare le soluzioni, e dispiegando per intero le proprie politiche. Nel caso della Regione Lazio a cominciare dalle politiche di welfare comunitario, dalla lotta alla povertà, dal tavolo d’inclusione rom, dal rilancio dell’edilizia popolare dell’Ater.

31 Ott, 2014

La Fiom spinge Alfano a più miti consigli

Matteo Renzi paga il dazio per il doppio scivolone sui sindacati: la frase infelice della Picierno sulle tessere false della Cgil e soprattutto le manganellate agli operai dell’Ast di Terni. Dopo la rabbia urlata in piazza, Landini viene ricevuto dal premier e strappa un impegno dell’azienda a sospendere i licenziamenti e il passo indietro di Alfano.
Leggi l’articolo di Lorenzo Misuraca

24 Ott, 2014

Oggi sarò in piazza perché è il luogo giusto per la difesa dei diritti

Sarò in piazza oggi  a Roma a fianco della Cgil, ma soprattutto a fianco delle donne e degli uomini del sindacato che faranno di Piazza S. Giovanni il luogo per dire e progettare cose di sinistra.
Non credo si tratti di un appuntamento rituale o solo un’occasione per dire chi c’era o chi non c’era e ha scelto di andare altrove.

Domani la piazza sarà di chi non condivide i principi ispiratori del jobs act e la riforma del mercato del lavoro attuata dal governo. Lavoratori e lavoratrici, precari e disoccupati, pensionati e studenti che chiedono di non cancellare l’articolo 18 e rivendicano soprattutto il riconoscimento dei diritti dei lavoratori e l’impegno concreto in difesa della dignità e della libertà delle persone.

Sarò li perché ritengo quella piazza il luogo giusto per avviare a fianco della Cgil un cammino che, a sinistra, sappia indicare dove mutare le politiche economiche e sociali del Paese, in una logica di rinnovamento che mai secondo me deve vedere politica e sindacato contrapposti, ma una a fianco dell’altro, ciascuno nella propria autonomia, lungo un percorso che miri davvero a un Paese nuovo e più giusto.

Come rappresentante delle istituzioni credo infine che l’appuntamento di domani sia importante anche per far sentire la voce delle Regioni, indisponibili ad essere stritolate tra pareggio di bilancio e spending review e costrette a tagliare servizi essenziali come sanità e scuola ai cittadini dei loro territori.

17 Ott, 2014

TTIP, una mozione per difendere il primato dei diritti sul profitto

Ho presentato oggi una mozione per esprimere il totale dissenso verso il TTIP, Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti in corso di negoziazione tra Stati Uniti e Unione Europea. Un negoziato – che si sta svolgendo in totale opacità e segretezza – che punta ad eliminare le barriere normative che limitano la piena libertà d’investimento e i profitti, e che prevede tra l’altro la possibilità di citare in giudizio i governi sovrani e le autorità locali qualora le società subiscano perdite di profitto a seguito di decisioni di politica pubblica adottate dai differenti Paesi.

Si tratta di un accordo che va a tutti i costi rigettato perché impone in maniera assoluta il primato dei profitti economici su i diritti dei cittadini , dei lavoratori e l’autonomia decisionale dei Paesi.

Un trattato “scellerato” che attraverso l’abbattimento delle barriere cosidette “non tariffarie” punta alla cancellazione di norme in tema di: tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini, salvaguardia dei beni comuni, sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente e dignità sociale.

Nella mozione, che si inserisce all’interno della mobilitazione internazionale contro il TTIP, oltre all’impegno istituzionale richiesto al Presidente Zingaretti e alla Giunta di intraprendere tutte le azioni di pressione per il ritiro da parte del governo italiano, nell’ambito del Consiglio Europeo dal TTIP, chiedo di promuovere presso i cittadini del nostro territorio e presso tutti gli altri enti locali, azioni di sensibilizzazione e mobilitazione contro un accordo fortemente lesivo anche del principio costituzionale di sovranità delle autonomie locali.

15 Ott, 2014

Dolore per la scomparsa di Mariella Gramaglia, maestra di diritti e libertà

Esprimo tutto il mio dolore e rammarico per la scomparsa di Mariella Gramaglia, una donna unica che nella sua vita non solo professionale ed anche prima di ricoprire incarichi istituzionali, ha saputo lasciare un segno indelebile nel campo della parità tra donne e uomini e in quello delle libertà civili.

Mariella Gramaglia è stata per molte donne un esempio di impegno politico e civile, senza rinunciare mai ad autonomia di pensiero e innovazione.

E’ stata lei, da assessora del Comune di Roma, la prima a parlare e realizzare “la Banca del tempo”; la prima a pensare ad un piano complessivo che migliorasse la qualità della vita per le bambine e i bambini. Scelte innovative che arrivavano da una donna intelligente, capace di discutere e affermare il suo punto di vista in tema di conciliazione, pari opportunità e libertà di scelta delle donne.Tematiche queste ancora oggi non affermate del tutto, che ci faranno sentire ancora di più la sua mancanza.

Alla sua famiglia e ai tanti e tante che le hanno voluto bene la mia vicinanza, nella consapevolezza che la sua scomparsa sarà davvero incolmabile. Con l’impegno di raccogliere in tante il suo testimone.