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02 Nov, 2017

La scuola di razzismo nella sede di Forza Nuova a Roma: “Picchiate i bengalesi”

Federica Angeli e Giuseppe Scarpa, La Repubblica

Minorenni a scuola di razzismo e indottrinati all’odio nella sede di Forza Nuova di via Amulio nella Capitale. Si possono sintetizzare così le 352 pagine dell’informativa dei carabinieri del Ros che hanno portato la procura di Roma a chiedere il rinvio a giudizio per il prossimo gennaio per “incitamento all’odio razziale” di diversi esponenti del movimento neofascista.

Quello che raccontano le carte allegate al fascicolo firmato dal pm Sergio Colaiocco dà uno spaccato di quanto il movimento di estrema destra punti tutto sui giovani. “A me la cosa che interessa di più so’ i ragazzini, i ragazzini “, dice uno dei leader della sede storica romana di Forza Nuova. Giovani reclute da crescere nell’odio e che sfuggono all’educazione di madri e padri, cambiano umore, si fidano ciecamente dei dettami dei leader del movimento. Ci sono i genitori di alcuni ragazzini che frequentano la sezione del partito che chiamano disperati i responsabili del movimento: “Noi non esistiamo più – dice il padre di un 17enne in una conversazione intercettata dai carabinieri nel 2014 – Esistono solo il partito e i capoccioni del partito, noi genitori non contiamo un c…”. Il figlio ha incassato due denunce per affissioni abusive di cartelloni di Fn. E si lamenta col responsabile: “Sarà il caso di non utilizzare più i minori per queste cose? È la seconda denuncia nel giro di dieci giorni”. Lo esorta, poi, a insegnare loro ai ragazzi come comportarsi “perché tanto mio figlio, se io gli dico di non andare a fare le affissioni, da una parte gli entra dall’altra parte gli esce (…) perché secondo loro esistete solo voi”.

Non solo affissioni e volantinaggio ma anche pestaggi. I militari del Raggruppamento operativo speciale hanno anche raccolto la testimonianza di un altro padre che aveva scoperto che suo figlio diciassettenne aveva partecipato a un “Bangla tour” (così è stato battezzato il pestaggio di cittadini bengalesi). L’uomo ha spiegato agli investigatori di aver deciso di mandare “il suo ragazzo” sul lettino di uno psicologo “perché era necessario ricorrere a cure specialistiche per gestire gli scatti d’ira e l’odio sviluppato ” nei mesi in cui aveva frequentato la sezione.

E infatti i militari scrivono che “proprio l’indottrinamento nei confronti dei minori, a cui i capi (di Forza Nuova, ndr) puntano in maniera particolare, è risultato profondo”. Nelle carte si legge che all’interno della sezione di Fn in via Amulio si insegna “l’incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali e religiosi, nonché il ricorso alla violenza come mezzo di risoluzione delle controversie “. I bengalesi sarebbero le vittime prescelte dei pestaggi da parte dei ragazzi dell’estrema destra, come documentato nel 2013 da un’inchiesta di Repubblica da cui è nata l’indagine della magistratura durata due anni che oggi chiede di mandare a giudizio molti estremisti di destra. Tant’è che diversi cittadini del Bangladesh sentiti dai carabinieri hanno rappresentato il terrore di frequentare le vie intorno alla sede del movimento neofascista nel quartiere Tuscolano: “Frequenti le aggressioni – annotano i Ros – nei confronti di cittadini bengalesi, tanto che alcuni degli escussi hanno affermato addirittura di evitare di frequentare quella zona (intorno alla sede di Fn, ndr) proprio per il timore di incappare nelle aggressioni “.

Dal 2011 al 2014, ricostruiscono gli investigatori, 59 cittadini bengalesi sono stati medicati per aggressioni fisiche al pronto soccorso del Vannini, l’ospedale che si trova ad appena un paio di chilometri dalla sede di Fn di via Amulio. Gli inquirenti hanno selezionato venti vittime di pestaggi e molti di loro hanno spiegato “di aver subito aggressioni prive di apparenti motivi ad opera di italiani, riuniti in gruppi, aggressioni caratterizzate da particolare violenza anche ricorrendo all’uso di bastoni”.

La pericolosità dell’indottrinamento di giovanissimi è tracciata in modo netto nell’informativa con cui si chiede il rinvio a giudizio di diversi esponenti di Forza Nuova. Quanto raccolto dai militari del Ros infatti, si legge nelle carte, “evidenzia come l’attenzione del gruppo si concentrino sull’attività di indottrinamento dei giovani sin dall’età adolescenziale, al fine di meglio coinvolgerli in una devota condivisione di intenti
dettati dal movimento e ai quali ispirare la propria militanza e la propria vita”. Meglio se non maggiorenni.

Ancora. “Tale capacità di trasportare i minori in un contesto caratterizzato da dettami rigidi e intriso di odio e razzismo – sottolineano gli inquirenti nell’informativa – evidenzia la portata reale della pericolosità di un gruppo che riesce così a radicarsi negli aderenti sia da un punto di vista ideologico che comportamentale”.

09 Ott, 2017

No al fascismo e razzismo nei nostri quartieri

Sabato 11 novembre 2017, ore 10.00
Piazza Re di Roma

SOLIDARIETA’ MUSICA E COLORI CONTRO LA VIOLENZA E LE INTIMIDAZIONI FASCISTE
PER UNA CITTA’ PIU’ ACCOGLIENTE E SICURA
PER DIFENDERE I VALORI DELLA RESISTENZA E DELLA COSTITUZIONE

COORDINAMENTO ANTIFASCISTA E ANTIRAZZISTA
VII MUNICIPIO

Prime adesioni:
ANPI Appio Leonardi Spunticcia, ANPI Marturano Medellina, ANPI Cinecittà Quadraro Nido di Vespe. CGIL Roma Sud, Gruppo consiliare PD VII Municipio, Giovani Democratici VII Municipio, Campo Progressista, Possibile, Partito Rifondazione Comunista Appio, Sinistra Italiana, Partito Carc, Altra Europa per Tsipras, Libera Presidio VII Mun. Rita Atria, Associazione Comunità Appia, Associazione La Città del Sole, Ass studentesca Unirete Tor Vergata, Associazione I Lazzaroni, Associazione Comitato Villa Fiorelli, Circolo Giuseppe Mazzini

20 Lug, 2015

San Lorenzo, la memoria è un giardino

Il 19 luglio ho partecipato alla commemorazione del bombardamento di San Lorenzo (qui le foto). Questo è il testo del mio intervento.

La memoria non è un museo.

La memoria è un giardino che va curato, coltivato, innaffiato tutti i giorni.

San Lorenzo da 72 anni è questo per Roma: il giardino della memoria.

Lo è perché porta addosso quella ferita, verticale, visibile, che si guarda in faccia: la memoria di quelle 3000 bombe e di quei 3000 morti.

Lo è perché in tuttti questi anni ha saputo trasformare quella ferita in una forza: in una comunità solida, dal tessuto ricco, una fabbrica di iniziative che certo vedono nel 19 luglio il loro apice, ma che vivono tutto l’anno, in queste strade, grazie all’attività delle tantissime associazioni, delle realtà culturali e sociali che tutti i giorni costruiscono democrazia e antifascismo.

San Lorenzo ha memoria anche di quello che è stata prima di quel 19 luglio del 1943: un quartiere di immigrati, poi sfollati. Rifugiati.

Sono ore dolorose queste per Roma. Quello che è successo a Casale San Nicola ci ha aperto gli occhi sul nostro peggior presente, sulla peggiore Europa: le botte, la violenza, quei saluti romani che tornano, contro chi scappa oggi da altre guerre, altri bombardamenti. Dalla fame.

Però – ecco – qui vicino, ci sono strade che nelle settimane scorse ci hanno parlato anche di altro: delle code di macchine in fila per portare solidarietà concreta a quegli eritrei che si erano visti chiudere in faccia le frontiere.

A Roma esistono gli uni ed esistono – soprattutto – gli altri: sta a noi – a tutto noi – far vincere gli uni sugli altri. Bloccare la violenza con la forza della solidarietà, della buona accoglienza. Che poi diventi convivenza. Come è accaduto tanti anni fa qui a San Lorenzo. Si è diventati, e si è, cittadini e cittadine insieme.

So che da anni a San Lorenzo si coltiva il sogno di una casa della memoria, che c’è un progetto partecipato che ruota intorno alla programmazione europea. Negli anni passati si preferì usare risorse per costruire un mausoleo al gerarca Graziani. Noi abbiamo chiuso il rubinetto a quell’offesa.

Ora sono qui per dire che se vorrete sono a disposizione per affiancarvi nella costruzione di quel progetto. Di una casa della memoria che non è per San Lorenzo ma per tutta Roma. Non per quello che è stato, ma per la civiltà e la società che vorremmo costruire.

Per il futuro.

28 Apr, 2014

Liceo Giulio Cesare: intollerabile qualsiasi forma di censura omofoba e attacco al sapere

Tutta la mia solidarietà e il mio sostegno agli studenti e ai docenti del Liceo Giulio Cesare, vittime di una manifestazione omofoba e intollerante in pieno stile fascista

La scuola è stata infatti teatro di un’ “oscena” manifestazione di Lotta Studentesca che con lo striscione “Maschi Selvatici! Non checche isteriche”, ha protestato contro la decisione di alcuni insegnanti di suggerire tra le letture per il Ginnasio anche il romanzo “Sei come sei” di Melania Mazzucco.

Una dimostrazione d’intolleranza peggiorata dall’iniziativa di alcuni genitori che hanno denunciato i docenti per “corruzione di minori” per aver letto alcuni brani del libro in classe.

Credo sia inaccettabile permettere forme di contestazioni come queste che mettono in discussione due principi cardine della nostra democrazia: la libertà d’insegnamento e soprattutto la libertà di educazione fondata sul rifiuto dell’omofobia e la difesa delle differenze.

Su questi principi si sviluppa anche il lavoro avviato dalla Giunta Zingaretti nelle scuole, che ha inserito in modo strutturale la lotta all’omofobia e alla transfobia in tutti gli interventi di carattere formativo ed informativo che coinvolgono gli studenti della nostra Regione.

Un impegno che coinvolge studenti, docenti, educatori e famiglie che fa del rifiuto di ogni forma di discriminazione e dell’educazione alle differenze un vero punto di forza.

01 Apr, 2014

Affile: soddisfatta per il proscioglimento dei ragazzi

Sono molto soddisfatta per l’esito del procedimento avviato contro tre ragazzi, accusati di aver imbrattato il mausoleo intitolato a Rodolfo Graziani nel comune di Affile. Il proscioglimento arrivato in tempi brevi, restituisce loro la dignità.

Ma il sollievo di questi momenti non ci può far dimenticare che ad Affile è ancora in atto un’ emergenza ‘democrazia’ con un sindaco già denunciato per apologia di fascismo, che ha utilizzato denaro pubblico per un monumento ‘orribile’ alla memoria di un criminale di guerra.

Auspico un iter giudiziario altrettanto veloce anche per questa vicenda e mi faccio megafono della richiesta dell’Anpi e delle altre realtà antifasciste di erigere proprio in quel territorio un monumento dedicato a tutte le vittime del nazifascismo e dell’Italia coloniale.

24 Mar, 2014

Fosse Ardeatine: Episodio da ricordare ogni giorno, in difesa della democrazia

A settanta anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine è doveroso e importante ricordare cosa ha rappresentato quell’episodio per la città di Roma e per tutto il nostro Paese.

E lo è ancor di più oggi, in una giornata in cui, mentre noi tutti celebriamo la sconfitta del nazifascismo e l’affermazione dei principi di libertà e democrazia oltralpe, in un Paese a noi molto vicino come la Francia, si registra la forte e nefasta affermazione di un partito di estrema destra e nazionalista come quello di Marine Le Pen.

La morte dei 335 innocenti alle Fosse Ardeatine è stato un tributo grandissimo alla democrazia, che va ricordato ogni giorno perché è l’unico modo per affermare quotidianamente i valori e le idee di libertà per cui quegli uomini sono stati trucidati.

11 Mar, 2014

Fosse Ardeatine 1944-2014. Percorso della memoria

Venerdì 21 marzo, ORE 9.30
piazza E. Biffi (Garbatella)

Venerdì 21 marzo 2014, nell’ambito delle commemorazioni del 70° Anniversario dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine, il Municipio Roma VIII realizza come ogni anno “Il Percorso della Memoria”.

Un evento dedicato al ricordo della strage attraverso un percorso fisico e immaginario, ripercorrendo i luoghi in cui vissero alcune delle persone trucidate il 24 Marzo 1944.

Partecipano: il Vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio; il Vicesindaco di Roma Capitale Luigi Nieri; il Presidente del Municipio Roma VIII Andrea Catarci, l’Assessore alle Politiche Culturali del Municipio Roma VIII Claudio Marotta, il Centro di Aggregazione Giovanile Tetris, l’Ufficio di Coordinamento L. 285/97.

Iniziativa finanziata con il Fondo Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Legge 285/97 è realizzata dal Municipio Roma VIII e il Centro di Aggregazione Giovanile Tetris, in collaborazione con ANED SEZIONE ROMA, ANPI di ROMA, ANFIM, CDEC Roma (Centro Documentazione Ebraica Contemporanea) e Associazione “I nipoti della Shoah”.

L’itinerario: partenza da piazza E. Biffi alle 9.30; alle 10.30 a piazza S. Eurosia esibizione della Banda musicale della Polizia Locale di Roma Capitale; alle 12.30 arrivo al Mausoleo delle Fosse Ardeatine.

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01 Mar, 2014

Roma non può essere oltraggiata da raduni antidemocratici

La convention di Forza Nuova e di altri movimenti della destra estrema europea, fra cui Alba Dorata, illegale solo in Grecia, rappresenta uno sfregio alla città di Roma, democratica e antifascista oltre che un oltraggio ai valori democratici della Costituzione.

E’ inconcepibile che la stessa città che lunedì prossimo renderà giustamente omaggio a Teresa Gullace, cittadina romana, madre di cinque figli, assassinata dai nazisti il 3 marzo del 1944, per aver tentato di avvicinare il marito vittima di un rastrellamento e in attesa di essere deportato, si renda disponibile ad incontri che alimentano la cultura dell’odio e del razzismo.

Voglio rilanciare ed amplificare il grido dall’allarme lanciato dall’Anpi di Roma per chiedere la massima vigilanza e il controllo da parte delle autorità preposte affinché siano perseguiti tutti gli atti di revisionismo e inneggiamento al fascismo messi in campo dai movimenti di estrema destra. Realtà politiche assolutamente marginali che cercano visibilità attraverso il vagheggiamento d’ideologie superate dalla storia, come il fascismo e il nazismo.