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23 Feb, 2014

Le cerimonie, il corteo. E anche le polemiche sulle “due”case

Le cerimonie, il ricordo, il corteo: a trentaquattro anni dalla morte di Valerio Verbano – i killer non sono mai stati individuati – le istituzioni da una parte e i movimenti vicini ai centro sociali ricordano quel giorno del febbraio 1980 quando gli assassini entrarono nell’appartamento di Via Monte Bianco, a Montesacro, legarono i genitori Carla e Sardo e uccisero il giovane studente.
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22 Feb, 2014

Brividi ed emozione per la casa di Valerio Verbano “luogo della memoria”

Un progetto bellissimo che potrà contribuire concretamente al ricordo di Valerio Verbano e alla ricerca della verità sulla sua morte. Mette i brividi pensare che proprio quell’abitazione, dove Valerio è stato ucciso davanti ai suoi genitori e dove la madre Carla ha vissuto fino alla sua morte due anni fa, diventerà ora un luogo dedicato alla memoria antifascista, un centro di documentazione che sarà aperto alla città e a disposizione del territorio.

Carla è stata una donna eccezionale, un modello per tutte noi, una madre che ha cercato la verità sull’omicidio di suo figlio fino all’ultimo. La sua vita e il suo grande coraggio devono continuare ad esistere, senza disperdersi, perché periodi come gli Anni di Piombo non tornino mai più.

Far tornare a “vivere” la sua casa, mettere definitivamente in sicurezza il futuro della Palestra Popolare Verbano, sono iniziative importanti a favore del ricordo di una delle pagine tra le più oscure della nostra storia, di una ferita ancora aperta. Atti attraverso i quali un’istituzione come la Regione Lazio scende in prima fila accanto ai parenti e agli amici di Valerio nella tutela e nella cura della memoria.

09 Feb, 2014

Un fiore per Carla e Valerio

Sabato 22 febbraio, ore 16.00
Via Monte Bianco

Il nome di Valerio Verbano, trentaquattro anni dopo il suo assassinio, continua a suscitare emozione.

ire che Valerio vive nelle lotte giorno dopo giorno non è retorica, è davvero così, a Roma e non solo. La storia di Valerio continua essere un’arma in più per cambiare l’esistente, per resistere alla crisi, a partire da un’idea di antifascismo fatto di pratiche sociali e culturali[..] , progetti di autoformazione e di sport popolare, ma allo stesso tempo capace in questi anni di confrontarsi senza paura nelle strade con i rigurgiti delle organizzazioni neofasciste.

Siamo andati in questi anni su e giù per l’Italia a raccontare la sua storia, spesso con Carla, e ogni volta l’abbiamo ritrovato, risentito il nome di Valerio in ogni manifestazione antifascista, nelle battaglie antirazziste e antissessite, nelle scuole e nelle università occupate, in ogni spazio liberato, su ogni barricata.

Anche quest’anno abbiamo deciso di ricordare Valerio con un corteo che sarà anche un momento di lotta, senza liturgie o celebrazioni, per tenere uniti i fili rossi del conflitto. In piazza ci saranno in prima fila gli studenti e le studentesse, poi le lotte che stanno attraversando la città di Roma in questi mesi, le realtà dello sport popolare e dell’autogestione. Sul camion saranno con compagni di strada e artisti tra cui i 99 Posse e gli Assalti Frontali.

La manifestazione coinciderà con la giornata nazionale di mobilitazione dislocata lanciata dalla Val Susa contro il Tav, in difesa dei territori e per chiedere la liberazione dei quattro attivisti detenuti con l’accusa di terrorismo. Una lotta e un appello che non possiamo non fare nostro facendolo vivere dentro la manifestazione romana.

Saremo in strada con Carla nel cuore perché la sua assenza, dopo anni di battaglie fianco a fianco, di discussioni e di abbracci, è un vuoto che ancora non riusciamo a colmare.

fiore_per_valerio

31 Ago, 2013

Il sorriso di Giovanna il nostro insegnamento

Questa mattina ho preso parte al Tempietto egizio dentro il Verano alla cerimonia in ricordo della partigiana Giovanna Marturano, scomparsa lo scorso 22 agosto.

Una cerimonia bella, partecipata, commossa e piena di quei sorrisi che tante volte Giovanna Marturano ha portato in giro insieme alla sua memoria e testimonianza.

Ascoltando i ricordi di chi con Giovanna ha vissuto e lottato, dalle donne agli insegnanti e che lei ha frequentato per raccontare la Resistenza e i valori che da essa sono nati,  sottolineo che la mia presenza qui e quella del golfalone della Regione Lazio non sono solo atti dovuti alla memoria di una donna unica ma segni concreti dell’impegno a portare avanti l’insegnamento che Giovanna ha disseminato per cento anni.

08 Ago, 2013

Un atto infame che insulta tutti noi

La distruzione della targa in memoria di Valerio Verbano è un atto che insulta tutti i cittadini romani. La figura di Valerio rappresenta l’impegno civile e la passione politica di un’intera generazione di giovani, non possiamo accettare che qualcuno  compia azioni del genere che non sono solo infami ma rappresentano un vero schiaffo alla memoria storica della nostra città.

Sono vicina gli amici e ai compagni di Valerio e di sua madre Carla, i quali troveranno sempre sostegno da parte della Regione Lazio che, come annunciato dal vicepresidente Massimiliano Smeriglio, sta provvedendo alla trasformazione dell’appartamento della famiglia Verbano, di proprietà regionale, in un centro studi dedicato ai giovani. Una iniziativa che permetterà di ricordare ancora con maggiore affetto e attenzione l’esempio di Valerio e la sua valorosa mamma.

30 Lug, 2013

Victims remembered as German war criminal turns 100 in Rome

The victims of one of Italy’s most notorious wartime massacres will be remembered on Monday as a former SS captain given a life sentence for his role in their deaths turns 100 at his home in a quiet suburb of Rome.

Nearly 70 years after he helped co-ordinate the execution of 335 Italians at the Ardeatine caves, Erich Priebke is living under house arrest in the capital but is free to go out for tasks deemed indispensable to his everyday life. In recent years he has been filmed or photographed taking a stroll, eating in local restaurants and going to the supermarket.

Amid a chorus of anger from Jewish and anti-fascist groups at the possibility that he may choose to celebrate his birthday publicly, activists will gather to read the names of the massacre’s victims at a branch of the Left Ecology Freedom (SEL) party near Priebke’s home.

“We cannot allow or accept that a man sentenced to life for war crimes and for the shameful massacre at the Fosse Ardeatine behaves as if all has been forgotten. None of us has forgotten,” said Marta Bonafoni, regional councillor for the Lazio region.

Members of the Cantiere Democratico movement will deliver an open letter to Priebke’s house naming all the victims – men and boys from all walks of life, almost a quarter of whom were Jewish and the youngest of whom was 15 years old. “We have decided that the 29th July will be Romans’ day of indifference towards a Nazi criminal which history has judged,” said Stefano Pedica, a senator.

When he turned 90, Priebke, from Hennigsdorf in Brandenburg, celebrated with dozens of friends and supporters at an agriturismo outside of Rome, a sight that provoked revulsion among victims’ relatives and Jewish groups who accuse the Italian authorities of handling the war criminal with kid gloves.

Speculation last week that his entourage might be planning a repeat party prompted calls for any public celebrations to be prevented. Riccardo Pacifici, president of Rome’s Jewish community, said Priebke was “a man who has been convicted of war crimes, who has never repented, who has never asked for forgiveness.”

He added: “The bone of contention is not the 100th birthday of Priebke but the tribute that many pay him by going to see him at his house. It is to them that we express our indignation, not just as Jews but as Italians.”

In response, the recently elected mayor of Rome, Ignazio Marino, vowed to personally make sure that no public celebrations would take place. Priebke’s lawyer, meanwhile, denounced a “climate of hatred and aggression” surrounding his client.

Extradited from Argentina in 1995 after he was tracked down by an American television journalist, Priebke was sentenced to life imprisonment by an Italian appeals court in 1998. He has always rejected his guilt, insisting he was following orders and would have been killed himself had he not carried them out.

The commands had come directly from Berlin in response to a partisan attack on Nazi soldiers the previous day. Working to a ratio of 10 Italian deaths for every one of their own killed, the Nazis identified 330 victims – and added five more for good measure. The slaughter took place on 24 March 1944, the list of names checked off by Priebke. He admitted to having personally killed two people.

In the aftermath of the massacre there were attempts to twist the narrative of events to shift the blame on to the partisans who, it was said, had failed to give themselves up. In reality, historians say now, the reprisal was carried out so swiftly afterwards that such a surrender would have been impossible.

“It’s very controversial. For a long time people blamed the resistance group for the massacre,” said Robert Gordon, professor of Italian at Cambridge University. But that powerful urban myth had subsequently been proved to be wrong, he said. “Even if they had made the calculation that they should give themselves up to prevent the massacre, the massacre took place before it had been announced. They couldn’t have acted in time to prevent it happening.”

Lizzy Davies, The Guardian

29 Lug, 2013

Solidarietà all’ANPI e a Pacifici

Quello che è accaduto a Roma in coincidenza del centesimo compleanno del criminale di guerra Erich Priebke, indigna chiunque abbia una coscienza democratica e infanga la nostra memoria storica.

Sono convinta, però, che le vili azioni di pochi non scoraggeranno l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia nel portare avanti i valori della nostra Repubblica, che costarono la vita a partigiani e cittadini innocenti. Esprimo piena solidarietà all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, a Riccardo Pacifici e a tutta la Comunità ebraica di Roma, condannando ogni esternazione fascista e antisemita.

L’eccidio delle Fosse Ardeatine, è una ferita aperta per questa città tutta da ricordare. Per questo ho dato la mia adesione alla manifestazione che il Circolo Sel Aurelio-Boccea ha organizzato per oggi pomeriggio sotto l’abitazione dell’ex ufficiale delle SS, per commemorare le vittime delle Fosse Ardeatine e per scongiurare qualunque tipo di festa pubblica del compleanno del criminale nazista. La ricorrenza della sua nascita non è da festeggiare neppure dopo 100 anni.

29 Lug, 2013

Grande dolore per la scomparsa di Giovanna Marturano

Il dolore per la morte di Giovanna Marturano è tanto grande quanto importante è stata la sua testimonianza democratica e antifascista. (qui un passaggio di una sua intervista a Radio Popolare)

Antifascista, partigiana della Brigata Garibaldi, dirigente del Pci, medaglia di bronzo al valor militare, presidente onoraria dell’Anpi, Giovanna per molti di noi è stata soprattutto la ‘Bimba col pugno chiuso’: capace con la forza del suo sorriso di trasmettere specie alle giovani generazioni la memoria viva dell’antifascismo e della lotta di Liberazione, tenace ed energica pur nel suo corpo così minuto nel far rivivere ancora 70 anni dopo il ruolo fondamentale che ebbero le donne durante la Resistenza.

Ai familiari di Giovanna, ai suoi tantissimi amici, all’Anpi tutta vanno la mia vicinanza, il mio affetto e soprattutto il mio impegno istituzionale per la difesa attiva di quei valori di democrazia e libertà che i partigiani hanno conquistato per tutti noi.

24 Lug, 2013

Erich Priebke, non c’è davvero nulla da festeggiare

Non c’è davvero nulla da festeggiare per i cento anni di Erich Priebke. Lunedì 29, infatti, sarò insieme ai cittadini che hanno scelto di manifestare per scongiurare si svolga qualsiasi tipo di festeggiamento pubblico per il compleanno del criminale nazista. Parteciperò al presidio organizzato dal Circolo Sel Aurelio-Boccea in via Cardinal Sanfelice.

Non possiamo permettere e accettare che un uomo condannato all’ergastolo per crimini di guerra e per il vergognoso eccidio delle Fosse Ardeatine, si comporti come se tutto fosse stato dimenticato. Nessuno di noi ha dimenticato.