“Il Consiglio regionale del Lazio dice convintamente no al deposito delle scorie nucleari nel viterbese. Nell’elenco delle 67 aree idonee ad accogliere i rifiuti nucleari italiani, oltre 20 sono localizzati nell’alto Lazio. Il consiglio si è espresso oggi, dopo una seduta straordinaria, all’unanimità su tutti gli ordini del giorno a partire da quello di maggioranza dove chiediamo al Presidente e alla Giunta – che peraltro si è già espressa con l’assessore Valeriani in questo senso – di manifestare la netta contrarietà della Regione Lazio a questa scelta; di stabilire che vengano introdotti anche criteri sanitari nella valutazione dei siti e di considerare ogni elemento tipico e specifico delle singole localizzazioni individuate (come il paesaggio, la ricchezza culturale e archeologica, l’agricoltura, le tipicità). E soprattutto di convocare immediatamente un “Tavolo della trasparenza” in tema di gestione delle scorie nucleari.
Vogliamo inoltre ricordare che il Lazio ha già dato e sta dando in termini ambientali: basti citare l’ex centrale nucleare di Borgo Sabotino, il centro ricerche Enea Casaccia, dove sono custoditi rifiuti speciali ospedalieri, la centrale Montalto di Castro, riconvertita in centrale termoelettrica. La lista elaborata comprende comuni come Canino, Tuscania, Tarquinia, Vignanello, Gallese, Corchiano e ancora Montalto di Castro dove ci sono agricoltura, beni paesaggistici e vincoli ambientali, un biodistretto, monumenti naturali, storia e archeologia. La scelta di questa zona ci appare quindi davvero incomprensibile anche perché è straordinariamente vicina alla Capitale del Paese.
Nella fase di consultazione che si apre ora è fondamentale far sentire in ogni modo la voce delle comunità e di quanti hanno a cuore quest’area così preziosa dell’alto Lazio. Che non può essere considerata in alcun modo idonea ad accogliere alcun deposito di scorie nucleari. Siamo certi di avere le argomentazioni affinché questa decisione venga rivista”.
Lo dichiarano in una nota la capogruppo della Lista Civica Zingaretti alla Regione Lazio Marta Bonafoni coi consiglieri Gino De Paolis e Gianluca Quadrana.