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L’incontro alla Casa Internazionale delle donne di questa mattina, nello storico immobile di via della Lungara, si è reso necessario per registrare insieme un cambio di passo per ciò che riguarda i luoghi delle donne, sempre più sotto attacco a Roma.

Si tratta di spazi con un valore sociale per la città che non possono rischiare di essere chiusi, abbandonati, non riconosciuti e non rivendicati. L’obiettivo che deve interessare tutte le amministrazioni è misurare, con altri valori, l’impatto delle attività di questi presidi sociali verso le persone ed i territori.

Il lavoro da fare è tanto sopratutto sul piano culturale, le parole di ieri di Salvini lo confermano; il ricatto e la strumentalizzazione del corpo e dei diritti delle donne sono gli unici stili di vita incivili.

Per tutte queste ragioni è necessario unire le forze e raccogliere l’invito delle attiviste di Lucha y Siesta, della Casa Internazionale e di Non una di meno a partecipare alla manifestazione di domani in Campidoglio, a cui aderisco con convinzione.

La Regione Lazio – come affermato dal presidente Nicola Zingaretti – è impegnata in questa virata, necessaria, nelle politiche e nelle metodologie di valutazione; non è più possibile un approccio mirato al riordino dei conti a danno dei diritti e dei valori costituzionali.

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