I dati diffusi questa mattina dalla Fondazione GIMBE certificano uno scenario disastroso per la sanità pubblica: nel prossimo triennio, la Nadef approvata in Consiglio dei Ministri qualche giorno fa prevede un serio definanziamento per la spesa sanitaria.
A fronte di una crescita del PIL del 3,5% nei prossimi tre anni, la spesa sanitaria aumenterebbe infatti solo dell’1,1%. Come ha giustamente evidenziato il presidente della Fondazione GIMBE Cartabellotta, questo piccolo incremento non riuscirà neanche a far fronte all’aumento dei prezzi.
Si tratta di una seria marcia indietro rispetto a quanto il nostro Paese si era ripromesso di fare attraverso gli ingenti finanziamenti previsti dal PNRR.
Siamo di fronte ad una decisione grave del Governo, che deve vederci impegnati – insieme a tutte le opposizioni – a contrapporre azioni che vadano proprio in direzione contraria: investire con convinzione nella sanità pubblica, sbloccare le assunzioni, garantire a cittadine e cittadini servizi vicini alle persone e attenti a superare le disuguaglianze aggravate dalla pandemia e dalla crisi economica.