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L’approvazione della proposta sulle Case delle donne della Commissione Bilancio della Camera parla anche alla città di Roma. La vicenda di via della Lungara non va trattata in termini prettamente economici ma va riconosciuto il valore sociale e politico che l’attività ricopre nella città. Ora che c’è pure l’emendamento della Commissione Bilancio, diventa urgente superare il contenzioso in atto tra sindaca e la storica Casa delle Donne di Roma.  

La proposta prevede la costituzione di un fondo per la gestione delle attività delle associazioni femministe o femminili che, in questi mesi di crisi economica e sanitaria acuiti dal covid-19, hanno operato e continuano a operare per offrire servizi alle donne. Ma soprattutto il testo include la concessione di edifici del demanio pubblico in comodato d’uso gratuito per le Case delle Donne e per i centri di aggregazione culturale femminile. Viene dunque riconosciuto il valore politico e generale della Casa delle Donne di Roma e di tutte le Case delle donne, che non deve essere più quantificato in moneta come una qualsiasi prestazione commerciale o di servizio.

Un riconoscimento importante, ottenuto grazie alla sinergia tra parlamentari donne e associazioni che stanno sul territorio. Riguardo a Roma, ci auguriamo che la sindaca Raggi restituisca subito piena dignità e operatività alla struttura storica di via della Lungara che, nonostante le difficoltà delle pandemia, continua a offrire un supporto eccellente e insostituibile sul territorio.

 

 

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