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15 Dic, 2017

Lavoro, con Riesco diamo ai giovani Neet opportunità, formazione, cultura

Si chiamano Neet e sono quei ragazzi e quelle ragazze che non studiano, non lavorano e pensano di non avercela fatta. Per 5000 di loro la Regione Lazio mette in campo “Riesco”, l`iniziativa di reddito di inclusione formativa per rafforzare le opportunità di inserimento occupazionale, rivolta ai giovani dai 18 ai 29 anni e presentata oggi dal presidente Nicola Zingaretti e dal vicepresidente Massimiliano Smeriglio.
Seicento euro al mese da destinare in un anno per la formazione professionale e la cultura che consentirà a questi giovani di investire in primo luogo su se stessi.
“Riesco” è parte di una strategia che vuole dare una chance in più ai ragazzi e alle ragazze che oggi si trovano ai margini ed è anche parte integrante di un investimento complessivo fatto in questi anni dalla Regione Lazio sulle politiche attive per il lavoro, per il diritto allo studio, per start up, per il micro credito. Oggi mettiamo l’ultimo tassello di questo puzzle che vuole parlare con quella parte di generazione di invisibili, che per noi invisibili non sono

14 Dic, 2017

Sanità, stabilizzazione primi 1000 precari fondamentale per nuovo modello con al centro cittadini

La stabilizzazione di oltre 1000 precari della sanità del Lazio, presentata oggi dal presidente Nicola Zingaretti, dimostra che in questi anni la Regione Lazio si è mossa sulla giusta strada. Si tratta della piu’ grande stabilizzazione dei lavoratori nella sanita’ del Lazio mai avvenuta mediante procedure concorsuali, per altro condivisa con tutte le organizzazioni sindacali. Uno sforzo enorme che ha riguardato tutte le Aziende sanitarie del Lazio e che proseguirà nei prossimi giorni fino ad essere completato nei primi mesi dell’anno 2018.
Il processo di stabilizzazione fa parte di un percorso di risanamento dei conti della sanita’ regionale iniziato dalla Giunta Zingaretti nel 2013, che ha portato anche all’uscita dal commissariamento prevista entro il 31 dicembre del 2018 e ratificata solo qualche giorno fa in Consiglio dei Ministri. Un’uscita che poggia su basi concrete e che si traduce in maggiori risorse da destinare al personale, alle strutture sanitarie e, conseguentemente, alla qualità delle cure e della vita dei lavoratori e delle lavoratrici”.Così in una nota Gino De Paolis, Capogruppo, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi e Rosa Giancola, Consigliere di Insieme per il Lazio.

14 Dic, 2017

Lazio, soddisfazione per parifica Corte dei Conti

Dalla dichiarazione di Regione quasi fallita del 2012, alla conferma del buon governo della giunta Zingaretti. Così la Corte dei Conti ha approvato senza rilievi la parifica sul Rendiconto 2016. Il segno che il lavoro fatto non solo è positivo, ma restituisce credibilità all’Istituzione, in termini di pagamenti ai fornitori, di conti finalmente in ordine e tante politiche volte ad entrate nel vivo dei problemi per provare a trovare le soluzioni. La strada intrapresa è quella giusta, occorre proseguire, con nuove sfide e per un Lazio più forte.” Così in una nota Gino De Paolis, Capogruppo, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi e Rosa Giancola, Consigliere di Insieme per il Lazio.

13 Dic, 2017

Al Liceo Anco Marzio di Ostia nasce WhereApp, lo sportello virtuale per la prevenzione del bullismo e cyberbullismo con il contributo della Regione Lazio

Questa mattina sono stata al liceo Anco Marzio di #Ostia per la presentazione di WhereApp, lo sportello virtuale a supporto degli studenti per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo realizzato con il contributo della Regione Lazio.

E’ un progetto che nasce sull’onda della legge regionale di prevenzione e contrasto del bullismo, che il Lazio è stata la prima regione in Italia ad approvare nel 2016. Vederne oggi i primi frutti e soprattutto la sua applicazione pratica in ambiente scolastico è il modo migliore per dargli corpo e gambe, perché proprio dalla scuola siamo partiti in Consiglio regionale per affrontare e per legiferare un fenomeno così complesso e in continua evoluzione.

E proprio dalla scuola (e in modo particolare da questa scuola di Ostia), dall’educazione sentimentale e dalla gestione dei conflitti, partiamo oggi per costruire il cambiamento. Perché parlare di legalità significa anche guardare al rispetto e alla convivenza, che parte dalle relazioni e via via fa più forte l’intera società.

13 Dic, 2017

A Monterotondo apre l’Emporio solidale del Pungiglione: con risorse regionali, nel Palazzo del Comune, una storia di inclusione e riscatto

Questo post contiene due piccole grandi storie in un tempo solo, intrecciate fra loro perché entrambe hanno luogo a #Monterotondo.

La prima storia racconta di un’inaugurazione. Ieri infatti insieme al Sindaco e in una delle sale del palazzo comunale abbiamo inaugurato l’Emporio solidale de #IlPungiglione, uno dei progetti vincitori del bando contro la povertà della Regione Lazio. Un punto di distribuzione di alimenti e generi di prima necessità per i cittadini in stato di bisogno (già 1500 le persone raggiunte in soli due mesi), ma anche uno sportello d’ascolto collegato ai servizi pubblici, una rete di realtà del Terzo Settore capaci di generare a loro volta welfare di comunità.

La seconda storia è contenuta nella prima, ed è quella di Doris che nell’emporio ha trovato lavoro e di Roberta che la’ dentro sta svolgendo un tirocinio.
Doris è una ragazza nigeriana, è scappata dal suo Paese perché omosessuale, è arrivata in Italia sul barcone (lei che prima del Viaggio non aveva mai visto il mare e pensava di morirci dentro quella distesa d’acqua). Invece Doris non è morta, anzi ha una risata bella e contagiosa, e ora del suo lavoro nell’emporio di Monterotondo dice: “Ho imparato come essere accogliente”. Lei con noi.
Roberta è una donna di Fonte Nuova, il viso segnato da una vita che si intuisce difficile e dolorosa, racconta con la voce spezzata di essere arrivata su indicazione dei servizi sociali e per soddisfare il desiderio dei suoi figli di avere “una madre migliore”. Dell’emporio le piace l’incontro con la forza di Doris, che le sta anche insegnando come si usa il computer. E le piace il legame che si crea con le persone che hanno bisogno di aiuto. Lei aiuta loro.

Ecco, nella storia di Doris, Roberta e dell’emporio di Monterotondo per me c’è la prova provata che cambiare questo mondo si può, rispondendo al “welfare etnico”che sta prendendo piede nelle nostre città con uno stato sociale che sappia ribaltare gli stereotipi e i pregiudizi mettendo tutti, uomini e donne, dentro un percorso comune di crescita e dentro un destino comune.

Lo so, l’ho fatta lunga.
Ma ieri mi sono letteralmente innamorata di questa storia. E i sentimenti si sa, vogliono il loro spazio e i loro tempi.

12 Dic, 2017

Lucha y Siesta , incombe lo sgombero

Il Manifesto, Alessandra Pigliaru

Dopo la Casa internazionale delle Donne di Roma, sotto scacco da un’ipotesi di sfratto non ancora scongiurato completamente, è arrivato il turno di un altro luogo caro alle donne e alla capitale. La notizia è di ieri ma ha già fatto il giro del web: la casa delle donne Lucha y Siesta, con sede in via Lucio Sestio 10 (e che il quartiere ha conosciuto come la sottostazione Cecafumo) ha infatti ricevuto notizia di un’ipotesi di sgombero imminente. È stata l’Atac Spa, proprietaria dello stabile, a informare sia le donne che occupano da 10 anni l’immobile sia il decimo Municipio a cui afferiscono. La ragione è una vendita imminente, leggibile all’interno della crisi economica che investe l’Atac.

La possibilità che si debba abbandonare lo stabile, facendo cessare tutte le attività politiche e sociali (prima di tutto quella di contrasto alla violenza sulle donne) che hanno reso quel luogo punto nevralgico e irrinunciabile per molte e molti, è inaccettabile. Lo dicono bene nel comunicato stampa diffuso ieri, piuttosto chiaro soprattutto nella istanza radicale: «Non intendiamo essere le macerie di un’operazione che minaccia il valore sociale di una storia decennale per sanare anni di scandali e mala gestione economica», si legge. Lucha y Siesta è «luogo di incontro fra storie di vita, coraggio, sogno e desiderio e di relazioni per la costruzione di traiettorie di uscita dalla violenza». Centro antiviolenza «laico e femminista», è anche conosciuto come «laboratorio di progettazione sociale e di partecipazione a partire dai propri desideri e dalle proprie capacità. Lucha è una rete per l’orientamento al lavoro e alla formazione, per l’assistenza legale e il sostegno psicologico nei percorsi individuali e collettivi di autonomia delle donne».

E se, anche in questo caso, il progetto di sfratto deve essere collocato in una mentalità generale di «messa a reddito», trattandosi di un privato sarebbe ugualmente irricevibile il silenzio del Comune sulla vicenda. La sollecitazione è arrivata nella serata di ieri da Marta Bonafoni, consigliera regionale di Insieme per il Lazio che, in una nota, evidenzia come la Regione abbia colto il valore del progetto, finanziando le attività riguardanti l’autonomia delle donne vittime di violenza maschile con il bando per l’inclusione sociale e con un ulteriore bando rivolto alle associazioni impegnate nella promozione e nel rispetto delle differenze di genere. Per questo l’assessora alle Politiche sociali Rita Visini, ha inviato una lettera all’assessora capitolina Baldassarre, «per chiedere rassicurazioni sul prosieguo di questa esperienza».

Un tale scenario non riguarda solo Roma ma tutti i centri che con fatica tengono vive le proprie attività e che fanno politica attiva sui territori; quando si attacca la libertà femminile è il senso generale che deve essere compreso, quello di una perdita enorme per tutte e tutti. Lucha y Siesta, come proseguono le ragazze del collettivo, è uno spazio liberato che merita di essere vissuto. E di questo si pretende certezza, senza indietreggiare neppure di un millimetro.

12 Dic, 2017

Ecomuseo Casilino, ci metto la faccia anche io

Chi almeno una volta li ha incrociati – per lavoro o per piacere – sa che le donne e gli uomini che lavorano al progetto dell’Ecomuseo Casilino ci mettono anche molto di più: competenze, passioni, resilienza, innovazione, senso di giustizia, capacità di indignarsi e, Claudio lo scrive senza pudore, amore. L’amore per la nostra città.

Ecco, sostenendo loro sosteniamo #Roma e la sua faccia più bella. Che si muove operosa nonostante tutto e tutti.
Io ci sto.

11 Dic, 2017

Lucha y Siesta, si congeli subito ogni decisione di vendita

Non bastava il caso dell’immobile di via della Lungara a gettare l’allarme sulla chiusura di presidi insostituibili a Roma per le donne. Dopo l’ipotesi di sfratto della storica Casa delle donne, adesso è la volta dello spazio sociale che dal 2008 è gestito da Lucha y Siesta. L’immobile, che secondo voci ricorrenti la proprietà Atac Spa vorrebbe vendere, negli anni è diventato un luogo di orientamento, ascolto e accoglienza per le donne in difficoltà, oltre che un presidio di aggregazione permanente.
Un’esperienza così non può chiudere i battenti tra il silenzio generale.
Dal canto nostro, come Regione Lazio, ne abbiamo colto il valore, finanziando le attività di presa in carico e l’autonomia delle donne vittime di violenza con il bando per l’inclusione sociale e con un altro bando rivolto rivolto alle associazioni che si occupano della promozione e del rispetto delle differenze di genere.
Proprio per questo, considerandone il valore sociale e l’esperienza consolidata, l’assessora alle Politiche sociali Rita Visini, ha inviato oggi una lettera all’assessora Baldassarre, per chiedere rassicurazioni sul proseguio di questa esperienza.
 Mi auguro, pertanto, che si congeli ogni decisione su un’ eventuale vendita dell’ immobile e che si ottengano risposte immediate a tutela delle attività svolte. Si tratta di un atto dovuto per evitare che a Roma e alle donne venga inferto un ulteriore colpo.

11 Dic, 2017

Ennesima bocciatura per Roma, Raggi sta fallendo

Una sonora bocciatura da parte dei cittadini romani per il trasporto pubblico, l’igiene urbana e la raccolta dei rifiuti. E’ un fallimento bello e buono quello fotografato dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali, così come si legge nella Relazione annuale sullo stato dei servizi pubblici e sull’attività svolta nel 2017. I dati presentati stamattina in Campidoglio, che assegnano ancora una volta a Roma la maglia nera dei servizi, del trasporto pubblico e della pulizia, sono ancora una volta impietosi e certificano un sonoro fallimento dell’amministrazione guidata dalla Raggi in termini di degrado, inefficienze e mancanza di servizi. Un monito che proviene dai cittadini stessi che bocciano l’amministrazione grillina con una grave insufficienza. Lo stato in cui versa la Capitale d’Italia è sotto gli occhi di tutti, ora lo sono anche i disastri della Raggi.

11 Dic, 2017

Il Paese che vorrei lancia la candidatura di Lorenzo Casella a sindaco di Santa Marinella. Una bella storia di partecipazione

A Santa Marinella sta succedendo una cosa bella.

Un gruppo di uomini e donne riuniti nell’ associazione #IlPaesecheVorrei, innamorati del loro comune e desiderosi di cambiarlo, hanno deciso di partecipare alle prossime amministrative e ieri in una sala affollata di gente (e di energia) hanno presentato il loro candidato sindaco, Lorenzo Casella.

Il programma, da scrivere insieme, si muove su pochi, nitidi e preziosi principi, capaci però di ribaltare la storia degli ultimi anni di amministrazione di Santa.
In sintesi: diritti al posto di privilegi, opportunità anziché favori, trasparenza e basta clientele.
Su tutto una nuova idea di sviluppo per quel territorio basata su bellezza, cultura, turismo, storia, sport, qualità, ambiente, formazione, partecipazione. Capace di redistribuire ai molti la ricchezza restata per troppo tempo nelle mani di pochissimi.

Nel Paese che vorrei ci sono passioni e competenze. Non una corsa tanto per dire esistiamo, ma un progetto fatto per vincere.
In bocca al lupo di cuore.