04 Dic, 2017
04 Dic, 2017
Di un Brignoli avremmo bisogno!
Rubrica n.12 su #RadioPopolare
4 dicembre 2017: è passato un anno da quel referendum costituzionale in cui una valanga ha travolto la riforma di #Renzi. Quest’ultimo ha preferito attaccarsi al 40% dei sì anziché analizzare profondamente le ragioni di quel 60% di no, e ieri a Roma si è vista una delle conseguenze della sua spocchia.
Davanti ai 5000 dell’Atlantico, Grasso è stato acclamato leader della nuova cosa (o lista) a #sinistra. Per questo progetto porto massimo rispetto, però due limiti in controluce vorrei sottolinearli. Perché serve a tutti e non per puntare il dito. Quelle foto “solo maschi” (Liberi e Uguali, nome proprio maschile plurale – copyright Daniela Preziosi) e l’industrialismo che scivola tra gli interventi, tradiscono ancora una volta la mancata connessione con il futuro della democrazia e con quello del Pianeta.
Sull’articolo 3 della #Costituzione tutti convintamente d’accordo. Non a caso credo è stato il filo comune di tutti gli interventi ieri anche all’assemblea dei sindaci di #ItaliainComune.
Il 9 dicembre poi si manifesta a Como, contro il #fascismo. “E’ stata una leggerezza” dice il carabiniere della bandiera del Reich appesa in caserma a Firenze. Leggero sembra ormai il nostro approccio alla materia… come scrive Paolo Di Paolo oggi: il fascismo consapevole poggia su un sempre più diffuso fascismo inconsapevole e senza nome.
Infine, io voto #Brignoli!
Il portiere che da piccolo voleva diventare Pantani e che ieri ha consegnato al Benevento il suo primo punto in campionato segnando un goal di testa all’ultimo minuto di recupero.
L’ho capito dagli occhi di Rocco che brillavano mentre mi faceva vedere e rivedere l’azione che ieri quel ragazzo ha fatto sognare un sacco di persone con quel guizzo.
Ecco, di un Brignoli avremmo bisogno.
O una.
Ps la mia rubrica su www.radiopopolare.it torna come sempre lunedì prossimo alle 7.50 circa.
Qui potete riascoltare il podcast http://www.radiopopolare.it/podcast/il-demone-del-tardi-copertina-di-lun-0412/
02 Dic, 2017
2 dicembre, contro la schiavitù oggi come ieri
Oggi 2 dicembre è la Giornata mondiale per l’abolizione della #schiavitù.
Non una rievocazione storica purtroppo, ne’ una foto da guardare sui libri… ma una piaga ancora oggi presente al mondo e nelle nostre città.
Penso ai volti incontrati dei raccoglitori di kiwi del sud-pontino vittime del caporalato.
Penso alle mani piccole immaginate – ma scritte nero su bianco nelle inchieste – dei minori stranieri che la notte faticano nelle frutterie anche del mio quartiere.
Penso alle lacrime delle nigeriane con cui ho parlato nel CIE di Ponte Galeria.
E naturalmente penso allo scempio che si sta compiendo, anche ora mentre scrivo, nelle carceri libiche. Con gli schiavi venduti a chi offre di più.
Anche il #2dicembre ci consegna il compito di combattere l’ingiustizia.
01 Dic, 2017
Manifestazione nazionale della Cgil
Sabato 2 dicembre, ore 9.00
Piazza della Repubblica
Per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani”. Questi i motivi al centro della mobilitazione nazionale della Cgil. A Roma l’appuntamento è per le ore 9.00 in piazza della Repubblica, da dove partirà il corteo fino a piazza del Popolo.
01 Dic, 2017
Giornata storica, il Lazio è fuori dal commissariamento
I fatti saranno concreti e le ricadute sullo stato della sanita’ e dei servizi offerti ai cittadini vedranno la svolta che attendevamo da lunghissimo tempo. In primo luogo, lo ha annunciato lo stesso Presidente Zingaretti, andra’ in porto lo sviluppo di un piano straordinario di assunzioni, che dalle 68 deroghe del 2013 alle oltre 700 nel 2016, prevede per il biennio in corso 2017-2018 l’ingresso di 3.500 unita’.
Accanto a questo c’e’ gia’ un piano di investimenti di 720 mln euro tra infrastrutture e l`acquisto di nuovi materiali. Si torna, dopo un lavoro di contenimento della spesa, costato anche molto sul piano del consenso e della popolarita’, alla programmazione, alle scelte condivise e politiche che tengono conto delle esigenze specifiche di ogni Asl.
Il sacrificio fatto fino ad oggi, i disagi vissuti nelle tante e differenti realta’ territoriali, volgono quindi verso una direzione diversa. La buona politica e’ anche questo.
Grazie quindi al Presidente Zingaretti e alla Cabina di regia, ma anche al Consiglio tutto, perche’ affrontare con serieta’ un tema cosi’ sensibile per tutti i cittadini e’ stato il segno di credibilita’ che consente di annoverare questo risultato come la vittoria di tutti e di tutto il Lazio”.
01 Dic, 2017
#StopAids, un impegno lungo 365 giorni l’anno
30 Nov, 2017
Lazio all’avanguardia su rete oncologica, Lombardi non dica bugie
Su un tema importante, come quello che riguarda le reti oncologiche e, in particolare, il tumore alla mammella, così delicato e centrale per la salute di tante donne, occorre chiarezza e prudenza.
Rappresentare il Lazio come una Regione che fatica ad affermare un modello di cura delle malattie oncologiche, come fa la deputata Roberta Lombardi, non corrisponde alla realtà dei fatti. Su questo tema, infatti, il Lazio al contrario è una delle Regioni più attive in Italia.
La nostra è stata la prima Regione a recepire la direttiva del Ministero della Salute sui centri di senologia e avviare il modello organizzativo di brest unit per assicurare la multidisciplinarietà dell’assistenza in una patologia di tale complessità. Una rete che è composta da 15 centri di assoluta eccellenza.
Abbiamo inoltre 36 strutture di diagnostica clinica e 39 centri di screening che coprono l’intero territorio regionale. Proprio sugli screening oncologici alla mammella, si registra uno dei maggiori successi della nuova sanità del Lazio: la percentuale di mammografie effettuate negli ultimi 3 anni è aumentata del 40%. La percentuale di tumori alla mammella scoperti e operati negli ultimi 3 anni è salita del 68%.
Questo vuol dire che, grazie alle campagne di screening e all’accesso diretto (cioè senza liste d’attesa) nel 2016 siamo riusciti a garantire una mammografia di screening a 142.039 donne in età target. E ciò ha significato che nel 2016 quasi mille donne hanno scoperto di avere un tumore alla mammella e quindi sono state prese in carico dalle strutture regionali di riferimento.
Questi dati positivi sono, del resto, riscontrabili anche nelle altre patologie oncologiche: grazie all’aumento degli inviti e delle adesioni, sulla cervice uterina passiamo da 332 casi diagnosticati del 2013 ai 417 del 2016. Su colon retto passiamo da 243 casi diagnosticato nel 2013 a 491 del 2016. Bisogna ovviamente andare avanti.
Ma sostenere che il Lazio è fermo su questo punto è una vera e propria distorsione della realtà.
29 Nov, 2017
Acea, si investe all’estero ma a scapito dei cittadini
28 Nov, 2017
Con Fondo Futuro un nuovo modello di sviluppo e opportunità
28 Nov, 2017
Da Lombardi paura per gli effetti del buongoverno di Zingaretti e per i disastri della Raggi
L’unica cosa vera che emerge dalle parole di oggi di Roberta Lombardi è la paura. Da un lato per i disastri causati dalla Raggi che lei tenta di negare senza neanche troppa convinzione. La Lombardi, anziché farsi dettare i comunicati stampa da Milano, si faccia un giro per Roma e parli con i cittadini così capirà davvero l’effetto disastroso sulla città del governo M5S. Dall’altro lato, paura che lei tenta di esorcizzare parlando del buongoverno di questi 5 anni dell’amministrazione Zingaretti. L’effetto Zingaretti esiste ed è frutto di promesse mantenute e di progetti realizzati, della capacità di ascolto di un territorio a lungo depredato e marginalizzato. Un’amministrazione che ha lavorato nell’interesse generale ed esclusivo dei cittadini i cui risultati, in tutti i campi, sono sotto gli occhi di tutti.