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13 Apr, 2017

VI Commissione

Giovedì 18 maggio 2017, ore 10.30 
Sala Etruschi

E’ prevista un’audizione in merito alle problematiche legate agli avvenimenti del 5 maggio presso lo stabilimento Eco X di Pomezia. Sono stati invitati: l’assessore regionale Mauro Buschini, il sindaco di Pomezia Fabio Fucci, l’assessore comunale competente di Pomezia, il direttore di ARPA Lazio Marco Lupo, il direttore della Asl Roma 6 Narciso Mostarda, il direttore regionale Mauro Lasagna e il direttore regionale Vito Consoli.

13 Apr, 2017

VI Commissione

Martedì 16 maggio 2017, ore 15
Sala Etruschi

Esame della proposta di legge n. 365: “Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio”.
Testo base nell’esame abbinato con la proposta di legge n. 359:”Interventi di rigenerazione urbana”

13 Apr, 2017

Hub GenerAzioni

Lunedì 15 maggio 2017, ore 15
Via Ostilia 36/46 – Roma

Conferenza Stampa di presentazione di Hub GenerAzioni, uno spazio al centro di Roma aperto al pubblico dove scoprire tutti i bandi e i servizi della Regione Lazio dedicati agli under 35.

Partecipano alla Conferenza Stampa il Presidente Zingaretti, il Vice-Presidente Smeriglio e altri rappresentanti della Giunta.

13 Apr, 2017

Un fiore per Elisabeth, Francesca e Angelica

Sabato 13 maggio 2017, ore 16 
da Piazza dei Mirti al parcheggio del centro commerciale Primavera

Corteo per Elisabeth, Francesca e Angelica

Contro il deserto umano e sociale della ghettizzazione promossa dalle istituzioni, contro i tagli alla spesa sociale e al diritto alla casa, che producono razzismo e guerra tra poveri, per dire che quelle delle tre ragazzine “sono morti nostre” e che esiste una città capace ancora di sentirsi unita e solidale di fronte a una simile tragedia.

 

13 Apr, 2017

Il nuovo che avanza

Luigi Manconi, Il Manifesto

Tre notizie. La prima proviene dal circuito politico-mediatico e riporta le parole del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, esponente di 5 Stelle e possibile candidato premier di quel partito: «L’Italia ha importato dalla Romania il 40% dei loro criminali».

Ora, dico io, ma si può – superata l’acerba età dell’adolescenza e della beata innocenza – esprimersi in termini così grossolani? E con ricorso tanto sgangherato a cifre malamente lette e ancor più malamente interpretate? Questo per dire che al peggio non c’è mai fine e per farsi già ora un’idea di cosa può riservarci il nuovo che avanza.

La seconda notizia giunge dal Parlamento e annuncia che ieri Camera e Senato hanno approvato in via definitiva i cosiddetti decreti Minniti-Orlando sul contrasto all’immigrazione illegale e sulla sicurezza urbana. Si tratta di una normativa che ha sollevato molte e robuste perplessità perché presenta forzature e strappi rispetto al nostro ordinamento giuridico, tali da configurare vere e proprie lesioni nel sistema di garanzie e diritti.

Si arriva al punto di prevedere per gli stranieri una giustizia minore e diseguale, se non una sorta di «diritto etnico» – e uso questa formula con autentico disagio -, che stabilisce significative deroghe alle garanzie processuali comuni. E infatti l’abolizione dell’appello, tutt’ora previsto anche per le liti condominiali e per le sanzioni amministrative, indebolisce gravemente il diritto alla difesa: per quanto riguarda il soggetto più vulnerabile tra tutti (il profugo) e per quanto riguarda un diritto inviolabile della persona, tutelato dalla nostra Costituzione, come il diritto d’asilo.

Un’altra pesante limitazione al sistema delle garanzie, viene determinata dalle nuove norme sulla sicurezza urbana. L’introduzione della flagranza differita produce un perverso ossimoro: l’immediatezza, propria della flagranza, viene dilatata e prorogata fino a 48 ore, precariamente supportata da immagini videoregistrate, che sostituirebbero l’attualità delle procedure di arresto all’atto del compimento del reato.

Inoltre, si estendono ulteriormente le misure di prevenzione (limitative della libertà personale, benché basate non sulla commissione di reati ma su meri sospetti sulla persona) e si introduce la nuova misura dell’allontanamento da (e del divieto di accesso a) determinati luoghi per esigenze di tutela del decoro urbano. Anche questa forma di “daspo”, applicabile persino ai minori, è una misura che solo formalmente può dirsi amministrativa, dal momento che la sua sostanza incide fortemente sulla libertà, non solo di movimento.

C’è, infine, un inequivocabile segnale del carattere innanzitutto declamatorio di queste misure. È possibile, infatti, che simili provvedimenti non siano principalmente indirizzati nei confronti dei senza fissa dimora, ma è pressoché inevitabile che a essi in primo luogo verranno applicati.

E allora qualcuno dovrebbe avere la cortesia di spiegare come faranno i trasgressori – quell’umanità costituita da emarginati, non garantiti, senza tetto, affetti da tutte le patologie e da tutte le dipendenze – a pagare la sanzione pecuniaria, fino a 300 euro, prevista per chi violi «i divieti di stazionamento e di occupazione di spazi».

Per queste ragioni, Walter Tocci e io, come già facemmo a proposito del decreto sull’immigrazione, ieri non abbiamo votato la fiducia al governo in materia di sicurezza urbana.

La terza notizia non so se già può definirsi buona, ma va considerata senza dubbio promettente. In senso proprio: annuncia, cioè, qualcosa che ha tutte le premesse per realizzarsi. Sempre ieri, sempre tra Camera e Senato, mentre Luigi Di Maio si arrampicava sulle sue scempiaggini, e mentre venivano approvati i provvedimenti su immigrazione e sicurezza, si teneva una affollatissima conferenza stampa per presentare la campagna «Ero straniero. L’umanità che fa bene».

La campagna sostiene un disegno di legge di iniziativa popolare che intende superare la Bossi-Fini e introdurre una serie di norme tra le quali i permessi di soggiorno temporanei per la ricerca di occupazione, la reintroduzione del sistema dello sponsor, la regolarizzazione su base individuale degli stranieri integrati, alcune misure per l’inclusione attraverso il lavoro dei richiedenti asilo e l’abolizione del reato di clandestinità.

Il progetto, promosso in primo luogo da Emma Bonino e Don Virginio Colmegna, ha incontrato l’adesione attiva di un amplissimo numero di associazioni, movimenti, operatori e numerosi sindaci. Dunque, mentre il discorso pubblico sull’immigrazione continua a oscillare tra toni foschi e rappresentazioni catastrofiste, tra cronache criminali e allarmi sociali, qualcosa infine si muove. Se la politica, quasi tutta la politica, sembra volersi sottrarre alle proprie responsabilità, altri soggetti e altre culture cominciano a muoversi. Non è ancora troppo tardi.

12 Apr, 2017

Con Zingaretti per proseguire una straordinaria esperienza di governo

Lo abbiamo sostenuto nel 2013 e lo rifaremo nel 2018 per proseguire una straordinaria esperienza di governo.” Così in una nota Gino De Paolis, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi, Rosa Giancola e Riccardo Agostini consiglieri Mdp alla Regione Lazio, commentando le dichiarazioni del Presidente Nicola Zingaretti sulla sua ricandidatura per la guida della Regione nel 2018.

“Un programma condiviso, un lavoro di squadra che fin dall’inizio ha caratterizzato il rapporto nella maggioranza, una strada percorsa insieme, dentro e fuori il Palazzo istituzionale, con un confronto sempre vivo con tutto quello che opera nel territorio, dalle forze sociali all’associazionismo, passando per le esperienze di auto-organizzazione di singoli e gruppi: una risorsa senza la quale il processo di cambiamento avviato in questi anni sarebbe stato meno forte e incisivo.

Ci saremo quindi, per far vivere la proposta degli Stati Generali del centrosinistra come luogo di elaborazione e proposta per il futuro e per vincere ancora con la coalizione che sentiamo il nostro luogo naturale di azione politica.

12 Apr, 2017

Lager e prigioni segrete contro i gay in Cecenia. “Intervenga l’Europa”

Rosalba Catselletti, La Repubblica

Rastrellati, detenuti e torturali in speciali prigioni-lager o uccisi dai loro stessi familiari: in Cecenia basta il sospetto dell’omosessualità per essere trattati come “cani che non hanno il diritto di vivere”. Il giornale indipendente Novaja Gazeta copre la piccola regione caucasica da oltre 25 anni e ha numerose fonti.

Anna Politkovskaja e molti altri suoi giornalisti sono stati uccisi per i loro reportage. Perciò, quando lo scorso primo aprile, Elena Milashina ha pubblicato l’inchiesta “Delitto d’onore” sulle detenzioni di centinaia di uomini gay e, in almeno tre casi, uccisioni come parte di una strategia di “pulizia preventiva”, nessuno ha messo in dubbio l’autentic ità delle testimonianze raccolte.

12 Apr, 2017

Parco ZeroSei in finale per Aviva!

Care amiche e cari amici, è con grande emozione che vi comunichiamo che il Parco ZeroSei, con 18815 voti, è ufficialmente rientrato nelle fasi finali del concorso Aviva!

Siamo arrivati terzi su cinque progetti selezionati!

Prossima ed ultima tappa: 10 maggio, per la valutazione finale della giuria e per l’affidamento dei fondi!

Noi ce la metteremo tutta… Un grande ringraziamento ad ogni singola persona che ha votato e sostenuto il progetto

#insiemeperilterritorio #dirittoalgioco #ilparcoditutti

https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/16-465

parco-zero-sei-finale