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01 Ott, 2013

Il bando per l’uso delle terre agricole abbandonate è un passo importante

Condivido la preoccupazione del Commissario Arsial, Antonio Rosati, sulla necessità di pianificare una mirata politica creditizia nel settore agricoltura in grado di produrre importanti anticipazioni finanziarie a sostegno delle imprese agricole e dei giovani imprenditori.

L’intenzione di presentare a breve un bando pubblico per l’utilizzo delle terre abbandonate è un primo passo strategico per restituire fiducia all’economia laziale ed ai giovani che vogliono investire in questo comparto. Il nostro Gruppo ha sottoscritto una proposta di legge, presentata ad aprile, per favorire l’accesso alle terre di proprietà pubblica, sia al fine di  permettere un effettivo ricambio generazionale che la conservazione degli immobili a vocazione agricola, contrastando contemporaneamente il consumo di suoli che il disuso produce.

E’ indispensabile, infatti, mettere in campo tutte le energie possibili per incentivare il comparto che pur essendo in piena crescita necessita di investimenti specifici in innovazione e ricerca, da realizzare anche con la collaborazione delle Università laziali e di tutta la filiera agroalimentare. Per questo, garantiamo ad Arsial il nostro pieno appoggio.

30 Set, 2013

Femminicidio, ripartiamo dalle nuove generazioni

“Mai più violenza – Mai più complici”, il progetto promosso dalla Consulta femminile regionale per le Pari opportunità conferma che la via intrapresa dalla giunta Zingaretti e dalla sua maggioranza per prevenire e combattere la violenza di genere, è un percorso articolato fatto di diversi e significativi passaggi.

Il  femminicidio è un reato che va affrontato con politiche di prevenzione, formazione e con l’applicazione degli strumenti legislativi. Lo scorso luglio come gruppo Per il Lazio, abbiamo portato e fatto approvare in Consiglio regionale, una mozione passata all’unanimità. Ma l’impegno più grande e difficile da mettere in campo, proprio come quella mozione affermava è quello culturale che investa le nuove generazioni di ragazze e i ragazzi, e trasmetta loro il ripudio di ogni forma di violenza e per un nuovo diritto di  cittadinanza.

Per questo il progetto della consulta che coinvolge gli studenti e attraverso il teatro li porta ad  approfondire i risvolti sociali, culturali ed il dramma umano delle donne colpite dalla violenza di genere, coinvolgendo anche le loro famiglie e la cittadinanza,  è un passaggio importante del capillare lavoro da fare per diffondere la cultura della non violenza in ogni ambito.

Motivare le giovani generazioni ad essere protagoniste del cambiamento e nel frattempo inviare un messaggio forte all’intera cittadinanza sono gli obiettivi primari di questo progetto, che ha saputo mettere in campo un network di istituzioni, ministero dell’Istruzione, presidenza della Repubblica, presidenza del Consiglio dei ministri, Senato e Camera dei deputati, e ovviamente regione Lazio, impegnate ognuno per il proprio segmento a sostenere e dare forza alla campagna “Mai più complici”.

12 Set, 2013

Insieme al Terzo Settore per un nuovo sistema sociosanitario

Con oggi parte un periodo di lavoro intenso con il quale vogliamo arrivare al licenziamento della nuova legge che riformi i servizi socio
sanitari. Da 13 anni  – troppi –  la nostra regione aspetta il recepimento della legge 328.

La  presentazione delle Linee guida elaborate dall’assessore Visini, ha visto  una partecipazione grandissima soprattutto da parte del grande mondo del sociale e del volontariato. Una realtà che troppo spesso in questi anni ha dovuto lavorare per tamponare le assenze istituzionali.

La sfida più grande che parte oggi da qui,  lanciata dalla Giunta Zingaretti e  che il consiglio regionale deve essere in grado di raccogliere è quella di coinvolgere tutte le forze politiche e  istituzionali e il  Terzo settore per costruire un nuovo sistema di welfare innovativo,  che sappia fotografare le trasformazioni della società.

10 Set, 2013

Con il Piano scuola di Zingaretti si torna ad investire sul sapere e il futuro dei giovani

Con i provvedimenti  presentati oggi accompagnamo nel miglior modo possibile l’inizio della scuola per studenti, docenti, personale non docente, genitori.

Con il pacchetto di provvedimenti predisposto dagli assessori Refrigeri e Smeriglio che prevede 131 milioni di euro di investimenti per la manutenzione, la sicurezza e i progetti culturali ed educativi per le scuole dell’infanzia con particolare riguardo a quelli legati alla memoria, al cinema, alla storia e a progetti di contrasto all’omofobia, si inverte nettamente la tendenza del passato rispetto alla logica dei tagli lineari.

Ma soprattutto si segna la differenza rispetto a scelte che hanno considerato quella scolastica una spesa e non invece, un investimento. Un investimento necessario per far crescere nuove generazioni di ragazzi e ragazze consapevoli, capaci e formate.

Con il pacchetto presentato oggi andiamo ad incidere su un sistema messo a dura prova negli ultimi anni, convinti che, soltanto a partire dalla formazione dei giovani cittadini del Lazio si potrà arrivare al rilancio di un intera regione. Invertiamo la rotta,  perché bisogna investire nella direzione giusta che è quella della conoscenza che ha alla base la scuola primaria e secondaria, gli istituti tecnici  e la formazione professionale. Un sistema  questo che in questi anni  è  stato abbandonato e non finanziato  e che invece è l’ossatura di un nuovo diritto di cittadinanza.

09 Set, 2013

Rom, a breve la convocazione del tavolo regionale

Sulle politiche nei confronti dei rom e’ necessario a Roma e nel Lazio passare dalla fase dell’emergenza – che spesso ha coinciso con un vero e proprio sperpero di denaro pubblico – a quella della messa a sistema di politiche pubbliche serie e lungimiranti e inclusive.

I mega campi mono-etnici e gli sgomberi forzati che hanno caratterizzato i vari Piani nomadi hanno portato a un vero e proprio clima di segregazione nei confronti dei rom.

Un clima di intolleranza acutizzato anche dall solitudine dei cittadini delle periferie, lasciati spesso soli di fronte a situazioni di degrado. Come Regione Lazio occorre mettere in campo atti e interventi lontani dalle generalizzazioni e vicini da una parte ai bisogni delle persone, dall’altra ai loro diritti a cominciare da quello all’inclusivita’.

Come consigliera di maggioranza del centrosinistra sto lavorando all’istituzione di un tavolo di lavoro insieme alle associazioni che lavorano a fianco dei rom per arrivare a una revisione della legge 82 del 1985. Un testo nato per incentivare e promuovere l’inclusione dei rom, ma che in questi anni e’ stata applicata parzialmente e solo per fare da cornice istituzionale alla creazione di campi rom.

I campi vanno invece superati, come ci suggerisce la stessa strategia nazionale basata sull’inclusione dei rom, sinti e camminanti varata dal governo Monti. In questa direzione  insieme all’assessora Visini, responsabile delle Politiche sociali, stiamo accelerando sull’istituzione di un tavolo regionale per l’applicazione della legge. Una strategia, quella della creazione di tavoli di confronto e di rappresentanza di tutti gli attori sociali, che sta nascendo in tutta Italia.

04 Set, 2013

Dopo i fatti di Ostia, necessario lo scioglimento di Forza Nuova

E’ l’ennesimo atto ignobile contro la ministra Kyenge, su cui ancora una volta e ancora con più forza esprimo la mia condanna   chiedendo misure ferme contro i responsabili.

Gli ignobili atti di Ostia,  come l’esposizione di manichini e striscioni, non offendono solo un ministro della Repubblica italiana, ma tutte le donne e gli uomini ancorati ai principi di democrazia e uguaglianza.

Si tratta di azioni che non possono essere tollerate, per le quali il Gruppo Per il Lazio chiede  interventi fermi a partire dallo scioglimento dell’organizzazione di estrema destra Forza Nuova. Un gesto concreto questo, anche per esprimere vicinanza a Cecilie Kyenge, alla quale vanno la nostra solidarietà  è il nostro pieno sostegno.

03 Set, 2013

Cucchi: la sentenza è deludente e lascia zone d’ombra

La sentenza emessa dalla III Corte d’Assise non riesce a fare piena luce sulla morte di Stefano Cucchi, deludendo tutte le aspettative. Credo che il decesso del ragazzo non possa essere attribuito esclusivamente alla malasanità. La sentenza, infatti, postula una responsabilità dei Carabinieri, che arrestarono il ragazzo, senza però trasmettere gli atti alla pubblica accusa per indagare su l’accaduto.

La vicenda continua ad avere zone d’ombra, per questo alla famiglia di Stefano invio tutta la mia solidarietà, offrendo pieno sostegno nella ricerca della verità. La giustizia deve essere garanzia per tutti, nessun cittadino che si trovi in custodia dello Stato deve sentirsi abbandonato e morire nelle penose condizioni in cui è morto Stefano.

31 Ago, 2013

Il sorriso di Giovanna il nostro insegnamento

Questa mattina ho preso parte al Tempietto egizio dentro il Verano alla cerimonia in ricordo della partigiana Giovanna Marturano, scomparsa lo scorso 22 agosto.

Una cerimonia bella, partecipata, commossa e piena di quei sorrisi che tante volte Giovanna Marturano ha portato in giro insieme alla sua memoria e testimonianza.

Ascoltando i ricordi di chi con Giovanna ha vissuto e lottato, dalle donne agli insegnanti e che lei ha frequentato per raccontare la Resistenza e i valori che da essa sono nati,  sottolineo che la mia presenza qui e quella del golfalone della Regione Lazio non sono solo atti dovuti alla memoria di una donna unica ma segni concreti dell’impegno a portare avanti l’insegnamento che Giovanna ha disseminato per cento anni.

29 Ago, 2013

Communia potrebbe rientrare in un progetto della Regione

Communia non è solo l’occupazione di spazi lasciati al degrado e all’abbandono ma un progetto che in questi mesi ha dimostrato di sapersi fare interprete nel territorio, dei bisogni dei cittadini e individuare risposte alle loro domande. A partire dalla difesa degli spazi del quartiere e guardando ai servizi sociali, all’affermazione di una socialità di quartiere.

Communia è stata un’esperienza che ha saputo ascoltare e coinvolgere gli abitanti di San Lorenzo, creare un nuovo spazio sociale e sventare una nuova trasformazione impropria di un immobile storico. Per questo ieri ho voluto partecipare all’incontro organizzata dai collettivi in via dei Sabelli dopo lo sgombero del 16 agosto scorso. Un’assemblea molto affollata, con la partecipazione di centinaia di persone e del quartiere, ed una massiccia e inutile presenza delle forze di polizia, del tutto ingiustificata anche a fronte delle aperture della proprieta’ dell’immobile che si e’detta disponibile al dialogo.

Bene hanno fatto e stanno facendo l’amministrazione capitolina e quella del II Municipio a seguire questa vicenda sin dalla metà di agosto: da una parte monitorando l’azione della proprietà dal punto di vista urbanistico, in un’area così particolare come quella delle ex Fonderie Bastianelli e in un quartiere già violentemente colpito dalla speculazione edilizia, e dall’altra testando la possibilità dell’apertura di un tavolo di trattativa coi movimenti ed i comitati di cittadini, anche a sgombero avvenuto.

Credo che sulla vicenda Communia occorre trovare una soluzione politica. Per quanto ci riguarda, come Regione Lazio, stiamo studiando un modello di diritto allo studio innovativo e partecipato, che sappia erogare agli studenti servizi, alloggi, biblioteche, prestito di libri e quant’altro puntando anche su forme di collaborazione e di autogestione di spazi pubblici nel territorio. L’esempio di Communia potrebbe rientrare a pieno titolo in questo nostro progetto.

13 Ago, 2013

Omofobia: serve una rivoluzione culturale

La Procura sta indagando per capire se dietro alla morte del giovane omosessuale che si è tolto la vita a Roma, si nasconda qualcuno che lo abbia istigato al suicidio. Auspico che la giustizia riesca presto a rispondere ai tanti interrogativi rimasti aperti su questa dolorosa vicenda.

E’necessaria una rivoluzione culturale che, partendo dalle scuole, introduca anche nelle famiglie e sui territori nuovi valori, perché ogni ragazzo sia libero di esprimere la propria sessualità come desidera. Quella del contrasto alle discriminazioni deve essere una priorità per tutte le Istituzioni.

Il presidente Zingaretti già quando alla guida della Provincia di Roma ha promosso e sviluppato progetti antiomofobia e per i diritti civili nelle scuole. L’impegno in Regione sara’ il medesimo, il suo programma e’ chiaro e condiviso, la maggioranza lo sosterrà con convinzione.