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Dopo tanta attesa, ci saremmo aspettati dal Presidente Rocca, in audizione oggi in VII Commissione, un quadro più puntuale e risposte più chiare ai nostri quesiti.

Non una parola, al di là dei proclami e delle intenzioni, su come voglia realmente difendere e potenziare la sanità pubblica della nostra Regione. Nessun quadro illustrato su come la sua Amministrazione intenda ampliare la rete ospedaliera e i servizi territoriali.

Sulle assunzioni, al di là delle cifra complessiva stanziata, non abbiamo compreso se la Regione provvederà a coprire con nuovo personale tutti i posti cessati. O se piuttosto, al netto delle stabilizzazioni, la sanità regionale sceglierà di esternalizzarne una parte. Tenendo conto delle tante richieste di nuove assunzioni delle singole aziende sanitarie a cui la Regione non sta dando corso.

Sui concorsi “congelati” per gli amministrativi della ASL RM1 e per gli psicologi della ASL RM5, invece, non ci sembra proprio che la soluzione proposta rispetti i diritti di quanti hanno svolto positivamente tutte le prove e oggi si trovano con un pugno di mosche in mano, solo perché la Regione ha deciso di cambiare decisioni assunte.

Sorvoliamo poi sulla rivendicazione delle scelte del Governo Meloni, che taglia le previsioni di spesa sanitaria decise dall’ex ministro Speranza, dopo il grande spartiacque della pandemia, che ha acuito le disuguaglianze e fatto emergere una domanda di servizi decisamente più ampia e nuova.

Insomma, a dispetto delle belle parole sulla volontà di ascolto dei territori e della politica, decisamente poche idee e confuse.

Tagged : Consiglio regionale del Lazio Francesco Rocca marta bonafoni Marta Bonafoni PD Partito Democratico Sanità Lazio

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