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“Fin dal 1994, anno della prima parata, il Pride di Roma è un appuntamento di enorme importanza per coloro che hanno a cuore i diritti e la libertà di tutte le persone”.
Così in una nota Marta Bonafoni e Alessandro Capriccioli, capigruppo della Lista Civica Zingaretti e di +Europa Radicali al Consiglio regionale del Lazio.

“Per questo riteniamo che dopo l’inevitabile stop dello scorso anno sia arrivato il momento di riprendere questo appuntamento, pur nel pieno rispetto delle norme di sicurezza che la pandemia continua a imporci – aggiungono – A oggi, però, la Questura di Roma non ha ancora concesso agli organizzatori la possibilità di tenere il corteo, malgrado le rassicurazioni circa il fatto che non vi saranno i carri, la musica e i balli che tradizionalmente lo caratterizzano, e che tutto si svolgerà nel rispetto di tutte le misure di sicurezza che questo momento storico ci richiede”.

“Proprio in nome di questa consapevolezza e responsabilità, chiediamo che il corteo possa essere autorizzato, e che- concludono- il 26 giugno non soltanto la comunità lgbtq+, ma tutti cittadini romani, possano tornare a incontrarsi nelle strade di Roma per manifestare il proprio sostegno a una lotta di liberazione oggi più che mai necessaria”.

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