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Da Vinitaly ai riders: sullo sfondo dello stallo per il Governo il Paese Reale c’è

A quanto pare il tasso alcolico del #Vinitaly in corso a Verona ha portato più selfie che soluzioni a Salvini e Di Maio. Mattarella sarebbe per dare un pre-incarico (o mandato esplorativo) mercoledì, ma ciò che sta accelerando la formazione di un’eventuale governo non è tanto la composizione del quadro quanto il conflitto in #Siria.

Oggi Gigi Riva su Repubblica si e ci domanda: dove sono finiti i #pacifisti?
Vero. Quasi scomparsi e divisi anche loro, come la sinistra. Un tempo l’opinione pubblica poteva aiutare il grande dibattito: pace o guerra? Oggi è la guerra a venire in soccorso al micro dibattito tra i partiti.

Intanto il “Paese reale” si è visto a Bologna, con la prima assemblea nazionale dei #riders. Chiedono diritti per i gig workers, dopo che la sentenza di Torino ha dimostrato che il dibattito sul lavoro in Italia vive ormai di una precarizzazione diffusa (merito tra gli altri del Jobs Act…). Intanto sei commesse vengono sospese a Roma perché hanno scioperato a Pasquetta, mentre a Livorno il sindaco mette i braccialetti elettronici agli spazzini per controllare che svuotino davvero i cassonetti.

I morte di Vittorio #Taviani. Mi viene da pensare a “Cesare deve morire”, al teatro che vedo fare a Rebibbia e penso che la nuova maggioranza parlamentare ha affossato l’iter della riforma dell’ordinamento penitenziario affidandola alle commissioni ordinarie anziché a quella speciale. Frutti del voto del 4 marzo, che avvelenano la società anche in assenza di un governo!

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