Abbiamo avviato oggi in IX commissione la discussione della legge sulla tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali, i cosiddetti ‘riders’. Una legge regionale, illustrata dall’assessore Di Berardino, che corrisponde ad un vero avanzamento sul piano dei diritti nell’innovazione, per una categoria di lavoratori e lavoratrici che stanno soffrendo un enorme vuoto normativo e di tutele.
Nella nostra Regione i ‘riders’ sono almeno 7000 (molti di più i lavoratori digitali generalmente intesi), non solo giovani o alla loro prima esperienza lavorativa, tra loro anche quarantenni e cinquantenni che hanno perso il lavoro e per i quali diventare ‘rider’ è l’unico modo per arrivare a fine mese. C’è bisogno di un salario adeguato alle mansioni che svolgono, di sicurezza e coperture assicurative, di formazione e informazione. Approvare la legge regionale significa anche dare un contributo al governo per legiferare tempestivamente in materia. Mi auguro che si potrà procedere lavorando in armonia in commissione per approdare in Aula all’approvazione di una legge giusta, perché rispondente ad una esigenza vera di diritti per una categoria di lavoratori e lavoratrici ancora neanche considerati tali.