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18 Gen, 2014

Da Zingaretti un impegno trasparente per la Regione

Il Presidente della Regione Zingaretti sta lavorando con serietà e trasparenza per portare la nostra Regione fuori dalle sabbie mobili in cui l’ha condotta la passata Giunta Polverini. Questo vale per la sanità, l’istruzione e ancor di più per i rifiuti. E’ bene ricordare che e’ in questa consiliatura regionale che si è riusciti a chiudere definitivamente Malagrotta. Un segno tangibile della poca deferenza verso il suo ‘Patron’.

Per questo ha fatto bene il Presidente Zingaretti a rispondere all’attacco del quotidiano “Il Messaggero” con una querela. La libertà di stampa non è assolutamente toccata quando si cerca di arginare campagne che ledono la dignità e l’onore delle persone e delle istituzioni che queste rappresentano.

Inoltre da consigliera regionale, ma anche da operatrice della comunicazione, trovo inaccettabile che si tenti di spostare l’asse della politica regionale sui rifiuti,  attraverso articoli di giornale che sparano titoli ad effetto senza essere agganciati a fatti comprovati.

Data la mia storia professionale non c’è ovviamente nessun tentativo di imbavagliare l’informazione, ma la volontà di difendere anche il diritto dei lettori del più importante quotidiano di Roma, ad avere un’informazione corretta ed equilibrata e non un giornale che diventa strumento di interessi diversi della sua proprietà.

18 Gen, 2014

Cacio e Pepe

Martedì 28 gennaio, ore 11.00
Enoteca Regionale Palatium
Via Frattina, 94 – Roma

Intervengono:

Giuseppe Codispoti (Lega Coop), Carlo Patacconi (Agricoltura Nuova), Paolo Cacciani (Ristorante Cacciani)

Saranno presenti:

Nicola Zingaretti Presidente della Regione Lazio, Sonia Rcci assessore all’agricoltura, Antonio Rosati Commissario Straordinario ARSIAL.

La crema di cacio e pepe, popolare e antica ricetta della cucina romana, è un prodotto realizzato nell’ambito di un progetto promosso dalla Lega Coop del Lazio, dalla Coop Agricoltura nuova e da Paolo Cacciani, che attraverso una fattiva collaborazione tra attori diversi della filiera agroalimentare si prefigge l’obiettivo di recuperare valore aggiunto ai prodotti di qualità della tradizione agricola regionale, trasformandoli, rendendoli fruibili al grande pubblico in preparati di alta qualità e facilmente utilizzabili in casa e nella ristorazione.

Si tratta di un prodotto che utilizza materie prime del nostro territorio, come il pecorino romano DOP e DOP BIO, una particolare varietà di pepe nero prodotto dai contadini del Sarawak in Malesia, frutto prima di un progetto di collaborazione e solidarietà e oggi presidio Slow Food.

Il cacio e pepe è il primo di una serie di prodotti della tradizione dei nostri territori che saranno proposti e distribuiti nella rete di vendita tradizionale specializzata e nella GDO.

A partire da questa esperienza ARSIAL per conto della Regione Lazio, impegnata a far conoscere il meglio dei prodotti enogastronomici del Lazio, quelli che più di tutti rappresentano il cammino costante che la Regione ha intrapreso verso la valorizzazione della qualità del territorio, delle sue testimonianze di tipicità, tradizioni e sicurezza alimentare, si è prefissa l’obiettivo di istituire un premio al fine di stimolare l’innovazione di prodotto, di processo e di marketing rivolto alle imprese agroalimentari della regione finalizzato a far emergere la volontà dei nostri imprenditori, associazioni ed enti locali di fare sistema, di creare cioè valore aggiunto, opportunità di integrazione al reddito e di nuova occupazione nei territori rurali.

18 Gen, 2014

Yo decido

Giovedì 30 gennaio, ore 11.30
Casa Internazionale delle Donne
Via della Lungara, 19 – Roma

Conferenza Stampa di presentazione della manifestazione del 1 febbraio ore 15.30
Roma – Ambasciata di Spagna. P.zza Mignanelli

yo_decido

Perché io decido
Perché io decido partendo dall’autonomia morale, che è la base della dignità di tutte le persone, non accetto nessun obbligo o divieto posto ai miei diritti sessuali e riproduttivi, nessun impedimento alla mia totale realizzazione in quanto persona. Come essere umano autonomo, rifiuto di sottostare a trattamenti degradanti, ingerenze arbitrarie e a tutele coercitive rispetto alla mia decisione di diventare o non diventare madre.

Perché sono libera invoco la libertà di coscienza quale bene supremo e fondamento delle mie scelte. Considero cinici coloro che fanno appello alla libertà per restringerla e malevoli coloro che vogliono imporre i loro principi di vita fondati sulla rivelazione divina senza badare alle sofferenze che comportano. Come essere umano libero non accetto una maternità imposta e un regime di tutela che condanna le donne “alla permanente immaturità sessuale e riproduttiva”.

Perché vivo in democrazia e sono democratica accetto le regole del gioco che separano i diritti dal peccato e le leggi dalla religione. Nessuna maggioranza uscita dalle urne, può, per assoluta che sia, è legittimata a trasformare i diritti in delitti e obbligarci a seguire dei principi religiosi sotto ricatto penale. Come cittadina, esigo da coloro che ci governano che non trasformino il potere democratico, salvaguardia del pluralismo in despotismo.

Perché io decido, sono libera e vivo in democrazia esigo dal Governo, da qualsiasi governo, che promulghi leggi che favoriscano l’autonomia morale, preservino la libertà di coscienza e garantiscano la pluralità e la diversità di interessi.

Perché io decido, sono libera e vivo in democrazia esigo che sia mantenuta l’attuale Legge di salute sessuale e riproduttiva e di interruzione volontaria di gravidanza per promuovere l’autodeterminazione, preservare la libertà di coscienza e garantire la pluralità di interessi per tutte le donne.

18 Gen, 2014

Come le idee si trasformano in sentimenti

Mercoledì 29 Gennaio, ore 18
Libreria Arion
Via Cavour, 255  – Roma

La Scuola di Politica Danilo Dolci riprende la sua attività con il sesto incontro

Come le idee si trasformano in sentimenti: mobilitare le persone e le intelligenze, tra partiti, movimenti, stato e società
Incontro con

Fabrizio Barca

E’ possibile organizzare una rete di mobilitazione cognitiva – che attivi strumenti, conoscenze e persone al servizio di chi sperimenta cambiamento – per trasformare il metodo di governo dello Stato e l’organizzazione e il funzionamento dei partiti?

18 Gen, 2014

Ottica di genere e pari opportunità per i fondi UE

Utilizzare la programmazione dei Fondi europei 2014-2020 per progetti realmente partecipati che sui tre assi inclusivita’ sostenibilità e intelligenza siano trasversalmente finalizzati alle politiche di genere, al raggiungimento effettivo delle pari opportunita e al sostegno dell’empowerment femminile. Cogliere l’occasione che ci viene data dall’Europa per realizzare nel Lazio una democrazia finalmente paritaria.

E’ stato un appuntamento importante l’iniziativa che si e’ tenuta alla Casa internazionale delle donne inserita all’interno di Lazio Idee, il percorso di ascolto del territorio pensato dalla Regione Lazio per una scrittura partecipata del nuovo programma sui Fondi sociali europei 2014-2020. L’obiettivo è quello di realizzare una programmazione dei fondi,  con un approccio di genere per la messa in campo e il sostegno di politiche attive e azioni positive per le donne.

Un confronto tanto più importante se si considerano i dati dell’occupazione e della disoccupazione femminile della Regione Lazio dove l’occupazione femminile è -20% di quella maschile e la disoccupazione femminile è del 12.1% a fronte di quella maschile del 9.8%  Tra i giovani la disoccupazione è del 35.6% fra le ragazze a fronte del 32% fra i ragazzi, i cosiddetti neet sono infine nel Lazio per il 23% giovani donne e per il 22% giovani uomini.

La strada tracciata dall’assessore alla formazione e università Massimiliano Smeriglio fa ben sperare perché prevede azioni concrete come la possibilità di assegnare un punteggio maggiore per i progetti più efficaci per le pari opportunità, l’utilizzo di set di indicatori per misurare la ricaduta di genere delle politiche,  la costruzione di una governance per coinvolgere competenze femminili nella costruzione e valutazione dell’utilizzo dei progetti.Una concreta possibilità di cambiamento per le donne e gli uomini del Lazio è alle porte, dobbiamo sfruttarla al meglio.