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Nel complesso i senza occupazione salgono al 12% rispetto al 2011. I consumi sono crollati del 20 per cento negli ultimi dodici mesi, altro segno della crisi pesante nel settore del commercio

ROMA – Il Lazio tiene più che il resto d’Italia sul fronte dell’occupazione, ma la crisi economica fa balzare al 40% la disoccupazione giovanile nella regione. Lo rivela uno studio effettuato da Unindustria che ha elaborato dati Istat del quarto trimestre dello scorso anno in paragone a quelli dello stesso periodo del 2011.

Nel Lazio gli occupati, secondo l’associazione di categoria, sono 2 milioni e 240 mila e aumentano dell’1%. Seppur con un ritmo più contenuto rispetto al resto d’Italia, cresce considerevolmente anche il numero di disoccupati (+18,1%) che sale a 324 mila unità. Parte dell’aumento delle persone in cerca di occupazione, per gli imprenditori, è dovuto all’ingresso nel mercato del lavoro della componente inattiva che scende a 1 milione e 261 mila e fa registrare una contrazione del 4,6%. Il tasso di occupazione aumenta di 0,4 e si porta al 58,2% e quello di attività si attesta al 66,7%, in aumento di 1,7. Il tasso di disoccupazione, invece, raggiunge il 12,6% (+1,6).
Che la situazione economica generale sia molto pesante, del resto, è testimoniato anche dal crollo dei consumi pari al 20% registrato nel commercio negli ultimi 12 mesi: a soffrire di più sono i piccoli esercizi ed i negozi di quartiere, che devono lottare anche contro la grande distribuzione. Ma a mandare in tilt 60 aziende romane del terziario ogni giorno, fino a costringerle alla chiusura, secondo Giuseppe Roscioli, leader della Confcommercio capitolina, è anche la pressione fiscale definita «troppo alta».

Esaminando la situazione a livello nazionale, sempre nel quarto trimestre del 2012, «gli occupati in Italia risultano pari a 22 milioni e 805 mila – fa notare Unindustria – e rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, risultano in calo dello 0,6%. Al tempo stesso si registra un forte aumento del numero di disoccupati, che sale a 2 milioni e 988 mila con un aumento di 559 mila unità (+23%). Inoltre scende il numero di inattivi in età lavorativa (-3,2%) che si attesta a 14 milioni e 213 mila».
Se l’industria versa in cattive acque e il commercio non va certo meglio, una fase preoccupante la sta vivendo anche il mondo della moda romana: nonostante i tentativi di rilancio, il settore conserva grandi potenzialità inespresse. Infatti vicino a pochi grandi nomi apprezzati nel mondo, faticano a sopravvivere tante piccole imprese.

«In media d’anno – precisa Unindustria – gli occupati in Italia sono 22 milioni e 899 mila e diminuiscono dello 0,3% in termini tendenziali. Nello stesso periodo i disoccupati (2 milioni e 744 mila) crescono del 30,2%, mentre gli inattivi (14 milioni e 386 mila) si riducono del 3,9%. «Nel Lazio in controtendenza con il dato nazionale gli occupati sono 2 milioni e 250 mila (+1% su base annua) – spiegano da Unindustria -. Crescono anche i disoccupati (271 mila, pari a +23,9%), ma allarmante è la disoccupazione giovanile al 40%, in aumento di 6,2 punti percentuali rispetto al 2011». La prossima giunta regionale non potrà non mettere il lavoro tra le sue priorità.

Francesco Di Frischia

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