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30 Ago, 2015

CompraVerde-BuyGreen

1-2 ottobre
Casa dell’Architettura – Acquario Roma

CompraVerde-BuyGreen, Forum Internazionale degli Acquisti Verdi è la mostra-convegno dedicata a politiche, progetti beni e servizi di green procurement pubblico e privato.

La IX edizione, che si svolgerà sempre a Roma presso l’Acquario Romano Casa dell’Architettura l’1 e 2 ottobre 2015, vede la conferma della partnership tra Regione Lazio, Roma Capitale, Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Ecosistemi e Adescoop per la realizzazione e promozione all’evento.

Forte del successo della passata edizione, che ha visto la partecipazione di oltre 150 enti pubblici, privati e non profit ai numerosi appuntamenti culturali e formativi del programma e al GreenContact, che ha registrato oltre 700 incontri B2B, è riproposta la formula innovativa e vincente di una due giorni ricca di approfondimenti e opportunità di business per gli operatori della Green Economy.

Attraverso gli appalti verdi cambia il mercato in senso ecologico e sociale: si valorizzano i prodotti riciclati, si favoriscono le innovazioni tecnologiche ambientali, si riducono gli sprechi e si creano opportunità di inclusione sociale.

Quando a comprare verde è la Pubblica Amministrazione si parla di acquisti pubblici verdi (o GPP-Green Public Procurement):
– in Europa i volumi di spesa per gli acquisti delle P.A. sono mediamente pari al 16% (circa 2.400 miliardi di euro l’anno) del PIL, in Italia tale valore ammonta a circa 150 miliardi di euro;
– nel 2013 è stato revisionato il Piano d’Azione Nazionale per il Green Public Procurement (PAN) che sancisce nuovi obiettivi a livello nazionale e il raggiungimento del 50% di acquisti verdi negli appalti pubblici per le categorie merceologiche per cui siano stati definiti i “criteri ambientali minimi” (CAM);
– le “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” (cd. Collegato ambientale alla legge di stabilità 2014) prevede che la Pubblica Amministrazione valorizzi e favorisca sempre più la scelta di organizzazioni “green” nell’approvvigionamento di prodotti e servizi.

Sono sempre più diffusi gli appalti pubblici che, oltre a tener conto dei CAM approvati, considerano anche i criteri sociali, in linea con quanto stabilito dalla “Guida per l’integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici”. Gli acquisti sostenibili si inseriscono nella strategia di lungo termine dell’Unione europea che, attraverso il documento “Strategia Europa 2020”, ha individuato specifiche azioni a supporto di una “crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”.

21 Ago, 2015

VI Commissione

Giovedì 24 settembre, ore 11.30
Sala Mechelli
Consiglio Regionale del Lazio

Audizione in merito al Decreto legislativo del 29 luglio in attuazione dell’art. 35 della Legge 164/2014 – effetti nella Regione Lazio.
Sono stati invitati:
Associazione occhio del riciclone Italia,
Comitato Malagrotta,
Associazione reti di pace,
Associazione rifiuti zero Roma,
Comitato cittadini liberi della Valle Galeria,
Comitato Roma 12 per i beni comuni,
Forum rifiuti zero Lazio,
Coordinamento rifiuti zero Roma,
Coordinamento rifiuti zero Lazio,
Q.R.E. Quartieri riuniti in evoluzione Municipio VI,
Legambiente Lazio.

01 Lug, 2015

Lago Ex Snia, il monumento naturale è il nostro obiettivo

“L’incontro di oggi è un altro passo importante per tenere alta l’attenzione sulla costituzione del vincolo di Monumento naturale sul lago della Ex Snia di Roma.”
A dichiararlo in una nota sono Gino De Paolis e Marta Bonafoni, Capogruppo e Consigliera Sel alla Regione Lazio, commentando il passaggio della Goletta dei Laghi sul Lago sorto nel quartiere Pigneto-Prenestino.

“Siamo convinti che la storia di quel sito, in un’area estremamente urbanizzata ed ex industriale, necessiti di un protagonismo delle Istituzioni, comunale e regionale in primo luogo, affinché si restituisca alla città, e alla legalità, un luogo simbolo del malaffare. E’ bene ricordare che a tal proposito la Regione Lazio, attraverso un Ordine del giorno collegato alla legge n. 76 del 24 settembre 2013 ha approvato l’indicazione di apporre il vincolo di “monumento naturale” all’area del lago dell’”Ex Snia Viscosa”. Un passaggio che deve svolgere il proprio iter e su cui stiamo insistendo con lo stesso assessore competente in materia.

Proprio a questo scopo il gruppo di Sinistra Ecologia Libertà ha presentato anche un’interrogazione per sollecitare la procedura e garantire la tutela di quell’area e l’apertura alla città.

Siamo quindi accanto ai cittadini, con cui abbiamo preso impegni precisi, e oggi anche a Goletta verde. Portare a termine l’iter per il Monumento naturale nell’area del Lago, specialmente dopo il suo passato, che ha il suo inizio negli anni ‘90 e che incrocia mondi che oggi sono sotto i riflettori della cronaca giudiziaria della Capitale, sarebbe un segnale importante anche per questa ragione.”

03 Gen, 2015

Una rivoluzione ci salverà

Mercoledì 4 febbraio, ore 17.30
Auditorium Santa Croce
c/o Cantiere di rigenerazione urbana Spin Time Labs
Via Statilia, 15 – Roma (metro Manzoni)

Il prossimo 4 febbraio l’attivista, blogger e scrittrice canadese Naomi Klein, autrice dei best seller No Logo e Shock Economy, sarà a Roma per presentare il suo nuovo e attesissimo libro “Una rivoluzione ci salverà – perché il capitalismo non è sostenibile” edito da Rizzoli.

IL LIBRO
Durante l’iniziativa l’autrice parlerà della prospettiva contenuta nel testo: la necessaria e rinnovata ribellione al sistema economico da parte dei movimenti ecologisti che mettono al centro del modello non l’accumulazione di profitto ma la giustizia ambientale e sociale. Un new deal, quello disegnato dalla Klein, che muova i suoi passi dalle comunità in lotta contro gli impatti ambientali, socio-sanitari ed economici di un sistema assolutamente insostenibile: quello capitalista.

Sullo sfondo, come minaccia ineludibile e altrettanto ineludibile sprone al cambiamento, il “caldo e tempestoso futuro” a cui il genere umano si è auto condannato con i crescenti livelli di emissioni di gas serra: un processo di riscaldamento globale destinato ad avere conseguenze catastrofiche su milioni di persone in tutto il mondo. Secondo la Klein “la crescita ad ogni costo sta uccidendo il pianeta. La rivoluzione non è piu una questione ideologica. È una questione di sopravvivenza”. In questo scenario, solo “una fede incrollabile nell’uguaglianza dei diritti di ogni persona […] separeranno la civiltà dalla barbarie.”

I TEMI DEL LIBRO NELL’AGENDA POLITICA NAZIONALE E INTERNAZIONALE
In un momento in cui anche in Italia le lotte ambientali contro l’implementazione degli ultimi provvedimenti governativi, primo tra tutti il decreto Sblocca Italia, ormai convertito in legge a colpi di fiducia, stanno vivendo un nuovo momento di vitalità e articolazione sociale, l’iniziativa fornisce una preziosa occasione di riflessione in vista del vertice sul clima (la 21° Conferenza delle Parti ONU) in programma a Parigi alla fine del 2015. Sull’appuntamento parigino sarà infatti rivolta l’attenzione, a 6 anni dal vertice di Copenaghen, di media, comunità internazionale, governi, movimenti e grossi attori economici, attorno alla necessità, ribadita dalla scienza, di varare in tempi stretti e certi una strategia globale vincolante per il taglio delle emissioni clima-alteranti.

Tagliare le emissione di gas serra vuol dire ripensare le fondamenta stesse del modello produttivo e di consumo, attraverso processi di conversione ecologica reale che investano il modo di produrre e consumare risorse, energia, merci, etc. “Rimuoviamo il problema clima perché abbiamo paura – incalza l’autrice – e perché se accettassimo la piena realtà di questa crisi saremmo costretti a cambiare tutto”.

L’INIZIATIVA
A moderare l’iniziativa sarà Marica Di Pierri, presidente del CDCA – Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali aperto a Roma dal 2007 e portavoce dell’Associazione A Sud che da oltre 10 anni lavora nell’accompagnamento e nel sostegno delle comunità locali attive per la giustizia ambientale tanto in Italia quanto nei sud del mondo.

All’iniziativa saranno presenti attivisti delle principali reti sociali attive nella difesa del territorio, del diritto alla salute e della giustizia sociale: dal movimento di lotta per il diritto all’abitare Action allacampagna italiana Stop-TTIP, trattato di libero commercio attualmente in via di negoziazione tra Ue e Usa, dalla campagna Stop Biocidio, al lavoro nella terra dei fuochi contro il modello di gestione del ciclo dei rifiuti, al coordinamento nazionale No Triv in prima linea contro le politiche energetiche nazionali basate sull’ampliamento della frontiera estrattiva.

INFORMAZIONI
La partecipazione all’evento è libera e gratuita fino a esaurimento posti.
Non sarà possibile prenotare.
Uno spazio sarà riservato, alla fine della presentazione, agli interventi dal pubblico.

03 Dic, 2014

Una luce nella notte dell’economia

Sarà pure la prima tappa di un cammino lungo e non scontato ma certo il progetto di legge sulla riconversione ecologica e sociale della Regione Lazio ha tutte le carte in regola per aprire percorsi inediti quanto importanti.

La proposta di legge è stata presentata il 2 dicembre ed è firmata da sedici consiglieri. In realtà è il frutto comune delle idee e delle proposte, tra gli altri, di Cgil e Fiom Lazio, Reset, Fondazione culturale responsabilità etica, Officine OZ, Action, che A Sud ed Ecosistemi hanno trasformato in un testo di didici articoli. Il lavoro di preparazione e partecipazione svolto finora è stato accompagnato dalla consigliera regionale Marta Bonafoni. Ora la proposta è stata consegnata al vicepresidente e assessore alla Formazione Ricerca Scuola Università della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio.

Non è facile in questo momento dare un volto concreto a temi come la conversione ecologica e sociale ma, come spiegano i promotori del progetto di legge, non ci sono più alternative. “Quella cominciata nel dicembre 2007 non è una crisi, è una guerra economica – dice Massimiliano Smeriglio – Sembra di essere nel romanzo di Céline, Viaggio al termine della notte, con la differenza che al momento non ci sono armistizi da firmare, non si intravede alcuna fine, è cambiato il rapporto tra luce e buio. È in questo contesto che dobbiamo lanciare nuove sfide. Abbiamo bisogno di mettere al centro i bisogni delle persone comuni, nuovi stili di vita, il tema della sobrietà ma anche il modo in cui ci sentiamo cittadini. Dobbiamo avviare processi di reale riconversione ecologica e sociale della produzione e dei consumi. La proposta di legge lavora su queste sfide”.

Il primo romanzo di Louis-Ferdinand Céline, pubblicato nel 1932, è una interpretazione suggestiva delle crisi e dei tormenti politici e morali del periodo fra le due guerre. Ieri come oggi, quelli che stanno in alto fanno di tutto per la proclamazione di Tina, There is no alternative: insomma, in tempi grigi, dobbiamo rassegnarci ai tormenti. “L’economia e la politica hanno i loro paradigmi già definiti, al centro ci sono sempre le grandi imprese – aggiunge Smeriglio – Con questa legge proviamo a smarcarci, cerchiamo altri terreni per migliorare il benessere delle persone, per offrire strumenti diversi con cui sperimentare alternative. Siamo convinti di poter offrire in questo modo un contributo importante a un dibattito che va oltre la nostra regione”.

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Regione Lazio, Sala Tevere: presentazione del progetto di legge sulla riconversione ecologica e sociale
Il progetto di legge si rivolge in particolar modo alle piccole e medie imprese in situazioni di pre-crisi. Anche per le imprese recuperate, cioè autogestite dai lavoratori e disposte a orientare in senso ecologico la propria attività produttiva, si aprono possibilità incoraggianti. Altri beneficiari della legge sono le associazioni, le onlus, le Ong, gli enti che tutelano beni comuni o che recuperano spazi pubblici in situazioni di degrado o disuso. Per tutti, la nuova bussola è il progetto di misurazione del benessere equo e sostenibile, nato da un’iniziativa di Istat e Cnel, nel dibattito internazionale sul superamento del Prodotto interno lordo.

Il punto di partenza è costituito tanto dalle imprese che chiudono e rendono più precario il lavoro, quanto da una crisi ambientale devastante, come dimostrano le 57 aree fortemente inquinate in attesa di una bonifica urgente, diffuse in tutte le regioni (nel Lazio, la Valle del Sacco e Civitavecchia).

10494944_10205116781072893_3116462308851263099_o“La proposta legislativa si preoccupa di cosa ma anche di come produrre – spiega Marica Di Pierri di A Sud – Un ruolo centrale è riservato alla formazione per la riqualificazione dei lavoratori e per la costruzione di una coscienza diffusa diversa tra i cittadini. In tutto questo la società civile è chiamata in causa non solo nella partecipazione alla preparazione del testo di legge, ma anche nel controllo della sua futura applicazione. Da qui in avanti continueremo a monitorare il percorso e a esercitare quel controllo sociale necessario. Vogliamo rendere il provvedimento uno strumento utile al cambiamento, verso un modello produttivo sostenibile, equo e redistribuitivo”.

Quali sono alcuni degli strumenti messi a disposizione dalla normativa in cerca di approvazione? Acquisti verdi, equo etichette, sostegno per la ricerca sui temi della sostenibilità, microcredito, aree di produttività ecologica. Il campo di ricaduta dei processi di riconversione include le filiere complete di produzione, la trasformazione dei prodotti e dei servizi, la modifica dell’uso di materie prime e di fonti energetiche, l’accorciamento delle distanze tra produzione e consumo, la formazione. L’ambizione è fare tutto questo attraverso la cooperazione tra mondi diversi: le piccole e medie imprese, le organizzazioni sociali, il mondo scientifico, gli enti pubblici.

Uno dei punti forti del progetto è l’affidamento della ricerca di finanziamenti alla Cabina di Regia sui fondi comunitari (che chiedono di investire proprio “su uno sviluppo sostenibile, intelligente e inclusivo”), già molto attiva nella Regione. Conclude Smeriglio: “Per una legge di questo tipo mettiamo in campo prima di tutto una cosa: le risorse per realizzarla”.

Comune-info
3 dicembre 2014

02 Dic, 2014

Riconversione: una proposta di legge innovativa per fronteggiare la crisi economica e tracciare nuovi percorsi per lavoratori e imprese

Frutto di un percorso durato un anno che ha visto collaborare nella stesura del testo forze sociali, sindacali, produttive e istituzionali, unite da un medesimo obiettivo: la salvaguardia dei livelli produttivi e di quelli occupazionali della Regione ispirata a criteri di sostenibilità ambientale e sociale.

L’istituzione si è dunque mossa insieme ai corpi intermedi, con una visione forte e nuova di sviluppo, attento a dare in contemporanea una risposta alla crisi ambientale e a quella economica che affliggono i nostri tempi.

La legge ha come obiettivo la conversione in senso ecologico delle piccole e medie imprese del Lazio, che si trovino in situazioni di pre-crisi, mette al centro la formazione professionale dei lavoratori nonché il coinvolgimento e l’informazione dei consumatori, che sempre più dovranno convertirsi anche loro a nuovi modelli di consumo. L’obiettivo e’ anche quello dell’individuazione e del recupero delle aree dismesse del Lazio, con piani che possano rilanciare l’occupazione e contemporaneamente fornire servizi al territorio.

La legge, che potrà contare su una corretta programmazione dei Fondi Europei che chiedono alle Regioni di investire proprio su uno sviluppo sostenibile, intelligente e inclusivo, nata in un quadro di collaborazione stretta con la Giunta come testimoniato dalla presenza del Vicepresidente Smeriglio, è stata sottoscritta da tutti i capigruppo della maggioranza – Marco Vincenzi (Pd), Gino De Paolis (Sel), Riccardo Valentini (Pl), Michele Baldi (Lista Zingaretti), Piero Petrassi (Cd), Oscar Tortosa (Socialisti) – dai Presidenti della commissione Attività produttive Mario Ciarla, Ambiente Enrico Panunzi, Formazione Eugenio Patanè, oltreché dai consiglieri Cristiana Avenali,Massimiliano Valeriani, Gianluca Quadrana, Rosa Giancola, Daniela Bianchi, Fabio Bellini. Un’adesione massiccia che costituisce un’ottima premessa per un iter attento e rapido della proposta di legge in Consiglio.

25 Feb, 2014

Premio donne, pace e ambiente Wangari Maathai

Giovedì 6 marzo, ore 18.00
Casa Internazionale delle donne
Via della Lungara, 19 – Roma

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L’associazione A Sud in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne e con il sostegno della Commissione delle Elette del Comune di Roma presenta la terza edizione del Premio Donne, Pace, Ambiente Wangari Maathai.

A ridosso della celebrazione dell’8 marzo, il premio ha l’obiettivo di testimoniare e dare un riconoscimento istituzionale alle donne impegnate in Italia nelle battaglie in difesa della pace, dei diritti di genere e dell’ambiente. Durante l’iniziativa, che si terrà il prossimo 6 marzo 2014 presso la sede della Casa Internazionale delle Donne a Roma, quattro realtà italiane impegnate nella difesa dei diritti dei cittadini, dei territori e dell’ambiente riceveranno, come riconoscimento per il loro impegno civile e politico, i PREMI ARIA, ACQUA, TERRA E FUOCO. A ritirare il premio saranno altrettante donne attiviste, in rappresentanza di tali realtà.

Sarà inoltre consegnato in questa occasione il Premio Speciale “Giornalismo Ambientale” intitolato alla memoria di Carla Ravaioli, maestra di vita e di lotte scomparsa recentemente.
LA STORIA DEL PREMIO

Il Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai nasce su iniziativa di A Sud nel 2012 e giunge quest’anno alla sua terza edizione. Dal 2013, ad assegnare il premio è una commissione allargata formata da rappresentanti di organizzazioni, associazioni, comitati e centri anti violenza che lavorano sulle questioni di genere.

Già a partire dalla sua prima edizione, il premio ha costituito occasione per conferire un riconoscimento simbolico utile a dare visibilità a situazioni spesso conosciute nelle quali molte donne sono coinvolte, spesso per organizzare progetti e mobilitazioni sociali in difesa del territorio. Molte di queste donne sono in pericolo proprio a causa dell’invisibilità a cui sono sottoposte. Istituire un Premio e costruire un’iniziativa pubblica patrocinata da un’importante istituzione come il Comune di Roma ha costituito inoltre opportunità di diffusione di temi e di sensibilizzazione della cittadinanza, sistema di protezione di situazioni critiche che attraverso il riconoscimento istituzionale e la visibilità internazionale, possono prevenire eventuali ritorsioni.

Nel contesto attuale risulta sempre più urgente incrociare i temi della pace e della solidarietà con quelli dei diritti di genere e ambientali. Parlare di ambiente e di impatti di disastri ambientali oggi vuol dire parlare di donne, le prime vittime dei conflitti ambientali ma anche sempre più spesso le prime leader di proteste in difesa della terra.

Ci sono donne che possono essere considerate eroine al pari dei grandi eroi del passato. Una di esse, a cui è dedicato il premio, è senz’altro Wangari Muta Maathai, prima donna africana a ricevere il Nobel per la Pace nel 2004, che dichiarò al momento della premiazione: «Non ci può essere pace senza sviluppo sostenibile e non ci può essere sviluppo senza uno sfruttamento sostenibile dell’ambiente. La protezione dell’ecosistema deve essere considerata un mezzo per garantire la pace, in Paesi dove la scarsità delle risorse genera inevitabilmente instabilità politiche e sociali». Wangari Maathai, deceduta il 25 settembre 2011 a Nairobi, Kenya, ha lottato per più di 30 anni in difesa dell’ambiente e dei diritti delle donne ed ha contribuito in maniera significativa alla democratizzazione della sua nazione.

20 Feb, 2014

Bonafoni-Avenali: “Legge 128 passaggio importante, entro un anno il piano definitivo”

“L’approvazione della legge 128 – dichiara in una nota Marta Bonafoni – è un passaggio molto importante. Un lavoro di commissione proficuo che ha avuto un epilogo positivo dopo un percorso molto faticoso, circondato da un clima di pregiudizi e sospetti. La Regione ora ha un anno di tempo per approvare il definitivo piano territoriale paesistico, il testo prevede, inoltre, di delegare agli Enti di prossimità la gestione del territorio.

Questa legge, vorrei ricordare, poteva essere stata approvata già 5 giorni fa, senza tutte le inutili discussioni e il clamore che hanno caratterizzato la vicenda”.

“Oggi abbiamo prorogato uno strumento importante – afferma Cristiana Avenali – di pianificazione e tutela ambientale e paesistica, adesso dobbiamo approvare definitivamente il Ptpr e l’accordo fortemente voluto dalla Giunta regionale con il Mibac è un grande strumento che va in questa direzione”.