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Una provocazione vergognosa, offensiva e millantatrice. I manifesti shock affissi dai Pro Vita & Famiglia in numerose città, fra cui Roma, vanno rimossi immediatamente. E’ inconcepibile questa affissione pubblica perché non solo esplica una violenza sul corpo delle donne ma contiene velenose menzogne che non possono essere tollerate. Come il fatto che la RU486 causi emorragie, gravidanze extra uterine, infezioni, setticemie, distruzione del sistema immunitario, depressione e persino morte. Sono bugie anti scientifiche gravissime.

Sono di pochi mesi fa le indicazioni del Ministero della Salute che negano il ricovero obbligatorio dopo l’assunzione di tipo di farmaco e consentono l’uso della pillola abortiva fino alla nona settimana. Un aggiornamento che ha allineato finalmente l’Italia agli altri paesi europei e l’ha resa più forte nella difesa e nella promozione dei diritti delle donne, della loro salute e nel campo delle scelte autonome e consapevoli.
E che non è frutto di un “lavoro alla chetichella” come scrivono i pro vita ma il frutto di un lavoro alla luce del solo condotto grazie alla lotta delle donne e alla loro mobilitazione.

Ora questo inaudito attacco dei pro vita a Roma, ai quali ricordiamo che la Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti da anni in materia di interruzione volontaria di gravidanza sta su una linea avanzata al fianco delle donne. Imbarazzante risulta il fatto che per promuovere la loro campagna oscurantista contro la RU486 abbiano utilizzato l’hashtag #dallepartedelledonne che risulta come una ennesima beffa.

È gravissimo che sia stata permessa l`affissione di una campagna di disinformazione medico-scientifica e di attacco ai diritti delle donne tanto violenta. Chiediamo la rimozione immediata e senza indugi di tali poster.

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