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Con le prime assunzioni ad aprile del personale sanitario precario che – assunto durante i due anni di pandemia – ha dato un contributo fondamentale nel fronteggiare l’emergenza, previste dall’accordo di stabilizzazione siglato oggi da Regione Lazio, Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio, si inaugura una nuova fase di investimenti in vista di un rafforzamento della sanità territoriale a partire dalla tutela di queste lavoratrici e lavoratori che hanno garantito la tenuta del sistema ospedaliero.

Questo percorso, favorito dal dialogo costante tra parti sociali e Assessorato alla Sanità, porterà i suoi frutti anche sui servizi alla cittadinanza, che dovranno però essere implementati nei prossimi anni attraverso nuove assunzioni necessarie per sopperire alla mancanza di personale dovuta agli oltre dieci anni di commissariamento del Lazio e al blocco del turn over. Importantissimo poi l’avvio del percorso di internalizzazione dei servizi, che attendevamo da tempo dopo le battaglie e le vertenze delle lavoratrici e dei lavoratori esternalizzati, che da consigliera ho personalmente seguito in questi anni al fianco dei sindacati e che oggi vedono finalmente riconosciuta la possibilità di avere stessi diritti e tutele dei colleghi assunti direttamente nelle strutture pubbliche.

Non si tratta solo di un segnale positivo, ma di un nuovo inizio per il servizio sanitario regionale che, anche attraverso la programmazione europea e i fondi del PNRR, dovrà finalmente rimettere al centro le esigenze di cittadine e cittadini e non pensare solo a come mantenere i conti in ordine.

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