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01 Giu, 2013

Il flop delle unioni civili

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Dovevano essere il registro di una speranza, di diritti ancora da realizzare. Sono diventati un flop, la rappresentazione di un sogno mancato, a leggere i numeri risicati di chi si iscrive. Pochi, duemila in tutto il Paese, e sempre meno ogni anno, sono infatti gli italiani che decidono i mettere i loro nomi in coppia sui libroni che raccolgono le unioni civili.
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31 Mag, 2013

La strage delle donne e i negazionisti di buona volontà

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Abbiamo alle spalle (recenti) un mondo patriarcale e un codice penale che giudicavano con sfrenata indulgenza, o con malcelata simpatia, gli uomini che ammazzavano le “loro” donne; e ora ci illudiamo di vivere in un mondo più affrancato dai pregiudizi e più libero per tutti. Anzi, un altro dato, secondo cui le uccisioni di donne sono molto più frequenti al nord che al sud, segnala una relazione complicata se non inversa fra liberazione dei costumi e insofferenza maschile.
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30 Mag, 2013

Franca Rame, il Tg2 chiede scusa per il servizio offensivo

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Il Tg2 corre ai ripari. Su Franca Rame manda in onda un servizio in cui si ricorda lo stupro fascista. E chiede scusa per primo servizio offensivo.

Il Tg2 si è sbrigato a correre ai ripari. Dopo il servizo offensivo denunciato da Globalist, ha cambiato strada, facendo un servizio più oculato, attento alla verità storica, che citava lo stupro fascista soprattutto. E senza riferimenti all’avvenenza di Franca suggestivamente messa in rapporto con la feroce violenza.

Il Tg2 della sera ha chiesto anche scusa per il servizio di Carola Carulli, spiegando ai telespettatori che a qualcuno era sembrato involontariamente offensivo. Diciamo che è buono che siano arrivate le scuse, ma è immaginabile che la responsabilità di un servizio così sbagliato, allusivo, omertoso e lontano dalla verità storica nons ia soltanto l’autrice. E che qualcuno abbia una responsabilità più grande perché direttiva.

Le inopportune dichiarazioni di Marcello Masi – Il direttore del Tg2, Marcello Masi, esprime da parte sua «rammarico per il fatto che qualcuno possa solo immaginare che ci sia qualsiasi giustificazione a ogni forma di violenza nei confronti delle donne e in particolare di Franca Rame, che ha segnato la mia crescita umana. Mi vergogno per quelli che pensano una cosa del genere».

Vergognandosi per quelli che hanno pensato una cosa del genere, Masi probabilmente voleva riferirsi a Globalist, ossia al sito che ha sollevato il caso e che non sta molto simpatico al direttore del Tg2, non fosse perché – unici – lo abbiamo sbeffeggiato mentre imperterrito mandava in onda a spese del servizio pubblico la sua cara Michela Vittoria Brambilla, che ha battuto il record di presenze con la scusa dei cani.

Peccato però che Masi, poco accorto almeno quanto la Carulli, abbia sostanzialmente detto che si vergogna di quelle migliaia e migliaia di persone che avendo visto e sentito quanto andato in onda hanno protestato, si sono indignati e hanno chiesto che fatti simili non accadano più. Masi, quindi, si vergogna della stragrande maggioranza di coloro che hanno avuto la sventura di vedere quel servizio del Tg2.

Salvo poi essere costretto (da viale Mazzini?) a chiedere pubblicamente scusa. E allora Masi ci spiegherà se si vergogna così tanto di noi e dei suoi telespettatori, perché ha dovuto scusarsi? O non farebbe prima a vergognarsi per quello che dolosamente o colposamente è uscito dal suo Tg? Peccato. Un vero peccato. Ammettere l’errore e chiedere scusa è un gesto coraggioso, anche perché tutti possiamo sbagliare. Invece no. Siamo noi con qualche altra decina di migliaia di persone che non abbiamo capito, che abbiamo frainteso: così ora siamo noi che ci vergognamo della sua vergogna. (Globalist).

27 Mag, 2013

Depositata mozione contro il femminicidio e la violenza di genere

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“E’ stata depositata oggi, presso il Consiglio regionale del Lazio, una mozione avente per oggetto misure urgenti per il contrasto del femminicidio e della violenza di genere sulle donne”. Lo afferma in una nota Marta Bonafoni, consigliera regionale del gruppo Per il Lazio “e prima firmataria del testo sottoscritto anche dalle altre 4 consigliere del gruppo, Cristiana Avenali, Daniela Bianchi, Rosa Giancola e Teresa Petrangolini e dai presidenti delle tre commissioni competenti in materia: Rodolfo Lena (Politiche sociali), Eugenio Patanè (Cultura) e Baldassarre Favara (Sicurezza)”.

“Di fronte alla escalation di femminicidi – sottolinea Bonafoni – non potevamo non dare un segnale forte verso il contrasto di ogni forma di vessazione, fisica e psicologica, che colpisce le donne e che viene spesso maturata in ambito privato e familiare, ma anche sul posto di lavoro o addirittura per futili motivi, come accaduto in queste ultime ore a Corigliano Calabro. E’ davvero aberrante quanto accaduto alla sedicenne Fabiana Luzzi, accoltellata e arsa viva dall’ex fidanzato diciassettenne”.

“La mozione – spiega la consigliera – impegna il presidente della Giunta a mettere in campo tutte le misure atte al rifinanziamento e alla diffusione capillare dei centri antiviolenza; all’istituzione di un osservatorio regionale sulla violenza di genere e di una rete regionale operativa tra tutti i soggetti coinvolti, finalizzata al contrasto della violenza di genere, alla promozione di attività di prevenzione ma anche in grado di garantire adeguata accoglienza, protezione e sostegno alle vittime dei maltrattamenti. La mozione, inoltre, sollecita la Giunta alla convocazione di un tavolo con le organizzazioni non governative e le associazioni già operanti sul territorio regionale per l’individuazione delle misure necessarie al contrasto e alla prevenzione del femminicidio e di ogni forma di abuso e discriminazione nei confronti del genere femminile”.
“La violenza contro le donne – conclude Bonafoni – non può essere considerata solo un’emergenza: è un fenomeno strutturale e come tale va affrontato, da tutte le istituzioni. Proprio oggi la Camera dei deputati dovrebbe ratificare la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, stipulata a Istanbul l’11 maggio 2011”.

24 Mag, 2013

Medici corrotti e pillole fai-da-te il ritorno degli aborti clandestini

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“Tutti i medici sono obiettori di coscienza, vada altrove”. Altrove è l’Italia che torna alla clandestinità: da Nord a Sud in intere regioni l’aborto legale è stato cancellato, oltre l’80% dei ginecologi, e oltre il 50% di anestesisti e infermieri non applica più la legge 194. Accade a Roma, a Napoli, a Bari, a Milano, a Palermo. Le donne respinte dalle istituzioni tornano al silenzio e al segreto, come quarant’anni fa.
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23 Mag, 2013

Merenda con i candidati

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Incontro con i candidati del Municipio VII
(ex Municipio IX e X)

Saranno presenti:
* Raffaele Lupoli e Silvia Natali (Lista Civica marino Sindaco)
* Viviana Belculfinè e Emiliano Cofano (SeL)
* Susi Fantino (SeL)

E poi tutti alla Festa di Gianluca Peciola!!!
Piazza Sauli, ore 20.30.
Con Tosca, Max Paiella, Paola Minaccioni
Intervengono: Massimiliano Smeriglio e Andrea Catarci