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19 Mag, 2013

Violenza, diritti, lavoro. La battaglia delle donne

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Serpeggia un tema forte tra gli incontri del Salone del Libro […] i temi del femminile affrontano i nodi ancora irrisolti della parità e dell’occupazione, della maternità e delle questioni sociali e politiche legate a essa, dall’aborto alla fecondazione assistita. Ma, nel chiasso della Fiera, si è parlato molto anche di violenza e, soprattutto, di femminicidio.
Leggi l’articolo del Corriere della Sera

17 Mag, 2013

Attuare subito le nostre proposte per il Lazio

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“E’ necessario l’impegno di tutti per fornire risposte adeguate contro ogni discriminazione, a partire dalle misure che abbiamo inserito nel programma di Zingaretti: l’elaborazione di un piano regionale contro l’omofobia, l’attivazione di servizi innovativi e di sportelli nei Comuni, la creazione di un percorso di sensibilizzazione dei cittadini e dei dipendenti della pubblica amministrazione, sono tutte proposte che vanno in questa direzione”.

A dichiararlo e’ la consigliera regionale Marta Bonafoni, del gruppo ‘Per il Lazio’, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia.

“Le quotidiane discriminazioni, le violazioni dei diritti e le violenze che subiscono le persone gay, lesbiche, trans e bisessuali, anche nella nostra regione- aggiunge Bonafoni- sono indice di una situazione grave e di una carenza dei livelli minimi di tolleranza che si dovrebbero avere in un Paese civile”.

“Naturalmente- conclude Bonafoni- lo sforzo maggiore va incentrato sulle giovani generazioni e, in questo senso, e’ assolutamente fondamentale avviare una collaborazione stretta ed assidua con le istituzioni scolastiche per fornire ai ragazzi e alle ragazze, fin dall’inizio della loro formazione, una cultura improntata al rispetto di tutti i generi e di tutte le liberta’ personali, compresa quella sessuale”.

15 Mag, 2013

Anche nel carcere di Velletri grave sovraffolamento

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“L’allarme lanciato oggi dalla FP Cgil Polizia Penitenziaria del Lazio ci racconta di una situazione di sovraffollamento che non risparmia certo le carceri della nostra Regione. L’ho potuto constatare anche nella visita che ho effettuato lo scorso 9 maggio al carcere di Velletri proprio con una delegazione del sindacato”.

A dichiaralo in una nota è la consigliera regionale Marta Bonafoni del gruppo Per il Lazio che dopo la visita alla sezione del carcere femminile di Rebibbia ha fatto un sopralluogo nell’istituto detentivo alle porte di Roma.

“In un carcere con una capacità di 444 posti risultano attualmente detenute 632 persone – riferisce Bonafoni – una situazione che ho verificato di persona: nelle celle del reparto transiti, solitamente destinate alla sosta temporanea dei detenuti, erano invece ospitate su materassi e brandine una decina di persone che non avevano trovato posto nei reparti a loro altrimenti destinati. La situazione è poi ulteriormente aggravata dalla carenza di personale tra la polizia penitenziaria, con un rapporto di 1 agente ogni 3 detenuti che rende quasi impossibili le condizioni di lavoro e di vita nel carcere ed esaspera il clima all’interno dell’istituto”.

“Una situazione che non smetterò di monitorare – conclude la consigliera Bonafoni – e sulla quale si è recentemente espresso anche il Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio Angiolo Marroni”.

15 Mag, 2013

Sfuggite agli aguzzini e collaboratrici di giustizia. Ma l’Italia le “premia” chiudendole nei Cie

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a prostituirsi, segregate, spesso stuprate e picchiate. È la storia di migliaia di immigrate “deportate” con l’inganno in Italia da connazionali senza scrupoli. Vittime della tratta a cui, nel nostro Paese, capita anche di subire un sorta di violenza “istituzionale”. Appartiene infatti a questa categoria l’80% delle straniere rinchiuse nei Cie.
Leggi l’articolo del Corriere della Sera

13 Mag, 2013

Ennesimo caso di lesbofobia nella Capitale

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Valentina e Rachele sono due ragazze comuni. Lavorano, vivono insieme, hanno una relazione stabile. In quartiere le vedono spesso rientrare a casa insieme.Una coppia che non suscita reazioni, il quartiere le conosce, hanno rapporti buoni con tutti.

Lo scorso 8 maggio le due ragazze, rientrando a casa verso le 22 sono avvicinate da quattro uomini e uno di loro inizia ad insultarle al grido di “Lesbiche di merda!”, altri insulti e risate sguaiate. Solo la risposta decisa e un bel po’ di sangue freddo consente loro di rispondere agli insulti e di guadagnare l’entrata di casa che era impedita dagli aggressori con fare minaccioso.

” Siamo purtroppo abituati a questo tipo di racconti” – dichiara *_Andrea Maccarrone, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli_*__– “spesso le persone aggredite non sporgono esposti, come invece accaduto in questo caso. Il che rende più difficile una statistica su quanti siano i casi, ma la nostra esperienza ci dice che sono vissuto comune di molti gay, lesbiche e trans. Come Associazione consigliamo sempre di denunciare ogni forma di sopruso, minaccia verbale eancor di più aggressione fisica alle competenti autorità, perché sono in gioco la nostra sicurezza e dignità. Le due ragazze sono state scosse dal grave episodio e l’alternativa alla denuncia significherebbe vivere nella paura e non poter condurre liberamente la propria quotidianità”.

“Sono assolutamente necessari interventi culturali e di prevenzione perché non si può consentire che la cultura misogina e omofoba di pochi venga percepita come un portato accettabile della nostra società che nella sua maggioranza si dimostra sempre più accogliente. Per questo è necessario reagire e non lasciare che episodi di questo tipo possano essere minimizzati e sottaciuti, mentre solo una condanna unanime è in grado diisolarli davvero.”

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

Andrea Maccarrone — Presidente
3297488791

Ufficio Stampa
3487708437

12 Mag, 2013

Pieno sostegno al ricordo per Giorgiana Masi

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“La piena cittadinanza può essere raggiunta solo attraverso un  allargamento dei diritti; è per questo che esprimo il mio pieno sostegno al presidio in Campo dei Fiori che le associazioni e i collettivi di donne hanno organizzato in ricordo di Giorgiana Masi”.

Lo dichiara in una nota Marta Bonafoni, consigliera regionale della lista Per il Lazio, in riferimento all’iniziativa “Nessuna marcia sui nostri corpi” che si è svolta oggi.

“Contemporaneamente – aggiunge Bonafoni – con la Marcia per la Vita ritroveremo sfilare ancora una volta a Roma gruppi di estremisti ed oltranzisti che negano la libertà della donna e i diritti acquisiti dalla società intera in anni di lotte fatte e vinte in nome della nostra Costituzione”.

“Il mio impegno in Regione Lazio – conclude la consigliera regionale di Peril Lazio – sarà concentrato tra le altre cose in difesa della piena applicazione della legge 194, per il potenziamento dei consultori, veri e propri presidi territoriali a difesa della salute delle donne, degli uomini, dei bambini, delle famiglie della nostra Regione”.