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17 Nov, 2021

Coltiviamoci, progetto da replicare

19 luglio 2021 – di Redazione

Comunità più inclusive e attente alle persone con disabilità per un mondo del lavoro sempre più accessibile e aperto alle diversità. È l’obiettivo centrato con soddisfazione dal progetto ColtiviAMOci, promosso dalla Cooperativa sociale ‘Il Pungiglione’, in partenariato con ‘Folias’ Cooperativa sociale.

Un percorso intenso in cui dieci giovani tra i 18 e i 25 anni con disabilità hanno sperimentato il lavoro di squadra, coltivando insieme un orto sinergico in uno spazio pubblico messo a disposizione dal Comune di Monterotondo, alle porte di Roma, tra i palazzi di un quartiere che si propone di diventare modello di progettualità ecologica e sociale.

“Proprio lì, al Parco di Giò, con l’assessore regionale al Lavoro Claudio Di Berardino, stamattina ho potuto ascoltare e toccare con mano i risultati raggiunti da ragazze e ragazzi nei dieci mesi di questa preziosa iniziativa finanziata dalla Regione Lazio nell’ambito del Fondo Sociale Europeo, attraverso il sostegno e l’orientamento di operatori sociali, psicologi, educatori e figure professionali specializzate. Storie di vita che ci hanno raccontato i nodi di una nuova idea di socialità, che supera la disabilità per approdare a un’integrazione reale e a una possibilità concreta di futuro lavorativo per tutte e tutti.

Dieci giovani, grazie alla programmazione regionale e ai progetti di inclusione sociale, hanno potuto credere nelle proprie passioni, coltivare desideri, essere accompagnati nell’emersione delle loro competenze, sono scesi a coltivare il proprio giardino anche in piena pandemia, restituendo uno spazio pubblico alla collettività, assieme alle loro famiglie che hanno condiviso questo percorso di crescita.

Ora il nostro impegno sarà indirizzato a trovare strumenti per dare continuità a questa esperienza, permettere ai semi germogliati al Parco di Giò di dar vita a piante forti, replicare questo modello di inclusione con la collaborazione del Terzo Settore, senza il quale non è possibile immaginare politiche sociali e di inclusione”.

24 Lug, 2019

Con Fondo Futuro 2019 un’opportunità di riscatto per molti

Fondo Futuro è una delle iniziative più innovative e importanti messe in campo dalla Giunta Zingaretti fin dal suo insediamento nel 2013. Il nuovo bando, presentato questa mattina, è una risposta concreta alla voglia di “fare impresa” che c’è nel nostro territorio e per la quale la Regione mette in campo 13,5 milioni di euro (con una quota di 3 milioni riservata alle zone del cratere sismico).

A partire dal 3 settembre sarà possibile compilare la domanda di finanziamento di un massimo di 25.000 euro da restituire al tasso agevolato dell’1% annuo in 7 anni. Tutte le informazioni del bando saranno disponibili da domani sul sito di LazioInnova.

Non si tratta solo di una misura che prevede un prestito ma è un vero e proprio sostegno per tutte le persone, di ogni età, che hanno un’idea e necessitano di un aiuto per cominciare.

Questa nuova opportunità può essere un’occasione di riscatto per tutti quei soggetti – penso ad esempio alle donne che si sono trovate in situazioni di violenza che le hanno costrette ad interrompere l’attività che avevano – per rimettersi in campo e ricominciare a dare concretezza alla propria vita, una vera e propria azione di empowerment messa in campo dalla Regione Lazio

02 Ago, 2018

Presidio per ricordare lo sterminio dei Rom

Chi è sopravvissuto racconta che lo sterminio dei rom e dei sinti nel campo di Auschwitz-Birkenau fu innanzitutto una questione di “suoni”.

Prima, quello dei rom era il settore più invidiato (dice proprio così chi c’era): perché le famiglie potevano restare insieme, le mamme coi figli, si sentivano grida di giochi, canti e persino il rumore dei passi del ballo.
Poi, all’improvviso, quella mattina del 2 agosto 1944, fu solo un enorme e assoluto silenzio. Dalle baracche dei rom non si alzava più un sussurro ma solo il densissimo fumo nero dei forni.

Oggi dalle 14.00 a Montecitorio ci sarà un presidio, per ricordare quello sterminio.
Io ho aderito.

Perché rom e sinti manifestano contro ogni razzismo. Perché lo fanno nella città in cui agli sgomberi non seguono soluzioni e dove un uomo ha sparato dal balcone colpendo la piccola Cerasela mentre era in braccio alla mamma. Perché rom e sinti protestano a due passi dal palazzo di un governo il cui ministro degli interni è tornato a chiamarli “parassiti”.
Ora come allora.

24 Gen, 2018

La Libertà e la Giustizia, dagli USA a… Nemi

Rubrica n.15 in diretta su #RadioPopolare

Premesso: tutto ciò che diremo può essere letto con gli occhi dell’ultimo rapporto #Oxfam diffuso alla vigilia del vertice di Davos. Nel 2017 la ricchezza è aumentata, ma per l’1% ovviamente. Ogni due giorni è nato un miliardario, e quindi è aumentata la disuguaglianza.

Ecco lo svolgimento della puntata.

Ilvo Diamanti su Repubblica ci racconta di come in Italia sia forte e trasversale nell’elettorato la voglia dell’#UomoForte. Nonostante tutto però l’italiano non ha perso la speranza nel futuro… speriamo anche noi.

Nel frattempo negli USA lo #shutdown ha chiuso la Statua della Libertà, la stessa di cui lo scrittore Dave Eggers ha scritto: “Di lei conosciamo a memoria la corona a sette punte, la torcia in una mano e il libro nell’altra. Troppo poco ci soffermiamo ad osservare i suoi piedi scalzi e in movimento: la #libertà non si arresta!

Così come il cammino dei diritti sia pur faticosissimo procede. A Roma ad esempio grazie alla giudice Carlotta Calvosa, che ha giudicato nulli i tre licenziamenti delle fisioterapiste di Villa delle Querce. Ha detto che sono stati una “vendetta”. E però la #giustizia si è ripresa il suo spazio. W le lavoratrici di Nemi e la loro forza.

Qui potete riascoltare il podcast http://pod.radiopopolare.it/demonecopertina_1_22_01_2018.mp3

 

18 Gen, 2018

Ripabottoni, Napoli e invece… sempre la solita campagna elettorale

Rubrica n.14 in diretta su #RadioPopolare
Guardare Silvio #Berlusconi nello studio di Barbara D’Urso è stato come salire sulla macchina del tempo e andare indietro di venti anni: stessi colori, stesso copione, persino argomenti analoghi. Solo che oggi più di ieri il tema della in/sicurezza rischia di essere la traccia profonda delle prossime (poche) settimane di campagna elettorale: in Italia si compie un reato ogni 20 secondi, ha detto l’ex Cavaliere. E pazienza se non è così… e comunque: sarà sicuramente colpa degli immigrati.
A proposito di immigrati, c’è la missione in Niger e c’è la storia straordinaria di #Ripabottoni: 695m s.l.m., provincia di Campobasso, meno di 500 anime e 32 migranti che ora la Prefettura vuole trasferire e i cittadini difendono. Perché nel frattempo sono entrati nella squadra di calcio locale, e nel coro del Paese. E insomma la cosiddetta integrazione funzionerebbe tanto meglio se la guidasse il “buon senso”.
Segnalazione ai naviganti: le campagne contro le #ong della scorsa estate un risultato lo hanno ottenuto, il calo delle donazioni a quelle organizzazioni. Ecco.
Infine, il racconto delle cosiddette #babygang. Già la riduzione giornalistica la dice lunga sulla miopia dell’approccio al tema: davvero pensiamo sia “baby” chi oggi ha 14-15-17 anni??? Relegata nelle pagine di cronaca, lascia sfuggire il vero nodo politico della questione: serve la forza o serve la scuola per quelle realtà che poi sono Napoli ma non solo? Noi la risposta ce l’abbiamo netta: scuole aperte e un esercito di maestri.

17 Gen, 2018

Dal brasato di Arcore ai rifiuti di Roma: ma noi votiamo per le donne in nero si Golden Globe!

Rubrica n.13 in diretta su #RadioPopolare

Mancano meno di 60 giorni alle prossime elezioni (politiche e regionali), dunque anche un po’ giustamente i quotidiani di oggi hanno tutte aperture politiche.

La notizia è #Maroni che si ritira dalla corsa in Lombardia, ma anche che siamo tornati a leggere i menù delle cene di Arcore! Comunque, c’è da vedere come ora il vertice Berlusconi-Meloni-Salvini impatterà sui candidati regionali: a questo punto il centrodestra non ha un candidato ufficiale ne’ nel Lazio ne’ in Lombardia.

Sempre di voto parla la storia surreale dei #rifiuti di Roma. Ora pare andranno a finire in Abruzzo, ma sempre poi destinati all’inceneritore di Pizzarotti a Parma. Insomma, la tecnica dilatoria del M5S potrebbe avere le gambe cortissime. Ma tanto il 4 marzo ahinoi si voterà in larga parte con la pancia, mica con la testa.

Infine, non ho fatto in tempo a dirlo ma lo scrivo perché lo avevo in scaletta: W le donne in nero sul tappeto rosso dei #GoldenGlobe! Stupenda Oprah Winfrey che ha dedicato il premio a tutte le ragazze: un nuovo giorno sta arrivando, #Time’sUp!

Qui potete riascoltare il podcast http://pod.radiopopolare.it/demonecopertina_1_08_01_2018.mp3

18 Set, 2017

“Tra vecchio e nuovo”, oggi sono tornata in onda su Radio Popolare

Oggi ho avuto il piacere di tornare tra le braccia di uno degli amori della mia vita: #RadioPopolare.
La redazione mi ha chiesto infatti di tenere una rubrica fissa tutti i lunedì all’interno della trasmissione “#IlDemonedelTardi”, un punto politico -tra la settimana che si apre e il weekend che si è chiuso – fatto attraverso la lettura dei titoli dei giornali.

Oggi ho parlato dello scontro in atto tra il vecchio che ritorna e il nuovo che prova faticosamente a farsi strada…
Al di là di Bossi che resta giù dal palco e della ‘nduja che fa compagnia alle salamelle in cucina, sono vecchie e inquietanti le parole di Salvini a Pontida che invoca l’abolizione della legge Mancino, o la mano libera della polizia sotto un governo della Lega, o i migranti che “portano la lebbra”.

E’ retro-utopia pura (per dirla con Bauman) Berlusconi che fa straripare una sala delle Terme di Fiuggi piena di 1500 persone da cui partono cori da stadio al grido “C’è solo un Presidente”.
Dall’altra parte, fatica a farsi strada nel rimbalzo fra la società civile che tiene il punto e un centrosinistra fragile e diviso la battaglia per la legge sullo Ius Soli, per la quale Repubblica parla oggi di un accordo tra governo e Vaticano, e a sostegno della quale nel weekend ha fatto un picco l’appello della scuola italiana.
Infine, la manifestazione di sabato sera per le strade di Firenze: migliaia di donne (e uomini) che sono scesi in piazza per ristabilire l’ordine delle cose, cioè per ribadire che gli stupri e le violenze non sono questione di “razza” (come dicono i razzisti) o di divisa, ma una maledetta faccenda tra uomini e donne che ha a che fare coi corpi, con la libertà e col patriarcato.

Per ora la bilancia dice che il vecchio vincerà, e di brutto anche. Ma il nuovo non vuole e non può mollare!
Ps per chi ne avesse voglia sarò di nuovo in onda su #RadioPop il prossimo lunedì, più o meno alle 7.50

http://www.radiopopolare.it
Qui trovate il podcast: http://pod.radiopopolare.it/demonecopertina_1_18_09_2017.mp3

 

 

 

16 Mag, 2014

Mai più! Un anno dopo

Sabato 31 maggio, ore 16
Piazza della Stazione Vecchia (sede del Municipio X)
Ostia

E’ ormai trascorso un anno dalla morte, nel X municipio di Roma, di Michela Fioretti e Alessandra Iacullo, entrambe uccise in strada per mano dall’ex marito e dall’ex compagno,. Questi due episodi, avvenuti nello stesso quartiere e a distanze di due settimana l’una dall’altra, hanno aperto sul territorio una ferita tutt’oggi insanabile e insanata che si è materializzata con la parola femminicidio.

Oggi c ‘è Chiara, in coma irreversibile in un letto d’ospedale per le botte ricevuto dal compagno, a ricordarci quanto nel nostro municipio sia urgente e improcrastinabile intraprendere un’azione capillare di sensibilizzazione e di prevenzione della violenza contro le donne.

Dopo la grande partecipazione al corteo Mai Più! dello scorso anno, l’associazione Punto D, insieme alle reti locali, ai comitati di quartiere, alle associazioni, e più in generale alle cittadine e ai cittadini del territorio, ha deciso di scendere di nuovo in piazza. Sabato 31 maggio invitiamo tutte e tutti alla manifestazione cittadina “Mai Più! Un anno dopo” per ribadire, oggi come allora, il nostro impegno nella costruzione di una cittadinanza di genere, per riaffermare il ruolo centrale della collettività nella decostruzione degli stereotipi e per contribuire alla costruzione di una relazione possibile tra uomo e donna.

Il 31 maggio prossimo, a partire dalle 16, vogliamo ripercorrere insieme le stesse strade del primo giugno scorso, per dare continuità alle rivendicazioni espresse un anno fa: il potenziamento dei servizi rivolti alle donne, il rifinanziamento e la diffusione territoriale dei centri e degli sportelli antiviolenza, l’apertura di spazi per il reinserimento socio lavorativa delle donne in difficoltà, l’assunzione di responsabilità politica verso un fenomeno strutturale come la violenza di genere e una pianificazione a lungo termine di politiche finalizzate alla prevenzione e alla protezione delle vittime.

Anche quest’anno la manifestazione Mai Più vuole essere un percorso condiviso e corale, tra Ostia e Roma, per rivendicare l’esigenza di ripartire dalla strade e dai territori, dalle loro esigenze e dalle loro mancanze, con un occhio rivolto alla cultura e uno ai servizi. Perché non c’è prevenzione senza iniziative di sensibilizzazione, nelle aule come nelle strade.

Un corteo sui trampoli e senza paura, che legherà di nuovo le strade con un elemento rosso, che questa volta non sarà un nastro ma qualcosa di davvero speciale.

Durante e al termine della manifestazione sono previsti interventi, esibizioni al femminile, iniziative teatrali e installazioni artistiche lungo tutto il percorso.

Per info e adesioni
info@puntod.eu
https://www.facebook.com/events/624956374247318/
Pagine facebook Punto D
https://www.facebook.com/groups/puntod.donna/?fref=ts
https://www.facebook.com/puntodostia?ref=hl