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Desta preoccupazione l’allarme lanciato da Medicina Solidale che punta nuovamente i riflettori sul rischio di mancate cure per 15 mila poveri della Capitale. Una denuncia che sembra cadere nel vuoto, visto che l’amministrazione Capitolina, a cui Medicina Solidale si è rivolta più volte per sanare i passaggi burocratici che rischiano di compromettere lo svolgimento delle attività all’interno della loro sede principale a Tor Bella Monaca, di proprietà appunto comunale, non si è degnata nemmeno di rispondere. Non sappiamo se si tratti di clamorosa sciatteria o di una scelta politica precisa, ma il silenzio e l’inerzia di Roma Capitale nei confronti della vicenda di Medicina Solidale pensiamo si debbano interrompere al più presto. Senza questo passaggio, le mamme, i bambini e i cittadini più indigenti non potranno più accedere alle cure gratuitamente. Roma Capitale non può girarsi dall’altra parte, una volta di più dopo l’ultimo allarmante rapporto pubblicato qualche giorno fa dalla Caritas sull’aumento della povertà nella nostra città

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