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02 Nov, 2017

Sociale, dalla Regione 5,5 milioni di euro contro le disuguaglianze

Ancora un Bando per chi è più in difficoltà e per dare speranza al futuro di tante persone, quello presentato oggi dal Presidente Zingaretti e dall’Assessora Visini.

Non lasciare nessuno da solo e organizzare la rete del sociale, che nel Lazio aveva sofferto negli anni passati, è stato il grande lavoro svolto in questi anni dalla nostra amministrazione. Un passo avanti che oggi consegna 45 progetti e 77 servizi, per un totale di 5,5 milioni di euro solo per questa seconda edizione, e una rete capillare organizzata per usare al meglio le risorse a disposizione sui territori.

Associazioni, fondazioni, volontariato, imprese e cooperative le realtà destinatarie del bando, quelle che nel corso del tempo hanno mantenuto con passione e responsabilità un protagonismo da valorizzare e sostenere. E’ anche e forse soprattutto in questo modo che si può contrastare ogni forma di intolleranza e di odio verso gli ultimi, per ricostruire invece il senso di comunità di cui ha bisogno il Paese.

Dalla Regione Lazio,ancora una volta, un esempio virtuoso di governo.

27 Apr, 2017

Con Piano Regolatore Sociale colmato gap che durava da troppo tempo

Con il Piano Regolatore sociale abbiamo colmato un gap che durava da troppo tempo, con un lavoro intenso che ha coinvolto associazioni, cooperative e volontariato con un totale di 2500 persone. Da oggi quindi le sfide ancora da vincere contro le disuguaglianze e la povertà, per l’inclusione sociale e per ricostituire un senso di comunità in grado di non lasciare indietro nessuno hanno un alleato e uno strumento in più.

Il lavoro da fare è ancora lungo infatti e richiede lo stesso spirito e la stessa determinazione che ci hanno portato a raggiungere l’obiettivo di oggi, dopo diciotto anni di attesa. Aumentare i servizi, facilitarne l’accesso, giungere all’integrazione sociosanitaria sono le direttrici su cui insistere e muovere ulteriori passi. Ora il Piano sarà oggetto di lavoro in Commissione e poi in Aula: noi daremo il nostro contributo per rafforzarlo e deliberarlo con la celerità che merita.

10 Nov, 2015

Per una nuova Carta del Sociale

Sabato 12 dicembre, ore 10.00
Co-Working Millepiani
Via Niccolò Odero, 13- Roma

Il Welfare è in forte sofferenza, i tagli imposti dal Governo e il progressivo depauperamento dei bilanci comunali per gli interventi e progetti del sociale, ci hanno imposto nel tempo una difesa strenua dei servizi esistenti e del lavoro, ma anche una profonda riflessione all’interno delle nostre organizzazioni sociali, associative e del volontariato. Il rivelarsi poi di Mafia Capitale, anziché generare un reale cambiamento ha prodotto un attacco generalizzato alle organizzazioni del Terzo Settore, impedendo la valorizzazione delle innovazioni sociali, delle nuove forme di solidarietà, dei nuovi interventi per le emergenti povertà, realizzati dai tanti progetti attivi e promossi nel tempo e a rischio chiusura o già chiusi. Purtroppo il nostro mondo non è stato né ascoltato e né compreso e la nuova pagina del sociale a Roma è stata riscritta da persone che, di questo mondo,  non solo non ne hanno mai avuto esperienza, ma non hanno nemmeno avuto la capacità di ascoltare o quanto meno assimilare quella vocazione originaria delle organizzazioni del sociale che è mutualistica e solidale. Le regole riscritte per il welfare della città, sono state regole elaborate dall’alto e senza alcun legame, nemmeno apparente, con i territori, con gli utenti dei servizi, con gli operatori e le organizzazioni del sociale.
Regole di accesso alle gare e agli appalti e quindi ai servizi, la cui retorica di legalità, impone e obbliga, ancora una volta bandi la cui valutazione massima non è data dalla qualità del servizio ma dall’offerta economica più vantaggiosa o al massimo ribasso, a tutto svantaggio della qualità anche dei contratti di lavoro. Modalità di affidamento dei servizi che prevedono la scelta dell’organizzazione  sulla base del c.d.  “sorteggio elettronico” ( delibera Sabella) a garanzia di trasparenza e legalità! Più che regole, queste sono veri e propri diktat che impoveriscono l’intervento sociale e sviliscono il concetto stesso di processi di progettazione condivisa e territoriale  e percorsi della resilienza, in barba anche alla legge 328/00.
Quest’inasprimento delle regole inoltre sta ridisegnando una città ancora una volta punitiva ed escludente, inaccessibile per i poveri, i migranti, i disabili e i tanti cittadini alle prese con il riconoscimento dei loro diritti.
In questo contesto così già gravemente appesantito si unisce la progressiva perdita di servizi  e di tantissimi posti di lavoro.
Come rete trasversale del sociale cittadino, non possiamo più assistere inermi e notevolmente sfiduciati a uno smantellamento sistemico dei presidi di welfare territoriale e cittadino, non possiamo più procedere in maniera disordinata e spesso confusa, solo per la pura sopravvivenza delle proprie organizzazioni e di quel minimo di intervento che ancora abbiamo.
E’ imprenscindibile a questo punto incontrarci nuovamente per riscrivere insieme, dal basso, le regole e gli strumenti del sociale, nell’epoca della crisi, dei tagli e delle mafie.
Le giornata del 12 dicembre vuole essere un’ occasione necessaria, innanzitutto per ritrovarci insieme, coop, associazioni, sindacati, volontariato, lavoratori, operatori sociali, informale sociale, cittadini beneficiari degli interventi, reti di nuovo mutualismo, mondi diversi e differenti ma che riconoscono, nell’intervento sociale, nelle pratiche del  welfare e del lavoro, un terreno comune, condiviso e sopratutto necessario da difendere , da sostenere e implementare.
Vogliamo parlare e confrontarci insieme sulle nuove progettualità, sui sistemi di accreditamento, sulle risorse , sul patrimonio pubblico esistente indisponibile, sui terreni pubblici abbandonati. Vogliamo confrontarci sulle esperienze innovative e su come si intercettano le nuove povertà. Vogliamo capire come si ricolloca la funzione pubblica a favore della cittadinanza sofferente. Il convegno come un’ occasione per dire a tutti, al mondo della rappresentanza e delle istituzioni, ai media, che le nostre realtà sono quelle che per prime hanno subito il danno maggiore da mafia capitale! Vogliamo capire insieme gli strumenti e i mezzi per rappresentare in maniera efficace, attraverso la scrittura di una ” Carta Comune del Welfare” da elaborare insieme nella giornata del 12.

PROGRAMMA DEI LAVORI
Ore 10,00 Apertura dei lavori
Il Lavoro Sociale , Giulio Marcon, Deputato alla Camera e già portavoce della Rete Sbilanciamoci
Quale Welfare futuro per le economie sociali e solidali, Luigi Corvo, Docente di economia Università Tor Vergata

Ore 11,30 Inizio dei lavori su tre sessioni di tavoli tematici e interdisciplinari
I Tavolo: Nuove progettualità
Le nuove povertà al tempo della crisi , dei tagli e delle mafie.
Cosa intendiamo per innovazione sociale e impatto sociale.
Pratiche efficaci a confronto.
Come intercettiamo le nuove povertà, quali sono i nuovi strumenti

II Tavolo: Sistemi di affidamento
Il nuovo mutualismo e il governo delle politiche sociali
Le unità di misura per la qualità , la dignità del lavoro sociale e il riconoscimento della specificità dell’intervento sociale.
Percorsi di accreditamento, sistemi di affidamento e coprogettazione

III Tavolo:  Sostenibilità del sociale
Le scelte politiche di bilancio
Come disegnare una fiscalità differente e progressiva
La valorizzazione delle  competenze
Il patrimonio pubblico per il lavoro sociale

Ore 13,00 pausa pranzo “street foood” presso co-working

Ore 14,30 Ripresa dei lavori
Ciascun tavolo farà un lavoro di sintesi dell’ elaborato della mattina, individuando massimo 5 punti essenziali e funzionali alla scrittura della nuova carta del sociale
Ore 16,30 Coffee break
Ore 17,00 fino alle ore 18,00  Plenaria dei tavoli e ratificazione della Nuova Carta del Sociale

19 Ott, 2015

Censis: quadro difficile che richiede un’accelerazione della normativa

I dati presentati dal Censis sul sistema del welfare nel Lazio descrivono un quadro complicato dal quale uscire con un surplus di impegno, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti da fare sul territorio, per il rilancio dell’economia e per ridare fiducia ai tanti precari e disoccupati di ogni età.

Se è vero che nel Lazio stiamo attraversando un momento di transizione, serve continuare a puntare sull’innovazione, sul sostegno alle idee imprenditoriali dei giovani e delle donne e sulla formazione anche per il ricollocamento dei meno giovani, per raccogliere il meglio del nostro territorio. Formazione e protagonismo delle Istituzioni quindi, come chiave per guardare al futuro.

Ad oggi le azioni messe in campo dalla Regione, soprattutto in campo sociale, scontano i tagli governativi e fanno leva sul buon uso dei fondi dell’Unione europea, dedicati alle politiche di inclusione sociale e di lotta alla povertà, ma è indispensabile anche proseguire l’iter di approvazione della legge di riforma del welfare che aspettavamo da anni.

E’ evidente infatti che una accelerazione è necessaria anche sul piano normativo e alla Regione Lazio serve un sistema di welfare più inclusivo, più efficace sul piano della programmazione e del monitoraggio dei bisogni, per poter rispondere alle tante domande disattese. Una presa di coscienza e un’assunzione di responsabilità condivise che metta insieme Istituzioni e tessuto sociale in un’alleanza strategica. La legge che stiamo discutendo ha questo segno ed è urgente approvarla.

18 Set, 2015

Tornare a crescere e sviluppare il welfare. Le opportunità dell’integrazione tra istituzioni, economia e territorio

Lunedì 19 ottobre, ore 9,30
Tempio di Adriano (Piazza di Pietra)

Verrà presentato il rapporto Welfare, Italia. Focus sul Lazio

Aprirà i lavori
Claudio Di Berardino, Segretario Generale CGIL Roma e Lazio

Modererà l’evento
Nadia Zicoschi, del Tg2

Interverrano, tra gli altri:
Lorenzo Tagliavanti, Presidente CCIAA Roma
Nicola Zingaretti, Presidente Regione Lazio
Valter Giammaria, Presidente Confesercenti Roma-Lazio
Pierluigi Stefanini, Presidente Unipol Gruppo