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20 Lug, 2015

San Lorenzo, la memoria è un giardino

Il 19 luglio ho partecipato alla commemorazione del bombardamento di San Lorenzo (qui le foto). Questo è il testo del mio intervento.

La memoria non è un museo.

La memoria è un giardino che va curato, coltivato, innaffiato tutti i giorni.

San Lorenzo da 72 anni è questo per Roma: il giardino della memoria.

Lo è perché porta addosso quella ferita, verticale, visibile, che si guarda in faccia: la memoria di quelle 3000 bombe e di quei 3000 morti.

Lo è perché in tuttti questi anni ha saputo trasformare quella ferita in una forza: in una comunità solida, dal tessuto ricco, una fabbrica di iniziative che certo vedono nel 19 luglio il loro apice, ma che vivono tutto l’anno, in queste strade, grazie all’attività delle tantissime associazioni, delle realtà culturali e sociali che tutti i giorni costruiscono democrazia e antifascismo.

San Lorenzo ha memoria anche di quello che è stata prima di quel 19 luglio del 1943: un quartiere di immigrati, poi sfollati. Rifugiati.

Sono ore dolorose queste per Roma. Quello che è successo a Casale San Nicola ci ha aperto gli occhi sul nostro peggior presente, sulla peggiore Europa: le botte, la violenza, quei saluti romani che tornano, contro chi scappa oggi da altre guerre, altri bombardamenti. Dalla fame.

Però – ecco – qui vicino, ci sono strade che nelle settimane scorse ci hanno parlato anche di altro: delle code di macchine in fila per portare solidarietà concreta a quegli eritrei che si erano visti chiudere in faccia le frontiere.

A Roma esistono gli uni ed esistono – soprattutto – gli altri: sta a noi – a tutto noi – far vincere gli uni sugli altri. Bloccare la violenza con la forza della solidarietà, della buona accoglienza. Che poi diventi convivenza. Come è accaduto tanti anni fa qui a San Lorenzo. Si è diventati, e si è, cittadini e cittadine insieme.

So che da anni a San Lorenzo si coltiva il sogno di una casa della memoria, che c’è un progetto partecipato che ruota intorno alla programmazione europea. Negli anni passati si preferì usare risorse per costruire un mausoleo al gerarca Graziani. Noi abbiamo chiuso il rubinetto a quell’offesa.

Ora sono qui per dire che se vorrete sono a disposizione per affiancarvi nella costruzione di quel progetto. Di una casa della memoria che non è per San Lorenzo ma per tutta Roma. Non per quello che è stato, ma per la civiltà e la società che vorremmo costruire.

Per il futuro.

05 Gen, 2015

Dolore per la scomparsa di Elena Bentivegna

Mi addolora la scomparsa di Elena Bentivegna, figlia degli eroi partigiani Rosario Bentivegna e Carla Capponi. Elena era una donna tenace e di grande passione, impegnata da sempre a tenere saldi e vivi i valori della Resistenza che per lei coincisero anche con le figure del papà e della mamma.

Per tutta la sua vita, infatti, ha lottato perchè la Memoria degli uomini e delle donne che liberarono l’Italia dal nazifascismo non fosse mai dimenticata. Come si è battuta fino all’ultimo per cercare di dare ai suoi genitori la sepoltura che avevano desiderato in vita.

Una battaglia che pur fiaccandola l’ha vista protagonista fino all’ultimo. La mia vicinanza e il mio abbraccio all’Anpi di Roma e del Lazio.‬

26 Apr, 2014

25 aprile: non solo ricorrenza ma giorno fondante per la nostra democrazia

In corteo oggi insieme ai partigiani, alle associazioni e alle istituzioni e a tutti i cittadini e le cittadine antifascisti e democratici, per celebrare il 25 aprile, festa della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Una data importante per ricordare la guerra di liberazione dei partigiani che hanno combattuto per la liberta’ di tutti gettando le basi della democrazia, contribuendo ad edificare la nostra Costituzione.

Ma questo 25 aprile e’ un momento di particolare importanza sopratutto guardando allo scenario politico e sociale attuale, con riforme costituzionali e appuntamenti politici che segneranno il passo del nostro Paese.

Come consigliera regionale, oltre che come cittadina, credo sia fondamentale continuare il nostro impegno per insegnare e testimoniare la Resistenza e l’antifascismo alle nuove generazioni. Perche e’ in questi valori di libertà e democrazia che va inserita la lotta alle ingiustizie sociali ed economiche, al razzismo e al sessismo.

Un 25 aprile quello di oggi fondamentale non solo come data simbolica, ma elemento di contrasto culturale ai revisionismi e negazionismi e a tutte le ideologie e i disvalori delle estreme destre che in Italia come in Europa alimentano sentimenti populisti antidemocratici, antieuropei, fascisti e nazisti.

14 Apr, 2014

2 giorni di Liberazione. Pigneto quartiere in festa

25 aprile, dalle ore 19:00
Piazza Persinani-Nuccitelli (Via Mariano da Sarno)
Pigneto

Torna anche quest’anno l’ appuntamento con i Giorni di Liberazione al Pigneto. La 13° Edizione si dividerà in due luoghi e momenti.

Venerdì 25 la mattina da Centocelle (appuntamento alle 9:30 a p.za delle Camelie) partirà un corteo festoso e comunicativo (vedi il percorso, vedi il video, ascolta lo spot) che arriverà all’ Ex SNIA con la volontà di liberare il Lago e festeggiare con la Titubanda, la Murga Patas Arriba, e tanti altri, nell’ area pubblica che doveva essere già parco dal 2004, per toglierla dalle mani della speculazione e restituirla agli abitanti.

Dalle 19:00 il programma seguirà come sempre nella Piazza Persinani-Nuccitelli (Via Mariano da Sarno) e durerà due giorni.

pigneto_liberazione