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03 Set, 2013

Cucchi: la sentenza è deludente e lascia zone d’ombra

La sentenza emessa dalla III Corte d’Assise non riesce a fare piena luce sulla morte di Stefano Cucchi, deludendo tutte le aspettative. Credo che il decesso del ragazzo non possa essere attribuito esclusivamente alla malasanità. La sentenza, infatti, postula una responsabilità dei Carabinieri, che arrestarono il ragazzo, senza però trasmettere gli atti alla pubblica accusa per indagare su l’accaduto.

La vicenda continua ad avere zone d’ombra, per questo alla famiglia di Stefano invio tutta la mia solidarietà, offrendo pieno sostegno nella ricerca della verità. La giustizia deve essere garanzia per tutti, nessun cittadino che si trovi in custodia dello Stato deve sentirsi abbandonato e morire nelle penose condizioni in cui è morto Stefano.

07 Giu, 2013

Cucchi, continuare nella ricerca della verità

“Nell’esprimere la mia totale vicinanza ad Ilaria e a tutta la famiglia Cucchi, voglio sottolineare, pur nel rispetto della sentenza di ieri, che l’uccisione di Stefano resta una ferita aperta”. Lo ha dichiarato Marta Bonafoni, consigliera regionale Gruppo ‘Per il Lazio’.
“In vista del ricorso in appello già preannunciato dalla famiglia Cucchi – ha sottolineato Bonafoni – voglio assicurare fin da subito, al di là della partecipazione di questo momento, un sostegno pieno e fattivo sulla strada della verità”.
“Il carcere è un universo attraversato da contraddizioni molto forti – ha concluso la consigliera regionale – lo conferma la manifestazione di oggi della FP Cgil Polizia Penitenziaria che ha manifestato davanti ai cancelli di Rebibbia Nuovo Complesso, per protestare contro il sovraffollamento degli istituti penitenziari e la grave carenza di personale (2500 agenti su 4250 previsti). Un sistema al collasso sul quale bisogna mettere al più presto le mani”.