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12 Mag, 2014

#Bringbackourgirls: una mozione per la liberazione delle studentesse nigeriane

Con una mozione indirizzata al Presidente della Giunta – prima firmataria Marta Bonafoni e sottoscritta da tutte le consigliere del Gruppo per il Lazio – parte la richiesta di attivarsi con tutte le azioni necessarie a livello internazionale per ottenere la liberazione delle ragazze rapite in Nigeria dal gruppo di estremisti islamici di Boko Haram.

Le cinque consigliere – Avenali, Bianchi, Bonafoni, Giancola, Petrangolini – esprimono la loro più totale adesione alla campagna di sensibilizzazione “#bringbackourgirls” e attraverso il coinvolgimento dell’Ufficio Regionale Scolastico chiedono che gli istituti scolastici della Regione Lazio siano sensibilizzati e promuovano iniziative in tal senso.

La Regione Lazio – è scritto nella mozione – riconosce i diritti e i valori fondamentali dell’individuo e delle formazioni sociali e promuove i valori della democrazia, della partecipazione e del pluralismo, ripudiando ogni forma di discriminazione e di intolleranza, tutelando i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sanciti dalle Convenzioni internazionali.

Il rapimento delle ragazze rappresenta un gravissimo atto d’intimidazione alle famiglie e un attacco all’educazione e all’applicazione della parità di genere. Il sequestro è stato condannato da tutto il mondo, mentre l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani Navy Pillay ha scritto al Presidente della Nigeria condannando il sequestro delle ragazze e ricordando che la schiavitù e la schiavitù sessuale rappresentano crimini contro l’umanità.

E’ importante perciò mettere in agenda da parte dell’intera Giunta ogni azione e pressione che possa far sentire anche la presenza attiva della Regione Lazio in questa battaglia di civiltà a difesa delle vita e dei diritti della ragazze delle Nigeria.

12 Mag, 2014

Il rilancio dei consultori e le tariffe per il parto in casa sono il segnale di una rivoluzione culturale per il Lazio

Non capita tutti i giorni di commentare due buone notizie in un colpo solo; è quindi con enorme soddisfazione che accolgo il decreto firmato dal Presidente Zingaretti per il rilancio dei consultori e la tariffazione del rimborso per il parto in casa. Davvero una primavera per le donne e le famiglie del Lazio. Dopo anni in cui abbiamo dovuto difendere i consultori familiari da ripetuti attacchi, assistere ora a una stagione di loro rilancio è davvero l’avvio di una rivoluzione.

Questo decreto infatti rimette al centro della programmazione regionale le politiche in difesa e per la promozione della salute della donna, della coppia e del bambino, comprendendo anche la contraccezione e l’attuazione della legge 194. I consultori sono luoghi fondamentali per garantire l’accesso a prestazioni e servizi legati a questi obiettivi. E importante e’ anche la possibilità di prevedere un’omogenea distribuzione territoriale, specie nelle province del Lazio dove i consultori diventano luoghi d’elezione per intercettare le domande e i bisogni delle ragazze e dei ragazzi, nonché delle giovani immigrate.

Lo sviluppo e il rafforzamento dei consultori e’ stato da subito uno dei punti focali del mio impegno sul territorio; per questo presto inizierò un viaggio per conoscere meglio queste strutture, il loro valore e i loro problemi. Sara’ un percorso di piena immersione per conoscere le criticità e proporre soluzioni, ma anche per essere vicino alle operatrici e agli operatori delle strutture, insieme alle assemblee delle donne che in questi anni hanno tenuto viva questa straordinaria e unica esperienza.

Per il parto in casa, la tariffazione  del rimborso che sara’ erogato dalle asl e le modalità definite in maniera certa per accedervi, rendono finalmente concreta e non solo virtuale la possibilità per donne del Lazio di scegliere dove far nascere i propri figli. Una scelta di liberta’ nell’ottica della salute e autodeterminazione donna, che ha motivato anche la proposta di legge da me presentata  nell’aprile scorso proprio per la definizione delle modalità del parto in casa.