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12 Gen, 2015

Ma non si condanni l’Islam in blocco

Evitare di cadere nella trappola in cui ogni fondamentalista cerca di attrarre i propri nemici moderati: entrare anche noi nella spirale, rispondere all’aggressione con una stretta di repressione, e alzare i toni della contrapposizione. Purtroppo, invece, è proprio quello che sta succedendo. Perchè, più fragorosa e insidiosa della guerra vera, è scoppiata la guerra psicologica. Quella che si sta impadronendo delle nostre coscienze, entrando nelle nostre case non con le armi, ma con la paura.
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04 Nov, 2014

Migranti, la nuova integrazione. Aumentano famiglie e minori

Come è cambiata dunque la presenza dei migranti in Italia? Nei primi anni Novanta erano soprattutto uomini alla ricerca di lavoro, spesso con un progetto migratorio a breve termine. Un quadro oggi completamente capovolto: non solo la componente femminile ha superato quella maschile (300mila donne in più), ma chi entra in Italia nel 2014, nella maggior parte dei casi lo fa con un visto per ricongiungimento familiare in tasca.
Ilaria Sesana, Avvenire

14 Apr, 2014

Con Tavolo Rom, Sinti e Camminanti fine politiche emergenziali e inizio politiche strutturali

Oggi è una buona giornata per i cittadini della Regione Lazio. Con la costituzione del “Tavolo regionale per l’inclusione e l’integrazione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti” finalmente recepiamo l’indicazione che ormai dal 2011 ci aveva recapitato l’Europa.

Con questo tavolo la Regione inizia un percorso che auspico di uscita definitiva dalle politiche dell’emergenza e straordinarie sui rom per entrare nell’ambito delle politiche ordinarie, strutturali, di lungo periodo. Sulla pelle dei cittadini d Roma e del Lazio, infatti, tutti, si è consumato negli ultimi decenni un micidiale circolo vizioso: quello fra una politica inefficace o addirittura incapace di aggredire la questione rom e un problema che sempre più si è andato delineando come “irrisolvibile”.

Non è così, la questione della fine delle politiche di segregazione dei Rom insieme a quelle della sicurezza di tutti possono e devono essere affrontate insieme. Attraverso l’inclusione dei Rom nel lavoro, nell’istruzione, nelle politiche sociali. Attraverso la difesa del loro diritto alla salute e contro ogni discriminazione. Attraverso infine il graduale superamento dei campi, veri moltiplicatori di problemi e di sperpero di risorse, soluzioni segreganti che ormai a trent’anni dalla loro istituzione hanno dimostrato di aver fallito.

Questa è una battaglia che si può vincere ma tutti insieme, coinvolgendo in maniera orizzontale e non dall’alto gli enti locali, le comunità e i comitati, le stesse popolazioni rom e sinte. Ancora una volta è l’Europa a offrirci una possibilità reale, con la programmazione dei fondi 2014-2020 che hanno come pilastro fondamentale proprio quello dell’inclusione sociale. Personalmente ce la metterò tutta nel dare il mio contributo per vincere questa scommessa. Che non è semplice, ma neppure definitivamente persa.

 

09 Apr, 2014

Rom: il linguaggio è il primo passo per garantire i diritti

Lo sostengo da sempre e sono ben lieta che il sindaco Marino lo abbia reso ufficiale; il linguaggio rappresenta il primo momento per affermare diritti o al contrario sancire discriminazioni. E cosi è stato fino ad oggi con la parola “nomadi” abusata da anni, soprattutto come aggettivo peggiorativo di scellerate decisioni amministrative.

Le comunità che vivono sul nostro territorio comunemente definite “nomadi”, cioè senza dimora stabile, sono in realtà prevalentemente comunità Rom, Sinti e Camminanti stanziali.

Sono convinta che uno dei fattori centrali per il superamento delle discriminazioni sia quello culturale e che, anche attraverso questa apparentemente semplice attenzione terminologica si possa andare nella direzione di vere politiche d’inclusione. In questa direzione come giornalista mi sento di lanciare un appello per l’uso di un linguaggio non discriminatorio anche agli operatori dell’informazione che invocando una necessaria sintesi continuano, perpetrando un errore non solo sintattico, a titolare le notizie con la parola “nomadi”.

08 Apr, 2014

Vincere il Confine

Mercoledì 16 aprile, ore 17.00
Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre
Lgo B. Marzi 10, Ex Mattatoio Testaccio

Presentazione dei risultati della ricerca “Vincere il Confine: nuove strategie e pratiche nella costruzione della città inclusiva ed interculturale del futuro” realizzata dal Laboratorio interdisciplinare di Arte Civica dell’Università degli Studi Roma Tre.

La ricerca affronta il delicato tema della convivenza urbana tra popolazioni di diversa origine etnico e sociale nelle città contemporanea, in particolare tra comunità rom e altre comunità presenti nel territorio della periferia Est di Roma. Quest’analisi ha messo in evidenza gli effetti negativi prodotti dal cosiddetto “Piano Nomadi” del Comune di Roma, mostrando come questa politica pubblica abbia portato alla creazione di veri e propri “enclave” etnici, capaci di squilibrare rapporti sociali quotidiani e far crescere i conflitti. La segregazione spaziale urbana creata dai campi rom, così come la crescita disordinata della città negli ultimi trent’anni, hanno rafforzato la stigmatizzazione dei gruppi che rimangono al “margine”, peggiorando notevolmente le condizioni di vita, sia delle loro comunità, che dei quartieri limitrofi.

La ricerca-azione ha prodotto una sperimentazione metodologica innovativa che ha favorito l’utilizzo dell’Arte Civica con nuovi linguaggi per far emergere bisogni e desideri dei gruppi sociali coinvolti. Attraverso strumenti come la Video-Arte Partecipativa e la Musicarterapia nella Globalità dei Linguaggi si sono coinvolte direttamene le nuove generazioni rom, facendo emergere le reali problematiche che stanno vivendo e le possibili soluzioni. Altro risultato innovativo del lavoro è stato l’avvio nel tempo di una rete di resilienza cittadina, capace di affrontare le complessità dell’integrazione tra comunità Rom e i problemi della periferia, andando oltre le cronache stereotipate e i pregiudizi. È proprio dal lavoro di queste reti territoriali che arriva una richiesta di un cambio di rotta urgente delle istituzioni, rispetto alle attuali politiche di segregazione dei campi rom presenti nella Capitale. Un superamento che va costruito attraverso ambiti di partecipazione orizzontale ed aperti, attivati con linguaggi inclusivi e tempi certi che dimostrino un vero interesse ed un “ascolto attivo” nella costruzione di soluzioni a misura di ogni territorio e dei suoi abitanti.

Saranno presentati inoltre casi studio su alcune esperienze in America Latina e Italia, dove sono stati realizzati programmi urbani di miglioramento della qualità abitativa nelle città, i cosiddetti “Piani per la pace e la convivenza nella diversità”. Attraverso questo metodo, che ha dato particolare attenzione alla dimensione dialogica, per affrontare processi di rigenerazione urbana delle infrastrutture locali (case, servizi, ambiente, ecc.), si sono affrontate e in parte risolte le gravissime conflittualità, che in passato erano causa di alti tassi di violenza urbana e degrado ambientale.

Ne discuteremo con altri ricercatori, associazioni rom, Amnesty International, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR), rappresentanti delle istituzioni pubbliche e alcuni protagonisti di questa storia.
Vincere_Confine

 

07 Apr, 2014

Tavolo regionale Rom, Sinti e Camminanti

Lunedì 14 aprile, ore 16.30
Sala Tirreno – Regione Lazio
Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 – Roma

E’ fissata per il 14 aprile 2014 la presentazione del Tavolo Regionale per l’Inclusione e l’Integrazione sociale delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti, alle ore 16:30 presso la Sala Tirreno della Regione Lazio, via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7, Roma.

Il Tavolo è stato costituito con Determinazione G01751 del 18/02/2014, è presieduto dall’Assessore alle Politiche Sociali e Sport, Rita Visini, e coordinato dal Direttore della Direzione Regionale Politiche sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport, Guido Magrini.