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29 Ago, 2013

Communia potrebbe rientrare in un progetto della Regione

Communia non è solo l’occupazione di spazi lasciati al degrado e all’abbandono ma un progetto che in questi mesi ha dimostrato di sapersi fare interprete nel territorio, dei bisogni dei cittadini e individuare risposte alle loro domande. A partire dalla difesa degli spazi del quartiere e guardando ai servizi sociali, all’affermazione di una socialità di quartiere.

Communia è stata un’esperienza che ha saputo ascoltare e coinvolgere gli abitanti di San Lorenzo, creare un nuovo spazio sociale e sventare una nuova trasformazione impropria di un immobile storico. Per questo ieri ho voluto partecipare all’incontro organizzata dai collettivi in via dei Sabelli dopo lo sgombero del 16 agosto scorso. Un’assemblea molto affollata, con la partecipazione di centinaia di persone e del quartiere, ed una massiccia e inutile presenza delle forze di polizia, del tutto ingiustificata anche a fronte delle aperture della proprieta’ dell’immobile che si e’detta disponibile al dialogo.

Bene hanno fatto e stanno facendo l’amministrazione capitolina e quella del II Municipio a seguire questa vicenda sin dalla metà di agosto: da una parte monitorando l’azione della proprietà dal punto di vista urbanistico, in un’area così particolare come quella delle ex Fonderie Bastianelli e in un quartiere già violentemente colpito dalla speculazione edilizia, e dall’altra testando la possibilità dell’apertura di un tavolo di trattativa coi movimenti ed i comitati di cittadini, anche a sgombero avvenuto.

Credo che sulla vicenda Communia occorre trovare una soluzione politica. Per quanto ci riguarda, come Regione Lazio, stiamo studiando un modello di diritto allo studio innovativo e partecipato, che sappia erogare agli studenti servizi, alloggi, biblioteche, prestito di libri e quant’altro puntando anche su forme di collaborazione e di autogestione di spazi pubblici nel territorio. L’esempio di Communia potrebbe rientrare a pieno titolo in questo nostro progetto.

30 Lug, 2013

Communia: sgombero sbagliato per tempi e modi

Interrompere con uno sgombero un’esperienza costruttiva come quella avviata da Communia all’interno delle ex fonderie Bastianelli e’ un inutile e sbagliato stop al processo di crescita democratica del tessuto sociale della nostra citta che ha bisogno di maggiori spazi sociali e di meno speculazioni edilizie.

La soluzione dell’occupazione dello stabile occupato a san Lorenzo, che avviene in un momento particolare, non avrebbe dovuto subire nessuna accellerazione traumatica, perche il progetto Communia era divenuto punto di riferimento del quartiere ma anche perche’ gli occupanti siedono al tavolo aperto presso la Regione Lazio dall’assessorato giovani e formaione che ha come oggetto il diritto allo studio.

La mia solidarietà va ai sette occupanti, che sono stati cacciati in strada e denunciati ma anche ai cittadini di San Lorenzo che vedono avanzare pericolosamente l’ipotesi di una nuova ed inaccettabile speculazione ai danni di una palazzo storico.