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C’era tanta tanta gente ieri alla serata organizzata al Teatro India per Giulio Regeni.

Artisti di ogni tipo e persone qualsiasi, una montagna di emozione, oltre naturalmente ovunque il giallo della battaglia civile che chiede verità e giustizia per Giulio.

Io, davanti ai genitori Paola e Claudio e alla sorella Irene, avevo il compito di portare i saluti della Regione. Ho fatto quello, ma poi soprattutto ho portato a loro il nostro abbraccio. Perché penso che un’istituzione debba avere la forza e la capacità di “abbracciare” una storia come quella di Giulio: ricercatore italiano, curioso e con un profondo senso di giustizia e uguaglianza, capace di stare al mondo e di vedere lontano.

“Da 32 mesi ogni giorno sentiamo il peso della ricerca incompiuta di verità e giustizia”, ha detto il papà di Giulio aprendo la serata. Ecco, sentirci anche noi quel peso addosso, farcene carico, è il nostro compito.

Per Giulio, per la sua famiglia e anche per tutti noi.

#VeritàperGiulioRegeni #Giuliosiamonoi

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