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Oggi ho capito una volta di più quanto sia importante investire sul presente della scuola per costruire il futuro della società.

Sono stata alla primaria Graziosi: quartiere Magliana, il 34% di bambini figli di stranieri, tanti alunni rom del campo di via Candoni. È stato presentato un progetto europeo che – col patrocinio della Regione Lazio – vede insieme Italia, Spagna e Ungheria per un totale di 400 bambini (con le loro famiglie) e decine di docenti. Un percorso di scambio, nell’Europa dei muri, che parla di inclusione e rispetto, arte e cultura. Dice della bellezza delle differenze.

Sono uscita dall’aula magna di quella bella scuola rincuorata: in giro ci sono tanti “giardinieri” che seminano per avere buoni raccolti. Bisogna riconoscerli e dargli forza.

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