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La legge 194 è una conquista che mai come in questa fase storica è sotto attacco.
A dispetto dei diritti garantiti dalla norma del 1978, ancora oggi una donna che decide di abortire si trova di fronte un vero e proprio percorso ad ostacoli, tra la grave carenza di medici non obiettori nelle strutture sanitarie pubbliche, le limitazioni ad un ampio ricorso alla pillola abortiva RU486, e la mancanza cronica di informazioni e supporto adeguati.

A questo si aggiungono espliciti tentativi da parte delle destre al governo del Paese e della Regione Lazio, di minare la portata della legge, depotenziando il ruolo dei consultori o favorendo le associazioni Pro Vita e le loro campagne pericolose e oscurantiste.
L’ultima trovata è l’introduzione del Bonus Mamme da parte dell’amministrazione guidata da Francesco Rocca, una misura che mina i diritti e la libertà di scelta sui nostri corpi. Contro tutto questo le donne continuano ad alzare la voce, anche oggi sotto la Regione Lazio.

Per questo, è fondamentale continuare a mobilitarci tutte e tutti. Continuiamo a batterci e a vigilare, perché l’aborto sicuro sia realmente un diritto garantito. E perché le donne abbiano veramente pieno diritto di scelta sul proprio corpo e sulla propria vita

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