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Leggiamo con sconcerto le esternazioni sui social di alcuni esponenti della destra del frusinate.

Nel giro di due giorni prima il bizzarro delirio sovranista a favore di Trump dell’assessore alla cultura di Ceccano, Stefano Gizzi. Poi l’aberrante fotomontaggio del cancello di Auschwitz in chiave negazionista del consigliere comunale di Frosinone, Marco Ferrara, della lista Per Frosinone e iscritto a Fratelli d’Italia.

In un momento particolare come questo, tra pandemia e pericolose proteste del suprematismo bianco, dichiarazioni come quelle di entrambi sono da evitare assolutamente. Anche perché hanno entrambe la stessa origine: il movimento internazionale di sovranismo becero, di diffidenza scientifica, di convinzioni senza alcuna rispondenza con la realtà, chiamato QAnon che, come abbiamo visto dai fatti di Capitol Hill, mette a rischio la democrazia e libertà.

Quello che è avvenuto in provincia di Frosinone deve essere un campanello d’allarme perché non proviene da chicchessia ma da esponenti a vario titolo delle istituzioni che hanno una responsabilità civica e sociale.

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