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12 Feb, 2013

Consultori a rischio

25novembretarzia
Una Regione in cui il 91% dei ginecologi ospedalieri ha posto obiezione di coscienza. E in 3 Province su 5 (Frosinone, Rieti e Viterbo) non è possibile sottoporsi ad aborti terapeutici. È in questo contesto che s’inserisce la battaglia di tante donne in difesa dei consultori pubblici. E del diritto alla libertà di scelta conquistato con la legge 194. In prima fila c’è Pina Adorno, presidente della Consulta dei consultori familiari di Roma

Una città in cui il primo cittadino sfila a fianco degli anti-abortisti, indossando la fascia tricolore. E due grandi ospedali universitari, come il Policlinico Tor Vergata e il Sant’Andrea, che non eseguono interruzioni di gravidanza. Una Regione in cui il 91% dei ginecologi ospedalieri ha posto obiezione di coscienza. E in 3 Province su 5 (Frosinone, Rieti e Viterbo) non è possibile sottoporsi ad aborti terapeutici. È in questo contesto che s’inserisce la battaglia di tante donne in difesa dei consultori pubblici. E del diritto alla libertà di scelta conquistato con la legge 194. In prima fila c’è Pina Adorno, presidente della Consulta dei consultori familiari di Roma.

Come stanno i 50 consultori della Capitale?
“Piuttosto male. Il modello dei consultori italiani, considerato un esempio anche all’estero, è oggi seriamente messo in discussione. I servizi si vanno riducendo, per mancanza di fondi e di personale. Tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, i consultori di Roma hanno perso 50 operatori – soprattutto assistenti sociali e psicologi – che sono andati in pensione e non sono stati sostituiti. Anche le ore di ginecologia si sono drasticamente ridotte. È uno stillicidio costante”.

In compenso però la grande mobilitazione delle donne è riuscita a bloccare la legge Tarzia, promossa dalla Regione.
“Sì, quella è stata una grande vittoria. Recentemente abbiamo assistito a un tentativo di riproporre i contenuti della stessa legge sotto forma di emendamenti alla riforma dei servizi sociali. Ma anche questo blitz è stato neutralizzato e non credo che ci riproveranno. In compenso il “Piano famiglia” deliberato dal governo Monti parte dalle stesse premesse della legge Tarzia: snaturare i consultori, privandoli della loro visione di genere, e intralciare l’applicazione della 194”

La battaglia per la difesa dei consultori, insomma, non è finita.
“Non sappiamo ancora a cosa porteranno i tagli sulla sanità. Quel che è certo è che i consultori hanno dimostrato di svolgere un ruolo fondamentale nella tutela della salute. Prevenendo patologie che richiederebbero in prospettiva costi maggiori. Fare una seria azione di spending review significa anche comprendere che i servizi di primo livello sono molto più efficienti di quelli specialistici. Per questo vanno salvaguardati e, se possibile, incrementati. Credo però che l’attacco mosso contro il sistema consultori sia animato da un pregiudizio ideologico, più che da motivazioni economiche”.

Ambra Mure’, Paese Sera

11 Feb, 2013

Tra le donne in ansia per i parti cancellati

pilloladelgiornodopoStupore, insofferenza, incredulità. “Scioperano? Davvero? E se devo partorire all’improvviso che succede? Ho finito il tempo, è questione di giorni, che fanno mi rimandano a casa?”. Vanessa è giovane e spaventata. E Antonella: “Il mio cesareo è programmato, ma sembra che Gaia arriverà prima, ci saranno i medici?”. No, le donne non ci credono. C’è tutta la vita in quel momento.
Leggi l’articolo de La Repubblica

10 Feb, 2013

Il Comitato Università e Ricerca!

comitato-universita-zingarettiIl Lazio è la Regione italiana con la più alta concentrazione di università e di centri di ricerca. Ogni giorno decine di migliaia di persone, docenti e studenti, si confrontano, studiano e fanno ricerca. Una grande ‘area della conoscenza’ che in questi anni la Regione ha trascurato, con i tagli alle risorse e demolendo il diritto allo studio. Nell’era della competizione globale, quando la concorrenza internazionale si gioca sempre più sulla capacità delle grandi aree metropolitane e regionali di attrarre investimenti e capitale umano qualificato, il rilancio del mondo della ricerca e dell’Università è una condizione indispensabile per rilanciare lo sviluppo economico e sociale del territorio. Per questo nasce il comitato ‘Università e Ricerca Insieme per Nicola Zingaretti’, che riunisce ricercatori e docenti per condividere idee e progetti per rilanciare la ‘Rete del Sapere’. Vogliamo costruire un rapporto sempre più solido tra domanda e offerta di lavoro, tra le imprese e chi studia e diffondere una cultura dell’innovazione nella pubblica amministrazione, nell’impresa e nella società. Non deve più accadere che un ricercatore o un docente della nostra Regione sia costretto a trasferirsi all’estero per continuare la sua attività e per vedere riconosciuti il suo talento e la sua capacità. Qui puoi leggere e scaricare il nostro Appello dei ricercatori e dei docenti universitari per Nicola Zingaretti Presidente.

Se ti fa piacere puoi aderire o inviare il tuo contributo scrivendo a uni@nicolazingaretti.it.

06 Feb, 2013

La scuola prima di tutto

scuola ok

Nel Lazio più del 13% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha al massimo la terza media, mentre quasi il 20% non studia, non segue alcun percorso di formazione e non lavora. Sono dati allarmanti. Mercoledì 6 febbraio alle ore 17 al Teatro Italia di Via Bari 33 a Roma vogliamo condividere i nostri progetti per i prossimi anni.