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In occasione della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, è quanto mai necessario ribadire di tenere alta l’attenzione su una pratica che ancora oggi riguarda circa 200 milioni di donne e ragazze in tutto il mondo, 3 milioni delle quali sotto i 15 anni.

Una piaga che coinvolge anche l’Europa, dove si stima che siano circa 500.000 le donne che hanno subito mutilazioni genitali femminili e almeno 180.000 le ragazze e le bambine a rischio ogni anno.

Anche le istituzioni locali possono fare molto in proposito, perché le conseguenze sanitarie e sociali di questa pratica hanno delle ricadute anche nei territori che ci troviamo ad amministrare. E’ necessario quindi che ogni percorso di consapevolezza e autodeterminazione sia accompagnato da campagne di informazione e formazione per le quali il sostegno istituzionale è essenziale, fuori da ogni stigma e pregiudizio.

Come Regione Lazio abbiamo per questo rivolto un’attenzione particolare al fenomeno delle mutilazioni genitali femminili inserendo, nell’art.15 della legge sul welfare, un comma che impegna la Regione ha mettere in campo tutte quelle misure atte a prevenire e contrastare il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili attraverso l’informazione, la formazione ed il monitoraggio.

Qui il link a un progetto di ActionAid molto bello che sto seguendo personalmente.

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