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03 Nov, 2017

Girls From Earth

Giovedì 7 dicembre 2017, ore 18.30
Più Libri Più Liberi
Sala Marte

Intervengono Marta Bonafoni, Lara Crinò e Angela D’Alessandro

A cura di ActionAid Italia

Girls From Earth è un documentario che si concentra su una giovane ragazza europea, che stringe amicizia con una ragazza africana della sua stessa età. La loro conversazione consente allo spettatore di scoprire qual è il contesto in cui vivono le donne di alcuni villaggi, un contesto in cui le mutilazioni genitali e il matrimonio precoce fanno parte della loro tradizione. Alcune di queste ragazze, però, decidono di ribellarsi, fuggire e portare sostegno a coloro che non riescono a trovare lo stesso coraggio.

06 Feb, 2017

Tenere alta l’attenzione sulle Mutilazioni genitali femminili

In occasione della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, è quanto mai necessario ribadire di tenere alta l’attenzione su una pratica che ancora oggi riguarda circa 200 milioni di donne e ragazze in tutto il mondo, 3 milioni delle quali sotto i 15 anni.

Una piaga che coinvolge anche l’Europa, dove si stima che siano circa 500.000 le donne che hanno subito mutilazioni genitali femminili e almeno 180.000 le ragazze e le bambine a rischio ogni anno.

Anche le istituzioni locali possono fare molto in proposito, perché le conseguenze sanitarie e sociali di questa pratica hanno delle ricadute anche nei territori che ci troviamo ad amministrare. E’ necessario quindi che ogni percorso di consapevolezza e autodeterminazione sia accompagnato da campagne di informazione e formazione per le quali il sostegno istituzionale è essenziale, fuori da ogni stigma e pregiudizio.

Come Regione Lazio abbiamo per questo rivolto un’attenzione particolare al fenomeno delle mutilazioni genitali femminili inserendo, nell’art.15 della legge sul welfare, un comma che impegna la Regione ha mettere in campo tutte quelle misure atte a prevenire e contrastare il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili attraverso l’informazione, la formazione ed il monitoraggio.

Qui il link a un progetto di ActionAid molto bello che sto seguendo personalmente.

03 Gen, 2015

Protagoniste del proprio corpo e del proprio futuro: la lotta alle MGF

Venerdì 6 febbraio, ore 9.00 
Auditorium del Ministero della Salute
Lungotevere Ripa 1, Roma
“Si può chiedere ad una madre di non fare del male a sua figlia, ma come chiederle di condannarla all’emarginazione sociale?”
Sylla Habibatou Diallo

Secondo l’ultimo Rapporto dell’OMS del 2014, sarebbero tra 140 e 150 milioni, le bambine e le donne sottoposte a mutilazioni genitali femminili (MGF), in gran parte concentrate in 29 paesi. Nei prossimi dieci anni, altre 30 milioni sono rischio di essere infibulate. Pur se in gran parte diffuso in aree dei continenti africano e asiatico, il fenomeno presenta dimensioni significative anche in Europa e in Italia. Secondo il Parlamento Europeo il numero di donne provenienti da Paesi a forte tradizione escissoria, già sottoposte a una forma di MGF si aggira intorno alle 500.000 unità, mentre sarebbero 180.000 le bambine a rischio di subire la pratica ogni anno. Per quanto riguarda l’Italia, le statistiche più recenti parlano di circa 39.000 donne sottoposte a una qualche forma di mutilazione nei loro Paesi di origine.

Sebbene ancora ampiamente drammatici, i dati segnano negli ultimi anni una significativa decrescita, soprattutto nei paesi dove si è investito su istruzione e formazione. Al di là di leggi o di direttive transnazionali – come l’approvazione unanime della Risoluzione ONU che prevede la messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili (dicembre 2012) – è soprattutto grazie a scolarizzazione, campagne culturali e di sensibilizzazione, che si possono ottenere risultati significativi. Tutti gli attori, governi, ONG e comunità sono chiamati a promuovere un cambiamento sociale positivo attraverso programmi e politiche mirate all’eliminazione delle mutilazioni come a tutte le altre forme di violenza contro le bambine, direttamente o indirettamente legate a norme sociali.

È con questo intento che la Fondazione IME (Istituto Mediterraneo di Ematologia), impegnata da anni nella cooperazione sanitaria internazionale, in occasione della giornata mondiale contro le MGF, promuove un Seminario Internazionale che vedrà la partecipazione dei maggiori esperti del settore e le testimonianze di operatrici nel contrasto alle MGF. Hanno già confermato la loro partecipazione, oltre ad Aldo Morrone, Omar Abdulcadir, Antonio Cristaudo, Nicola Felici, Lavinia Incocciati, Alessandra Sannella, Pietro Vulpiani. È previsto l’intervento del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Modera Giulia Apollonio del TG2.

22 Gen, 2014

Mutilazioni genitali femminili: un nuovo approccio culturale e clinico-assistenziale

Mercoledì 6 febbraio, ore  9.30
Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Via Santa Maria in Via, 37 B – Roma

Il 6 febbraio in  tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale per l’abbandono delle mutilazioni dei genitali femminili: oltre 140 milioni  di donne e bambine nel mondo sono state sottoposte a questa pratica e circa 3 milioni sono i nuovi casi a rischio ogni anno.

La maggioranza di questi avvengono nei Paesi africani, seguiti da Medio Oriente e Paesi asiatici ma, in  numero crescente, si registrano casi anche in Europa, Australia, Stati Uniti e Canada, anche in relazione ai flussi migratori.

Il 26 novembre 2012, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la prima Risoluzione di denuncia contro le MGF e l’Italia si è distinta nella campagna internazionale, conquistando un ruolo di interlocutore privilegiato con i Paesi africani, rispettando e supportando la loro piena ownership dell’iniziativa. Ha inoltre adottato la Legge n°7/2006 che è considerata un esempio a livello internazionale.

Il seminario  vuole essere un momento di riflessione sugli interventi per prevenire le MGF ed aiutare chi ne è vittima attraverso l’ascolto e l’accompagnamento con un nuovo approccio  psicologico e clinico-assistenziale.

Sarà presentato il volume “La speranza ferita”.

23 Ott, 2013

Mutilazioni femminili, le vittime sono 125 milioni

La condanna della comunità internazionale è stata un passo importante, offrendo anche uno strumento in più alle attiviste che nei vari Paesi sono impegnate nel lavoro sul campo. “Ma una risoluzione dell’Onu di per sé è un’arma spuntata se non trova effettiva applicazione da parte degli Stati. E i recenti rapporti ci dicono che, nonostante gli sforzi compiuti per eliminarle, le mutilazioni continuano”.
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