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18 Gen, 2014

Yo decido

Giovedì 30 gennaio, ore 11.30
Casa Internazionale delle Donne
Via della Lungara, 19 – Roma

Conferenza Stampa di presentazione della manifestazione del 1 febbraio ore 15.30
Roma – Ambasciata di Spagna. P.zza Mignanelli

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Perché io decido
Perché io decido partendo dall’autonomia morale, che è la base della dignità di tutte le persone, non accetto nessun obbligo o divieto posto ai miei diritti sessuali e riproduttivi, nessun impedimento alla mia totale realizzazione in quanto persona. Come essere umano autonomo, rifiuto di sottostare a trattamenti degradanti, ingerenze arbitrarie e a tutele coercitive rispetto alla mia decisione di diventare o non diventare madre.

Perché sono libera invoco la libertà di coscienza quale bene supremo e fondamento delle mie scelte. Considero cinici coloro che fanno appello alla libertà per restringerla e malevoli coloro che vogliono imporre i loro principi di vita fondati sulla rivelazione divina senza badare alle sofferenze che comportano. Come essere umano libero non accetto una maternità imposta e un regime di tutela che condanna le donne “alla permanente immaturità sessuale e riproduttiva”.

Perché vivo in democrazia e sono democratica accetto le regole del gioco che separano i diritti dal peccato e le leggi dalla religione. Nessuna maggioranza uscita dalle urne, può, per assoluta che sia, è legittimata a trasformare i diritti in delitti e obbligarci a seguire dei principi religiosi sotto ricatto penale. Come cittadina, esigo da coloro che ci governano che non trasformino il potere democratico, salvaguardia del pluralismo in despotismo.

Perché io decido, sono libera e vivo in democrazia esigo dal Governo, da qualsiasi governo, che promulghi leggi che favoriscano l’autonomia morale, preservino la libertà di coscienza e garantiscano la pluralità e la diversità di interessi.

Perché io decido, sono libera e vivo in democrazia esigo che sia mantenuta l’attuale Legge di salute sessuale e riproduttiva e di interruzione volontaria di gravidanza per promuovere l’autodeterminazione, preservare la libertà di coscienza e garantire la pluralità di interessi per tutte le donne.

18 Gen, 2014

Come le idee si trasformano in sentimenti

Mercoledì 29 Gennaio, ore 18
Libreria Arion
Via Cavour, 255  – Roma

La Scuola di Politica Danilo Dolci riprende la sua attività con il sesto incontro

Come le idee si trasformano in sentimenti: mobilitare le persone e le intelligenze, tra partiti, movimenti, stato e società
Incontro con

Fabrizio Barca

E’ possibile organizzare una rete di mobilitazione cognitiva – che attivi strumenti, conoscenze e persone al servizio di chi sperimenta cambiamento – per trasformare il metodo di governo dello Stato e l’organizzazione e il funzionamento dei partiti?

18 Gen, 2014

Ottica di genere e pari opportunità per i fondi UE

Utilizzare la programmazione dei Fondi europei 2014-2020 per progetti realmente partecipati che sui tre assi inclusivita’ sostenibilità e intelligenza siano trasversalmente finalizzati alle politiche di genere, al raggiungimento effettivo delle pari opportunita e al sostegno dell’empowerment femminile. Cogliere l’occasione che ci viene data dall’Europa per realizzare nel Lazio una democrazia finalmente paritaria.

E’ stato un appuntamento importante l’iniziativa che si e’ tenuta alla Casa internazionale delle donne inserita all’interno di Lazio Idee, il percorso di ascolto del territorio pensato dalla Regione Lazio per una scrittura partecipata del nuovo programma sui Fondi sociali europei 2014-2020. L’obiettivo è quello di realizzare una programmazione dei fondi,  con un approccio di genere per la messa in campo e il sostegno di politiche attive e azioni positive per le donne.

Un confronto tanto più importante se si considerano i dati dell’occupazione e della disoccupazione femminile della Regione Lazio dove l’occupazione femminile è -20% di quella maschile e la disoccupazione femminile è del 12.1% a fronte di quella maschile del 9.8%  Tra i giovani la disoccupazione è del 35.6% fra le ragazze a fronte del 32% fra i ragazzi, i cosiddetti neet sono infine nel Lazio per il 23% giovani donne e per il 22% giovani uomini.

La strada tracciata dall’assessore alla formazione e università Massimiliano Smeriglio fa ben sperare perché prevede azioni concrete come la possibilità di assegnare un punteggio maggiore per i progetti più efficaci per le pari opportunità, l’utilizzo di set di indicatori per misurare la ricaduta di genere delle politiche,  la costruzione di una governance per coinvolgere competenze femminili nella costruzione e valutazione dell’utilizzo dei progetti.Una concreta possibilità di cambiamento per le donne e gli uomini del Lazio è alle porte, dobbiamo sfruttarla al meglio.

17 Gen, 2014

Samudaripen. Tutti morti

Domenica 26 gennaio, ore 18
Casa Internazionale delle Donne
Via della Lungara, 19 – Roma 

Samudaripen, (“Tutti morti” in lingua romanès), è uno dei termini utilizzati dalle comunità rom e sinte per indicare lo sterminio di oltre 500mila rom e sinti.

In occasione della Giornata della Memoria, in cui si commemorano tutte le vittime delle persecuzioni nazifasciste, Associazione 21 luglio e Associazione Sucar Drom organizzano l’evento “Samudaripen. Tutti morti. Memorie dello sterminio dimenticato di rom e sinti”, domenica 26 gennaio alle ore 18 alla Casa Internazionale delle Donne, a Roma.

Samudaripen, (“Tutti morti” in lingua romanès), è uno dei termini utilizzati dalle comunità rom e sinte per indicare lo sterminio di oltre 500 mila rom e sinti.

L’evento, che si terrà presso la Casa Internazionale delle Donne in via di San Francesco di Sales 1/a, a Roma, rappresenta sia un momento di commemorazione delle vittime dello sterminio che di riflessione sulle conseguenze sui diritti umani delle politiche in atto in Italia nei confronti delle comunità rom e sinte. Politiche incentrate sui “campi” che generano marginalizzazione ed esclusione sociale.

Nella prima parte della serata, alle ore 18 nella sala Atelier, è prevista la presentazione del progetto “Memors. Il primo museo virtuale del Porrajmos in Italia. La persecuzione dei Rom e dei Sinti nell’Italia fascista“. Il progetto, diretto e presentato da Luca Bravi (Università Telematica L. Da Vinci di Chieti), ha come obiettivo quello di ricostruire storia e memoria della deportazione delle popolazioni sinte e rom all’interno dei campi di concentramento sparsi sul territorio Italiano.

La presentazione di Memors, che è finanziato dall’Unione Europea in partenariato con Sucar Drom, Università Telematica L. Da Vinci di Chieti, Fondazione ex Campo Fossoli, Federazione Rom e Sinti Insieme e Flare, sarà accompagnata dalla voce narrante di Laura Verga e dalle suggestioni sonore di Ivan Macera.

Alle 19, nella sala Carla Lonzi, si terrà il convegno “Respingere, contenere, concentrare. Le declinazioni dell’esclusione dallo sterminio nazifascista alle attuali politiche securitarie“. Interverranno Gabriele Rigano (Università per Stranieri di Perugia), Luca Bravi (Università Telematica L. Da Vinci di Chieti) e Sergio Bontempelli (OsservAzione onlus).

Le conclusioni del convegno saranno affidate a una video testimonianza dell’artista Moni Ovadia.

Al termine del convegno, nella stessa sala a partire dalle ore 20, vi sarà la proiezione del documentario “Terrapromessa”, di Mario Leombruno e Luca Romano, sul “campo rom” di Masseria del Pozzo a Giugliano, in provincia di Napoli, dove l’amministrazione comunale ha trasferito oltre 400 persone, tra cui 250 bambini, sopra una discarica da cui fuoriescono gas tossici dannosi per la salute.

17 Gen, 2014

Festival delle Memorie Dimenticate

Dal 24 gennaio al 2 febbraio presso il Circolo Mario Mieli, Il Teatro Agorà e la Chiesa Metodista di Via Firenze

Gli omosessuali, i/le transessuali, le persone con disabilità, i Rom e Sinti, i testimoni di Geova sono veri e propri orfani di memoria.

La storia dell’umanità è piena di memorie dimenticate, eventi che non si vogliono ricordare, eventi che non si possono ricordare, eventi che si vogliono dimenticare.

La Seconda Guerra Mondiale e il tributo di follia pagato alla storia  rimane nella memoria di tutti gli esseri umani per il terribile numero di vite pagato alla paranoia di un regime del quale ancora oggi troppi nostalgici continuano ad evocare le gesta rimpiangendole ed esaltandole.

Gli omosessuali, i/le transessuali, le persone con disabilità, i Rom e Sinti, i testimoni di Geova sono veri e propri orfani di memoria. Vengono dimenticati, si rimuove che essi siano stati vittime del nazifascismo. Dei Rom e Sinti esiste a Roma una lapide, in via degli Zingari 54, dove ogni anno, il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, una fiaccolata ricorda gli stermini dimenticati.

L’assenza di una commemorazione istituzionale per l’Omocausto e per l’Aktion T4 (per le persone disabili) indica  quanto la memoria collettiva sia “smemorata”.

Che la conoscenza dell’orrore nazifascista non si trasmetta solo attraverso i  luoghi della  memoria, apponendo  targhe o lapidi, lo comprendiamo benissimo ed è per questo che la nostra attività  si rivolge alle scuole, ai giovani, attraverso un percorso didattico di seminari, incontri e mostre fotografiche.

Il Festival Memorie Dimenticate 2014 è il primo festival sul tema delle Memorie che troppo spesso si dimenticano: quelle legate alla deportazione ed uccisione di omosessuali, lesbiche, ROM, diversamente abili, Testimoni di Geova, alle Moderne Deportazioni, quelle che dimentichiamo noi che pensiamo di vivere nel mondo civile.

Il Festival Memorie Dimenticate 2014 si terrà a Roma dal 24 gennaio al 2 febbraio presso il Circolo Mario Mieli, Il Teatro Agorà e la Chiesa Metodista di Via Firenze.

Incontri, dibattiti, cultura, teatro. Per non dimenticare.

Il programma in dettaglio:

*** Venerdì 24 gennaio 2014, Circolo Mario Mieli ore 21.00 ***
VLADIMIR LUXURIA parla del suo libro ELDORADO

Conduce Andrea Maccarrone, presidente del Circolo Mario Mieli. Partecipa: Ennio Trinelli, Direttore Artistico della rassegna Festival degli Stermini Dimenticati.

“Eldorado è un romanzo che tocca tanti luoghi dell’omofobia di ieri e di oggi, dall’olocausto degli omosessuali alle minacce al circolo ‘Mario Mieli’ di Roma di poco tempo fa, ma lo fa dosando con sapienza i toni della tragedia e dell’ironia”.

*** Sabato 25 gennaio 2014 , Circolo Mario Mieli ore 20.45 ***
MODERNE DEPORTAZIONI: la pena di morte per le persone omosessuali nel 2014

Conferenza di Alessandro Paesano, esperto di media e pregiudizi. Seguiranno le proiezioni dei film: “La canzone di Rebecca”, sulla discriminazione dei ROM e “Makwan, lettera dal Paradiso”, sulla persecuzione degli omosessuali in Iran di Roberto Malini

*** Domenica 26 gennaio – ore 12.00 Roma – Chiesa Metodista Via Firenze, angolo Via XX Settembre ***
Roma Rainbow Choir CONSIDERATE SE QUESTO E’ UN UOMO: Concerto di musiche scritte nei lager.

Musiche di: Karel Berman, Viktor Ullmann, Rudolf Karel, Józef Kropinski, Zygfryd M. Stryjecki, Robert Lannoy, Gideon Klein, Viktor Ullmann, Anonimo Di Regina Coeli, Burgenland–Lovara Roma, Giuseppe Morosini

*** Domenica 26 gennaio Circolo Mario Mieli ore 18.30 ***
ALCAZAR, ULTIMO SPETTACOLO di Stefania Nardini

Alcazar, ultimo spettacolo è l’ultimo libro di Stefania Nardini e si fa riconoscere per la qualità e l’originalità: se è vero – come obietterà qualcuno – che è quasi impossibile inventare nuove storie, certamente la strada di Nardini è una di quelle meno battute.Introduce: Davide di Poce

*** Domenica 26 gennaio Circolo Mario Mieli ore 21.00 ***
MEMORIE DIMENTICATE

conferenza-spettacolo con Rosario Coco Portavoce Di Gaynet Roma, Andrea Maccarrone Presidente Del Circolo Mario Mieli, Prof. Vanni Piccolo, Poesie Lette Da Monica Maggi Poetessa e Giornalista

*** Lunedì 27 gennaio / 2 febbraio 2014 Teatro Agorà*, Via della Penitenza, 33 Roma ***
LA SPIAGGIA DEI SENZA DIO

spettacolo teatrale scritto e diretto da Ennio Trinelli

con Beppe Dioguardi (Ragazzo), Alberto Di Rosa (Eugenio), Marco Martino (Eugenio / Ragazzo), Michelangelo Spinella (Sandrine)

*Ingresso € 12,00 + tessera Agorà ridotto € 10,00 + tessera Agorà per i soci Gaiaitalia.com, Circolo Mario Mieli, Gaynet e Gaycs e Sostenitori Community Gaiaitalia.com su Facebook e Google+

17 Gen, 2014

Grave sovraffollamento a Rebibbia

1762 detenuti in spazi in grado di alloggiarne 1250, 650 agenti in organico a fronte di un’esigenza di almeno 900 uomini.
Basterebbero solo queste due cifre per rendere evidente la situazione di grave sovraffollamento di Rebibbia Nuovo complesso, e sottoscrivere in pieno il monito lanciato dalla Ministra Cancellieri sulla necessità di accelerare i tempi per  sfollare le carceri e far diminuire il numero di suicidi dietro le sbarre”.

La situazione di sovraffollamento a Rebibbia è evidente anche solo camminando nei vari reparti del carcere. Particolarmente acuta quella
che nelle ex sale ping-pong, trasformate in dormitori dove, 13 detenuti sono costretti ad una convivenza ai limiti della dignità umana. Anche i servizi igienici risentono degli effetti del sovrautilizzo, dalle latrine alle docce i detenuti ci hanno raccontato che gli piove in testa e i muri sono letteralmente mangiati dall’umidità. Molto delicata anche la situazione sanitaria.

Pur in presenza di un reparto ambulatoriale di eccellenza e di un personale medico e infermieristico di alta professionalità, come testimoniato dagli addetti ai lavori, i servizi sono inadeguati a garantire un’adeguata assistenza ai detenuti. Mancano tra gli altri, psichiatri e psicologi: figure fondamentali all’interno degli istituti di pena. Occorre accelerare ogni procedimento capace di svuotare le carceri, a cominciare dai detenuti in attesa di giudizio, dagli stranieri reclusi per effetti della legge Bossi – Fini e dai tossicodipendenti vittime della ‘indegna’ legge Fini-Giovanardi.

Di sicuro non è garantito il diritto alla salute per quelli che sono, prima che reclusi, cittadini del nostro Paese. Nella nostra regione come denunciato dal Garante dei detenuti Angiolo Marroni, la diminuzione del sovraffollamento conseguente al Decreto Cancellieri, procede più lentamente che nelle altre regioni d’Italia, e nel frattempo drammaticamente detenuti più deboli e soli decidono di non poter proseguire oltre con la vita dietro le sbarre.

16 Gen, 2014

“Non sono affatto battute, il pericolo del razzismo esiste”

“Intanto non rubricando certe espressioni, certi atteggiamenti, certe parole come battute. Sono battute che allarmano e che pongono una questione, che la politica alta, dico alta, dovrebbe mettere in agenda. Non si può tacere, ignorare, accantonare, perché il pericolo del razzismo esiste nel momento in cui non si teme di usare un determinato linguaggio o quando si mettono sotto tiro persone solo per la diversità del loro colore”.
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15 Gen, 2014

La delibera sulla casa importante passo per il superamento dell’emergenza abitativa

La delibera approvata oggi è la prima parte del piano straordinario per l’emergenza abitativa nel Lazio della Giunta Zingaretti. Solo l’inizio, quindi, di un percorso già tracciato per il rilancio delle politiche abitative nel territorio regionale e per il definitivo superamento del modello dell’assistenza alloggiativa ormai non più attuabile.

Un intervento per determinare il reale fabbisogno e di grande attenzione al disagio sociale di moltissime famiglie, soprattutto residenti a Roma, dove si assiste a continue operazioni di sfratto e a una drammatica carenza di alloggi. Degli oltre 257milioni di euro recuperati dai fondi ex Gescal, che la Regione ha messo a disposizione da subito, infatti, almeno l’80% sarà destinato alle emergenze della Capitale.

Il provvedimento, attraverso il recupero del patrimonio immobiliare pubblico, a cominciare da quello regionale, l’acquisizione di immobili privati a prezzi calmierati e il riuso degli edifici dismessi interviene anche sul contrasto della speculazione edilizia, incentivando però la ripresa del settore con lo stop al consumo di suolo.

In una sola delibera l’assessore Refrigreri dà una risposta ad una delle emergenze più dure del nostro tempo e inserisce il concetto di innovazione anche in questo campo: l’autorecupero e la rigenerazione urbana entrano da oggi a pieno titolo nel cuore delle politiche regionali.