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In apertura della seduta consiliare di questa mattina ho voluto, a nome di tutta la maggioranza, ricordare Soumayla Sacko, ammazzato a 29 anni a Gioia Tauro mentre raccoglieva il materiale per costruire la “casa” in lamiera per i suoi compagni, in un campo che accoglie, si fa per dire, quelle vittime della mafia e del caporalato che raccolgono la frutta che noi mettiamo a tavola ogni giorno. Era un sindacalista e difendeva i diritti di tutti, anche i nostri.

Pochi minuti questa mattina per ricordarlo, ma soprattutto per ricordarci che le leggi contro il caporalato vanno applicate, e che siamo tutti ingaggiati a difesa della legalità e della giustizia sociale, perché una vita umana non può valere il tempo di un tiro al bersaglio.

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