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La vicenda che ha coinvolto due dipendenti dell’AS Roma, licenziati dopo esser stati vittima di una grave violazione della privacy, è grave e getta un’ombra sulle politiche aziendali della società. Allo stesso tempo sono ancora una volta più evidenti i limiti dell’attuale normativa sul lavoro.

La riforme portate avanti negli ultimi decenni hanno indebolito progressivamente le garanzie e i diritti di lavoratrici e lavoratori. Come giustamente sottolineato dalla CGIL, che sta supportando le legittime richieste dei due ex dipendenti coinvolti nella vicenda, questa brutta storia chiede alla politica un deciso cambio di passo capace di rafforzare le norme in difesa di chi lavora.

Spero proprio anche io che sia la stessa società, in questa triste vicenda, a fare un passo indietro e a ritirare i due licenziamenti senza attendere gli esiti di un processo. I diritti di lavoratrici e lavoratori devono esser in cima alle priorità di un’azienda sportiva, così come di qualsiasi altra società.

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