Sono molto soddisfatta dell’inserimento delle “Officine territoriali” all’interno delle Linee d’indirizzo per i Fondi europei 2021-2027 approvate oggi in Consiglio.
La proposta – che nasce da una riflessione partita dal Centro di Riforma dello Stato e dal Forum Disuguaglianze e Diversità, ripresa poi dai sindacati, e con il lavoro condiviso con l’Assessora Sartore che ringrazio – prevede l’istituzione di luoghi che possano rispondere ad alcune criticità lavorative sorte nell’ultimo anno di pandemia per andare a creare dei luoghi dove i lavoratori e le lavoratrici possano trovare postazioni, servizi, accoglienza. Posti attrezzati e accessibili non solo per i lavoratori pubblici e privati in “Lavoro Agile” ma per autonomi e partite Iva, rider, con i servizi classici, guardiania, pulizia, ristorazione, dove ricevere servizi e riconquistare condivisione e socialità.
La proposta prevede inoltre che queste strutture siano realizzate non in centro ma in luoghi particolarmente “complicati, quali ad esempio le periferie, i piccoli centri, le aree interne della nostra Regione, luoghi da raggiungere in bicicletta o con il mezzo pubblico. Una collocazione che riduca le distanze, abbatta gli spostamenti, contribuisca a riprogettare gli orari; luoghi dove anche i rider hanno a disposizione uno spogliatoio, possono fare una doccia e magari trovare anche un’officina per il suo scooter o la sua bici, fare attività sindacale, formazione, consulenza previdenziale e infortunistica. Allo scopo, la proposta impegna la Regione Lazio a destinare all’uso eventuali beni patrimoniali regionali. La Officine territoriali sono dunque un tassello per costruire una nuova società dove la digitalizzazione diventa parte di un progetto di costruzione di socialità, strumento trasparente e democratico al servizio dei cittadini, per transitare dalla smart city a beneficio di pochi, alla smart society. Crediamo con questo emendamento di aver aggiunto un tassello prezioso alla già ottima programmazione 2021-2027 condotta in porto dalla giunta Zingaretti con il fondamentale supporto del LazioLab coordinato dal vicepresidente Daniele Leodori.