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Seguo con apprensione gli sviluppi dell’esplosione che questa notte ha distrutto la struttura di San Lorenzo Nuovo adibita a centro di accoglienza straordinaria per migranti (CAS). Nella speranza che non ci siano vittime tra gli ospiti dell’immobile, attendiamo anche di conoscere le cause dell’incidente, su cui già la magistratura sta conducendo le dovute indagini.

Al di là di ciò che emergerà, rimane al momento la consapevolezza del fallimento di un modello di gestione basato sui CAS, che non riesce a garantire accoglienza e che spesso non tutela i più elementari diritti delle persone che giungono nel nostro Paese, in fuga da guerre, fame, dittature.

Anche in provincia di Viterbo da tempo ARCI, ACLI e associazioni che si occupano di migranti mettono in luce i limiti dei CAS, senza ricevere il giusto ascolto da parte delle istituzioni.

Occorre cancellare la Bossi-Fini e costruire un sistema completamente diverso di accoglienza. È un proposito che oggi vede impegnato con forza il Partito Democratico, in dialogo con le tante realtà del Terzo Settore che da anni si occupano di migranti e mettono in luce le condizioni disumane delle strutture che li ospitano o in cui sono detenuti in attesa dei rimpatri.

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