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Sull’istituzione di un “Osservatorio per le tossicodipendenze tra i giovani”, la maggioranza abbia il coraggio di stravolgere la proposta o si fermi qui, altrimenti rischiamo di fare danni seri.

Oggi durante il secondo giorno di audizioni in “Commissione Formazione, politiche giovanili e istruzione”, un’intera comunità, quella della scuola – unitamente alle realtà cooperative che portano avanti da anni progetti d’eccellenza in questo settore – ha manifestato le sue perplessità quando non il suo dissenso, in tutte le sue componenti: genitori, studenti, insegnanti e dirigenti.
Tutti uniti nel dire che non si può gravare su un sistema, quello messo in piedi nella nostra regione in questi anni, che anzi andrebbe ulteriormente potenziato, nei vari progetti che a partire dalle scuole si occupano di riduzione del danno e diagnosi precoce.

Ci vuole insomma ancora più attenzione per quella che è una vera e propria piaga del nostro tempo: il disagio psicologico tra le studentesse e gli studenti, su cui bisogna continuare ad investire, con misure come gli sportelli psicologici e con il rafforzamento delle figure specialistiche nei plessi scolastici.

Nel testo presentato dalla Lega non c’è nulla di tutto ciò.
Finora dalle audizioni emerge chiaro che nelle scuole si deve entrare in punta di piedi, per evitare di calpestare la ricchezza di un mondo che si nutre di relazioni e formazione, e non certo di controllo e repressione.

Tagged : marta bonafoni osservatorio tossicodipendenze lazio tossicodipendenze Regione Lazio

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