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Stamattina ho partecipato alla cerimonia di inaugurazione di Colleferro Capitale europea dello spazio 2022, con l’avvio dell’anno di Presidenza delle Comunità delle Città Ariane (CVA). Un riconoscimento che, per questa città del sud del Lazio, rappresenta un’importante occasione di rinascita che promette crescita e sviluppo in un settore strategico dell’industria italiana ed europea.

Prima di tutto, dal punto di vista del lavoro, perché permetterà di creare un’occupazione basata su ricerca e innovazione, in grado di attirare talenti ed eccellenze – specie tra le nuove generazioni – e di incentivare la nascita di un vero e proprio distretto dell’aerospazio, fiore all’occhiello della nostra Regione. E poi dal punto di vista di ciò che significa per tutte le aree interne del Lazio, che, con Colleferro, dimostrano quanto l’impegno di amministratori e amministratrici capaci può portarle ad avere un ruolo di primo piano per lo sviluppo del nostro territorio.

Sarà fondamentale, come ha ricordato il sindaco Pierluigi Sanna, accompagnare questo posizionamento del distretto colleferrino nel panorama industriale del Paese al coinvolgimento della comunità. Non solo nella ridistribuzione della ricchezza, ma anche nella creazione di una cultura dell’aerospazio, che faccia perno sulla storica identità operaia della città e sulle possibilità di costruire in futuro un turismo nuovo, basato su Colleferro città dello spazio – con un sistema di musei dedicati – e Colleferro città del Novecento.

Le mie congratulazioni al primo cittadino e a tutta la comunità di Colleferro per questo importante risultato e auguri di un buon lavoro comune.

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