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Il bando promosso dall’assessorato alla Formazione della Regione Lazio, che mette a disposizione 630 mila euro per l’inclusione socio-lavorativa della popolazione detenuta, è motivo di orgoglio per la nostra amministrazione. Un impegno portato a termine anche grazie al lavoro di squadra con il garante delle persone private della libertà, Stefano Anastasia, e realizzato tenendo conto delle iniziative intraprese in questi anni in Consiglio Regionale.
Si tratta di un contributo concreto rivolto a una fascia di popolazione troppo spesso relegata ai margini, che mette in campo un piano strategico complessivo da 2,1 milioni di euro per per l’empowerment l’istruzione e la formazione professionale della popolazione detenuta, con attività formative che consistono in ben 19 progetti, da poter svolgere in tutti gli istituti penitenziari del Lazio con lo scopo di rafforzare l’integrazione lavorativa e sociale dei detenuti. Un’azione concreta, dunque, ma anche un atto di civiltà che punta al riscatto attraverso la formazione e la conoscenza

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