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Con l’approvazione da parte del Consiglio regionale del Piano d’Assetto del Parco dell’Appia Antica compiamo un passo storico, lo stesso che illustri uomini di cultura, insieme ad associazioni, comitati e cittadini, nel corso di decenni, hanno perseguito con grande impegno, passione e abnegazione.

I Parchi possono assolvere i compiti e le funzioni istituzionalmente assegnate agli Enti di gestione, solo se vengono governati e vissuti appieno dalle comunità. Il Piano d’Assetto rappresenta lo strumento fondamentale per esercitare quest’azione di governo sul territorio. Quello che abbiamo approvato oggi rappresenta un vero e proprio restauro territoriale, capace di tenere insieme le diverse tipologie di beni che fanno del Parco dell’Appia Antica un unicum al mondo. Quei vincoli che per 30 anni hanno preservato la conservazione, diventano finalmente norme condivise da tutti e le indicazioni del Piano diventano sovraordinate nei confronti degli altri strumenti urbanistici territoriali.

Contestualmente siamo felici di aver contribuito all’approvazione di un ordine del giorno, che è stato approvato a larghissima maggioranza con l’impegno da parte del Consiglio per la discussione dell’ampliamento del Parco per portarlo a 5000 ettari.

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